Tutto pronto per la tre giorni della Transcavallo. Da venerdì a domenica si ripeterà la formula già collaudata nella passata stagione che vedrà gli atleti raggiungere Piancavallo al termine della prima tappa, pernottare in hotel, e la mattina successiva ripartire alla volta dell’arrivo di Col Indes. Il terzo giorno si percorreranno le tracce classiche del Guslon, con attraversamento della Vallazza, la classica cresta aerea verso il Castelat con la discesa nella Mondiale Val Salatis, chiudendo con il verticale canalino delle placche che porta sulla vetta del Guslon con i suoi 50-55° di pendenza. Tutto questo senza nessuno spostamento di autovetture da parte delle squadre, una sorta di viaggio agonistico eco-sostenibile. Le iscrizioni alla 3 giorni si sono chiuse con circa un centinaio di team di cui una ventina sono stranieri in rappresentanza di otto nazioni. «Un bel numero – spiega il direttore di gara Vittorio Romor – e soprattutto di altissimo livello. Il tracciato è super confermato, anche se dovremo fare i salti mortali, visto il previsto rialzo delle temperature».
Nello specifico, la prima tappa si correrà venerdì pomeriggio con circa 1000 metri di dislivello positivo con partenza in Alpago e arrivo all’imbrunire a Piancavallo con la salita all’inedita vetta del Monte Forcella sfilando prima davanti alla caratteristica cavità carsica dell’Antro de le mate.
La seconda tappa riporterà gli atleti in Alpago, si rientrerà seguendo il tracciato della prova vertical mondiale passando poi l’ardita Forcella di Palantina alta per ritornare in Veneto. Poi si salirà verso il Rifugio Semenza con l’inedita vetta del Monte Lastè, la Cima Coppi dei tre giorni con i suoi 2.248 metri di quota. Poi si scenderà in Val Sperlonga per toccare prima il Col de banca e a chiudere le salite ecco la tradizionale piramide del Cornor. Il dislivello supererà i 2000 metri.
La terza prova si disputerà sul celebre percorso della Transcavallo moderna con il Monte Guslon come punto nevralgico della giornata e salito tre volte, prima dalla Val del Cadin poi dalla Vallazza e infine dalla Mondiale Val Salatis con il ripido canalino delle placche a 55° di pendenza. Il dislivello è di 2.400 metri. In abbinata alla competizione si svolgerà per la seconda volta la Transcavallo Classic, una sorta di raduno, dove i partecipanti (numero massimo di 50 posti) accompagnati dalle guide alpine, non solo anticiperanno il passaggio dei concorrenti, ma lungo il tragitto e nei rifugi interessati troveranno un’accoglienza speciale. Si potranno quindi rivivere i momenti che hanno gettato le basi della Transcavallo, quanto tantissimi anni fa, i pionieri dello scialpinismo partivano dall’Alpago per raggiungere Piancavallo.

FAVORITI – Nella starting list tanti azzurri che non partiranno per la Cina. Occhi puntati su Robert Antonioli e Matteo Eydallin, entrambi in gran forma in questo avvio di stagione. «Più di così – spiega Robert – le gambe girano, mi sto divertendo. Si vede che le uscite in montagna con Denis (Trento) quest’estate sono servite… La mancata trasferta in Cina? Se Palzer le vincesse tutte e tre mi passerebbe davanti nella generale di Coppa del Mondo di 40 punti, ma la stagione è ancora lunga». Anche Eyda sta andando forte, lui che di solito esce nel finale di stagione. «Diciamo che ho trovato le condizioni giuste per me per allenarmi, quasi primaverili. E poi anche in altre stagioni ho iniziato bene con le prime gare, solo lo scorno inverno ho sofferto di più nella prima parte». Guarda caso, aggiungiamo, stagioni dove c’erano grandi appuntamenti internazionali… Non ce ne vogliano Boscacci e Magnini ma i favoriti sono loro, ma Miky e Davide sono pronti a dare battaglia (sportiva) anche perché in questa prima parte le loro prestazioni sono state condizionate da malanni di stagione. Ma gli avverarsi per le due coppie dell’esercito non mancano: Boffelli-Barazzuol, Stofner-Götsch, i francesi Equy-Sevennec, gli austriaci Weisskopf-Waldner, Filippo Beccari con il francese Sert. Nella corsa rosa è confermata la presenza di Alba De Silvestro che gareggerà con la francese Lorna Bonnel, al vi anche Elena Nicolini e Martina Valmassoi.
Il montepremi previsto è di oltre 22.000 euro con la parte in cash di 16.000 e il resto in premi dati direttamente dalle aziende sponsor. Quest’anno, oltre alla premiazione delle prime dieci squadre al maschile e alle prime cinque al femminile, sarà premiato il podio completo delle squadre miste e quello dei Master.

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