Prima e unica tappa infrasettimanale dell'International Ski Tour
La prima e unica tappa infrasettimanale, ma soprattuto la prima ossolana, è giunta al suo start up. Si tratta de "La Monterosa – Trofeo Pizzigoni", in programma mercoledì 25 gennaio ’12 a Macugnaga (Provincia del VCO – Italia), una gara che è una gioia e un dolore nello stesso tempo. Una gioia, perché è organizzata da persone uniche, di grande cuore e grande talento verticale (come Valeria Baietto e Fabio Iacchini detto "Iaki"). Un dolore, perché si è trasformata nel ricordo di un amico indimenticabile: Alberto Pizzigoni, il "Charlie Brown" dell’alpinismo, l’"uomo-Tyndall" che si era fatto conoscere gli anni scorsi come un fedelissimo di questo guazzabuglio di sport e amicizie che è l’International Ski Tour. Alberto se ne è andato travolto dal "soffio delle valanghe", per parafrasare un meraviglioso libro di Alberto Paleari. Ma veniamo alla "Monterosa": 650 metri di dislivello positivo per un tracciato doc, firmato da uno dei migliori – e umili – alpinisti italiani. Partenza posticipata alle ore 20 su richiesta di alcuni scialpinisti per motivi di lavoro.
"Abbiamo confermato il percorso degli scorsi anni – sottolinea l’organizzatrice Valeria Baietto – apprezzato per la tecnicità alpinistica: inversioni, tratto a piedi con obbligo di inserire gli sci nello zaino, velocità nei cambi pelle". Un itinerario d’autore a firma Fabio Iacchini che è una garanzia per chi ama lo scialpinismo vero, anche se mignòn, come si conviene alle "notturne" popolari.
La competizione ha molti motivi di interesse, intanto perché sarà presente il ‘big’ di casa della Valle Anzasca, l’azzurro Damiano Lenzi di ritorno dalla Coppa del Mondo in Andorra tutt’altro che entusiasmante a causa di condizioni fisiche non proprio ottimali. Ma ci sarà tempo in questa stagione per il "Lence" nazionale per mostrare di che pasta è fatto. Altra attrattiva de "La Monterosa" la sfida sempre più incandescente fra il rossocrociato vallesano Christian Biffiger (reduce da 2 vittorie consecutive) e l’ossolano Erwin Deini, a cui non piacciono molto i gradini più bassi del podio…
Last but not least il ricordo di Alberto che, in questi anni in cui Macugnaga ha ospitato una tappa dell’IST, è sempre stato più di una presenza. Una persona dal carattere buono, lieve, mai invadente, innamorato della montagna e della buona compagnia. Amava prendere parte a questo circuito pur non avendo un carattere competitivo, il che può sembrare paradossale, ma non lo è perché queste manifestazioni hanno al centro qualcosa di diverso, che può sembrare retorico sottolineare, finché non le si vive in prima persona.
Il percorso
650 metri di dislivello positivo totale per tre salite e due discese. Si parte da Pecetto come nelle edizioni passate, si arriva all’Alpe Burky, dopo 220 metri di dislivello positivo. Qui avviene il primo cambio pelli. A differenza del passato non si scende molto ma si effettua un traverso, obbligatoriamente senza pelli, in leggera discesa (occorrerà dare un paio di spinte con i bastoncini) per poi rimettere le pelli e cominciare la seconda salita che, a metà del muro, si infilerà nel bosco, nella neve fresca, per una serie di inversioni che culminano dopo 325 metri di dislivello positivo. Altra discesa fino al cambio di assetto che immette all’ultima salita, 120 metri di dislivello positivo di cui, una parte da percorrere a piedi con gli sci agganciati obbligatoriamente allo zaino. Si rimettono gli sci e si arriva al traguardo al Belvedere dopo un lungo traverso in salita.