La Bettelmatt SkyRace a Cristian Minoggio e Daniela Rota
Chiusa la BUT 83 km (vinta da Giulio Ornati e Michela Urh) e la 50 km (con i successi di Riccardo Borgialli e Cecilia Pedroni), secondo giorno di gara in Valle Formazza con la Bettelmatt SkyRace. Nella 35 km vittoria di Cristian Minoggio in 3h10’37” su Rolando Piana in 3h20’14” e Stefano Radaelli in 3h31’15”, quarto Ivan Camurri, quinto Ruben Mellerio; nella gara rosa successo di Daniela Rota in 3h57’28” (ottava assoluta) davanti a Saula Palladini (5h14’22”) e Elena Miotello (5h28’20”), quindi Laura Marsiglio e Manuela Bruno.
Sui 22 km del tracciato affermazione di Marco Giudici in 1h57’44”, davanti a Ennio Frassetti in 1h58’46” e Marco Valagussa in 2h03’37”, quarto Davide Borghi, quinto Fabrizio Zeffiretti. In gara anche Pirmin Zurbriggen 70° assoluto: «Una mia collaboratrice arriva da questa valle – ha raccontato il vincitore di quattro Coppe del Mondo di sci alpino – Mi ha parlato dell’evento e ho deciso di provare. Ho iniziato a fare trail circa un anno fa. Mi è piaciuto molto il percorso della BUT. Non conoscevo queste montagne, anche se vicine alle mie. Tornerò, ma voglio allenarmi ancora meglio. Quando sciavo l’importante era andare veloce. Con il trail posso guardarmi intorno e godermi un paesaggio straordinario». Al femminile a segno Michela Piana in 2h18’54”su Arianna Matli in 2h28’50” e Alessia Criscuolo in 2h29’04”; ai piedi del podio Daniela Bona e Maria Cristina Guzzi.
Due giorni intensi: 1.078 partecipanti, 13 paesi, 5 gare, 250 volontari, 198 km di tracciati totali, 35.678 km percorsi in tutto dagli atleti, 5.080 metri di dislivello, 3.000 metri il punto più alto della gara: sono questi i numeri principali dell’edizione 2017 della Bettelmatt Ultra Trail, la corsa ad alta quota che, nel weekend, ha portato più di mille persone sulle Alpi Lepontine del Piemonte, tra Val Formazza e Val Antigorio. Numeri a cui si aggiungono quelli dei 7 passi alpini, 5 bacini idroelettrici e 7 rifugi toccati dal percorso, ma soprattutto dei 7 alpeggi in cui si produce il bettelmatt, ‘eroico’ formaggio di montagna da cui la gara prende il nome.