Percorso e meteo ok. Difficile caccia al record assoluto
Un po’ di numeri dopo lo spettacolo in piazza a Canazei per la consegna dei pettorali ai top skyrunner che lotteranno per il podio domattina.
– 784 iscritti
– 34 nazioni presenti
– 1450 metri la quota di partenza in Canazei
– 3152 metri la quota del Piz Boè, il punto più alto della gara
– 3404 metri di dislivello complessivo
– 22 chilometri lo sviluppo totale
– 20 metri di galleria scavata nella neve per svalicare forcella Pordoi 2892
– 2h00’11" il record assoluto stabilito da Kilian Jornet nel 2013 dopo l’epico duello con Marco De Gasperi
– 2h26’00" il record femminile stabilito nel 2012 da Emelie Forsberg
– 1h16’10" miglior passaggio al Piz Boè (Kilian)
– 1h29’32" miglior passaggio donne al Piz Boè (Antonella Confortola 2008)
– 43’55" il tempo realizzato da Fabio Bonfanti nel 2000 per la discesa sul traguardo
– 53’09" il tempo impiegato da Angela Mudge nel 2007
– 8.30 l’orario di partenza per tutti
ATTACCO AI RECORD – Anche quest’anno c’è neve sul percorso, ma un po’ meno e più assestata rispetto al 2013 e praticamente assente in salita. Per il resto il fondo è asciutto e i sentieri ben battuti. Ottime condizioni per l’assalto ai record, specialmente quelli femminili parziali e totali, da parte di Emelie Forsberg. La svedese non è mai andata così forte come quest’anno, anche se ha appena corso – e vinto – prove ultratrail che lasciano il segno mentre questa è considerata una gara veloce. Più duro il compito degli uomini, anche se quegli 11 piccoli secondi che stanno sopra il muro delle due ore fanno gola.
Tra i favoriti spiccano Kilian Jornet, Ionut Zinca, e il re ‘four season’ del Sella Tadei Pivk, che pochi mesi fa ha bissato la vittoria alla Sellaronda Skimarathon sugli sci (stabilendo il record in team con Pietro Lanfranchi ) dopo il terzo posto alla epica Dolomites Skyrace del 2013.
…E ATTACCO A KILIAN – Si prevede una partenza veloce perché tutti avrebbero interesse a impegnare subito Kilian, reduce da 40 giorni in cui non si è fatto mancare nulla: vittoria a Zegama, record al MacKinley-Denali in 15 giorni di spedizione alpinistica, i titoli mondiali a Chamonix e, meno di una settimana fa, vittoria e record in Colorado alla Hardrock100 (160 km per 22.000 metri di dislivello totali in quota)…più trasferimenti transoceanici e impegni di lavoro fino a due giorni fa: se vince anche domani gli manca solo di camminare sulle acque. Però è stanco, come ammette e come dimostra il suo ottavo posto al Vertical di ieri che ha voluto onorare nonostante tutto.
Zinca è dato in gran forma e soprattutto è un grande discesista, il che qui conta. Anche Pivk molla bene in discesa, e sembra bello tonico e tirato. Debuttano Martin e Bernard Dematteis con più chances rispetto alla troppo ripida Crepa Neigra, almeno per il tempo al Boè. Due outsider concreti potrebbero rivelarsi Zaid Ait Malek e Thorbjorn Ludvigsen. Certamente Alexis Sevennec scollinerà tra i primi, poi si vedrà con tutti quei discesisti. Fabio Bazzana è in forma e in debito con la fortuna.