L'analisi tecnica della Torgnon Ski Race
Percorso totalmente rinnovato rispetto lo scorso anno quella della 2’ Torgnon Ski Race che è andata in scena domenica 27 gennaio, in una bella giornata di sole e temperature ottimali. Partenza dalla frazione Mongnod di Torgnon e dopo un breve tratto di lancio si imboccava una stradina che portava ad attraversare i ripidi muri della pista di discesa. Da lì si saliva sfruttando dapprima le lingue di neve, con qualche passaggio obbligato sull’erba, e poi la traccia si inoltrava nel bosco fino all’arrivo della seggiovia degli impianti di Torgnon. I primi a sbucare dal bosco sono stati Holz, Brunod e Boscacci, seguiti a poca distanza dal duo dell’esercito composto da Lenzi e Eydallin. Rapida discesa in pista per poi imboccare la seconda salita, primo pezzo di inversioni su neve dura, che ha messo a dura prova la tenuta delle pelli, per arrivare al primo pezzo da fare con gli sci legato allo zaino. Rimessi gli sci ci si portava all’imbocco del secondo pezzo a piedi che terminava ai 2350 metri della cima del monte Meabé da cui si può ammirare il gruppo del Rosa e del Bianco. Dalla punta discesa intervallata da due rapide salite. L’ultimo parte di discesa era un divertente tratto di una stradina nel bosco. Sotto l’arco di arrivo il primo a presentarsi è Holzknecht, a poca distanza il recente campione italiano Eydallin e il giovane Boscacci a chiudere il podio. Ha partecipato anche, unica Junior su un percorso più breve, la portacolori della nazionale Natalia Mastrota, di ritorno dalla doppia prova di Coppa del Mondo a Les Marecottes. A seguire Tatiana Locatelli e Katia Tomatis. Percorso che ha avuto l’approvazione di molti atleti ed è forte la voglia degli organizzatori di continuare a far crescere la manifestazione.