Ultima gara degli Italiani di Campiglio
Il vertical race ha chiuso domenica tre giorni dei campionati italiani di sci alpinismo di Madonna di Campiglio.
Michele Boscacci si è confermato leader della specialità chiudendo con il miglior crono i 3,5 km del tracciato con 600 metri di dislivello compresi fra la partenza in centro a Madonna di Campiglio e l’arrivo posto sul Monte Spinale. Dopo aver affrontato la prima parte di gara assieme al compagno di squadra Damiano Lenzi, Boscacci ha aumentato il ritmo con una progressione risultata determinante, giungendo sul traguardo con il tempo complessivo di 24’55”43, di un minuto circa superiore rispetto alla prestazione fatta registrare dodici mesi fa. In seconda piazza si è piazzato Damiano Lenzi, che ha provato in tutte le maniere a ricucire il gap dal compagno di squadra, ma si è dovuto definitivamente arrendere, facendo gara in solitaria e giungendo con un ritardo di 16 secondi. Straordinaria invece la prova dell’under 23 di Molveno Federico Nicolini: per lui una medaglia di bronzo assoluta a 31 secondi dal vincitore, ma soprattutto l’oro nella categoria Espoir. Subito dietro l’altoatesino Martin Stofner, quindi i due alfieri del Cs Esercito Robert Antonioli e Manfred Reichegger.
Fra gli under 23, alle spalle di Federico Nicolini, hanno centrato la medaglia il valdostano Henri Aymonod e il gardenese Alex Oberbacher.
GARA ROSA – Passando alla sfida femminile, con partenza più a monte per complessivi 3 km e 460 metri di dislivello, Alba De Silvestro ha fatto l’en plein a questo appuntamento tricolore, aggiudicandosi anche la vertical race. Dopo aver gestito le energie ad inizio prova, la De Silvestro ha condotto una buona parte di gara con Katia Tomatis, per poi allungare nel finale e tagliare il traguardo a braccia alzate con il tempo di 23’02”98. Piazza d’onore a 27 secondi per Katia Tomatis, quindi terza assoluta la giovane valtellinese Giulia Compagnoni, che è riuscita a precedere di pochissimo la trentina Elena Nicolini, la quale puntava ad una medaglia importante, ma ha faticato più del previsto.
GIOVANI – Pronostico rispettato nella gara junior maschile, dove Davide Magnini ha dominato con autorità dal primo all’ultimo metro i 3 km del tracciato. Eccellente il suo riscontro cronometrico, ovvero 19’02”00, che gli ha permesso di staccare di 48 secondi il valtellinese Andrea Prandi e di 1’08” il valdostano Sebastien Guichardaz, quarto il fratello Fabien.
Singolare l’arrivo delle prove giovanili femminili sulla distanza di 2 km e 320 metri di dislivello. A vincere fra le junior, centrando tre vittorie su tre gare, è stata la valtellinese della Polisportiva Albosaggia Giulia Murada con il tempo di 19’04”93, ma la prima cadetta Samantha Bertolina, di tre anni più giovane, è arrivata poco distante, a soli 6 secondi. Ottimo poi l’argento della trentina dello Ski Team Lagorai Valeria Pasquazzo, al primo anno da junior, quindi terza Valentina Giorgi della Polisportiva Albosaggia. Fra le cadette argento per Anna Folini, a 1’44” dalla vincitrice, quindi terza l’altoatesina Sophie Poernbacher.
Prova di forza anche fra i cadetti, grazie al vicentino Matteo Sostizzo che ha impresso un forcing insostenibile per gli avversari, chiudendo la sua prova con il tempo di 15’42”50. Una prestazione che gli ha permesso di precedere Mirko Sanelli del Premana ed Alessandro Gadola del Valtartano.
MASTER – Infine nelle categorie master le medaglie sono state appannaggio di Monica Sartogo dell’Us Aldo Moro, Bice Bones dello Sci club Valle dei Laghi e Claudia Pontirolli del Brenta Team in campo femminile, quindi del biker Marzio Deho dell’Asd Gan, che ha preceduto Ivan Antiga del Brenta Team e Guido Pinamonti del Bogn da Nia.