Questa primavera che sembra più un inverno pieno, lascia qualche traccia sulle pareti ripide delle Alpi e le prime spedizioni stanno partendo anche per Himalaya e Canada. Che cosa è successo recentemente nel mondo del ripido e che cosa bolle in pentola? In Valle d’Aosta diverse discese di rito ma senza alcuna particolare novità, la più significativa sembra essere la prima ripetizione della parete Nord della Becca di Nona, proprio a picco su Aosta: itinerario aperto da Davide Capozzi e Pica Herry nel 2013 e ripetuto da Sandro Letey, Edo Camardella, Pierre Lucianaz e Yari Pellissier. Passando al Piemonte da segnalare che In Valle Orco Giorgio Bavastrello con la tavola ai piedi è sceso da una nuova linea sulla bastionata Sud-Est della Punta Galisia. Stagione senza dubbio migliore verso le Dolomiti in particolare in zona Brenta e Adamello-Presanella dove i fratelli Luca e Roberto Dallavalle stanno realizzando una prima dietro l’altra. Tra quelle più significative Cima Scarpacò parete Nord-Ovest, Cima di Bon parete Nord-Est, Cima del Vallon parete Nord-Ovest, Cima Tosa parete Est e Crozzon di Val d’Agola parete Nord-Est.Sempre in Adamello Claudio Lanzafame, Alessandro Beber e Marco Maganzini hanno sciato il Canale della Punta dell’Orco. Oltre confine, Tom Gaisbacher ha sciato alcune belle linee in Austria nella zona di Lienz (Hoher Tenn parete Est e la parete Sud-Est del Grosses Wiesbachhorn) e una classica alpinistica, la parete Nord del Gran Pilastro o Hochfeiler in Val di Vizze, Alto Adige. In Svizzera infine Seb de Sainte Marie ha continuato a inanellare alcune belle discese, come alcuni couloir al Gross Schiben, la Nord dell Vorab Glarner e del Piz Dolf e la Nord-Ovest del Piz Sordona. Mathéo Jacquemoud ha annunciato sul suo account Instagram di avere sciato una linea dalla Capanna Solvay, sul versante Est del Cervino, insieme a Vivian Bruchez, primo passo di un progetto tra Zermatt e Chamonix sul filo delle frontiere. Tutto questo mentre Enrico Mosetti, Tom Grant, Ben Briggs e Jesper Petersson sono in Alaska, sembra diretti al Mount Hunter. Poi a giugno il Nanga Parbat potrebbe vedere sia il tentativo di Cala Cimenti che del team francese che l’anno scorso ha sciato il Laila Peak: Chambaret, Duperier e Langenstein.