Percorso accorciato e -18° in partenza
Il freddo e il percorso di riserva non hanno rovinato la festa del Tour del Sas valido come seconda prova del Circuito di Coppa delle Dolomiti. Questa mattina in Val Badia 154 concorrenti hanno sfidato le temperature polari che hanno raggiunto in partenza i -18° gradi.
Gli atleti, non curanti del freddo pungente hanno affrontato cinque salite per un dislivello complessivo di 1600 metri. Il serpentone nella prima salita si è subito allungato al ritmo scandito da Pietro Lanfranchi, alle sue spalle Alessandro Follador, Davide Gallizzi e lo sloveno Nejc Kuhar. In discesa i concorrenti volano verso la zona traguardo dov’era posizionato il secondo cambio pelli. I battistrada sono tutti ancora vicini, ma è Alessandro Follador che si prende il compito di tirare il gruppo, sulle code del bellunese segue Kuhar e qualche secondo più staccati salgono Galizzi e Lanfranchi. Intanto nella gara femminile Roberta Pedranzini, per nulla preoccupata dai ritmi delle colleghe prende il suo passo verso la seconda vittoria nella stagione 2012 della Coppa delle Dolomiti. Mantiene la seconda posizione Andrea Innerhofer.
Nella gara maschile Follador a metà della quarta e penultima salita si fa prendere da Pietro Lanfranchi e passa al terzo posto, dopo qualche minuto Follador perde una pelle di foca e anche la terza piazza. Nel tratto a piedi, Pietro Lanfranchi non è più fortunato del collega e perde uno sci. La corsa in discesa per recuperarlo è rocambolesca, ma quanto il bergamasco riparte Pedergnana insieme a Kuhar sono già andati avanti grati del regalo di Lanfranchi. Nella prima parte dell’ultima salita Pedergnana e lo sloveno salgono di comune accordo sino a quando il valtellinese prova a forzare il ritmo e stacca Kuhar. I due arrivano al cambio con circa tredici secondi di distacco. In discesa Pedergnana non sbaglia nessuna traiettoria e chiude con 1’14’’ di vantaggio. Lo sloveno conferma la seconda posizione mentre Davide Galizzi, sale sul terzo gradino del podio. Da segnalare l’ottima prova di Roberto De Simoni in gara per la terza posizione sino alla caduta nell’ultima discesa con la conseguente perdita di uno sci sotto la neve.
In campo femminile Roberta Pedranzini iscrive il proprio nome nel albo d’oro del Tour de Sas con 2.02.45. Taglia il traguardo in seconda posizione Andrea Innerhofer con il tempo di 2.17.05, Federica Olser è terza con 2.25.58.
Tour de Sas interviste
Matteo Pedergnana, dell’S.C. Alta Valtellina taglia il traguardo del Tour de Sas per primo. La sua barba evidenzia la durezza della gara in termini temperature, il suo viso è una maschera di ghiaccio. La vittoria gli fa dimenticare tutto questo. «Ho corso – dice Matteo – la prima parte della gara nelle posizioni di rincalzo subito dietro ai primi, che nella seconda parte della gara hanno avuto qualche problema. Nella quarta salita mi sono portato avanti e nella successiva discesa ho raggiunto Kuhar, che è caduto. Nell’ultima salita ne avevo ancora e ho forzato il ritmo, staccando lo sloveno e arrivando all’ospizio sotto il Sas de la Crusc con una manciata di secondi di vantaggio. Li ho tolto le pelli e mi sono tuffato nella discesa, guadagnando la vittoria e il primato della Coppa delle Dolomiti». Un commento sul tracciato. «Per essere un percorso alternativo, data la poca neve in quota, l’ho trovato davvero interessante».
Nejc Kuhar: «Ho fatto buona parte della gara in testa con Lanfranchi e Follador, poi loro hanno avuto problemi e io ho tenuto, ma nella quarta discesa ho fatto un volo e Pedergnana si è portato sotto. Nell’ultima parte dell’ultima ascesa Pedergnana ha forzato il ritmo e io non sono riuscito a tenerlo».
Davide Galizzi al suo primo podio della stagione. «Sono contento un terzo posto è un grande risultato che mi carica il morale. E’ la seconda volta che salgo sul podio, la prima fu lo scorso anno alla Pitturina. Qui al Tour de Sas oggi mi sono trovato bene ho gestito le mie forze e guadagno punti nella classifica della Coppa delle Dolomiti».
Roberta Pedranzini, la valtellinese che ha smesso di gareggiare a livello internazionale e corre per la Coppa delle Dolomiti, ha vinto a mani basse con 15 minuti di vantaggio sulla seconda. «E’ stata una giornata caratterizzata dal freddo. Sin dalla partenza ho messo una maglia sopra la tuta e le muffole per coprirmi bene le mani, perché alla partenza erano -18° C. Sono rimasta favorevolmente impressionata dal tracciato che gli organizzatori (associazione sportiva Badiasport ASD.) sono riusciti a mettere a punto. La gara è stata resa molto nervosa dalle cinque salite e cinque discese con nove cambi pelli, mi è piaciuta molto, anche se siamo rimasti nei boschi, ma lo sci alpinismo è anche questo».