Prima nell’indivduale, ma l’Italia festeggia due medaglie Espoir

La gara femminile è stata da pronostico nel segno di Laetitia Roux. Le avversarie hanno provato ad impensierire la francese, ma lei è stata sempre al comando, ha gestito la situazione come meglio sa fare ed alla fine sa ha tagliato il traguardo in solitaria. Poi la svizzera Maude Mathys che mette alle spalle tutta la storia di squalifiche, e da mamma si mette al collo la medaglia d’argento. «Non è mai facile ritornare – spiega Oscar Angeloni, da questi Mondiali nello staff tecnico svizzero – ma con grande serenità voleva dimostrare il suo valore. Ha tirato sulla terza salita, riuscendo a staccare Mollaret e Forsberg. Alla fine era davvero contenta di quello che è riuscita a fare». Alle sue spalle la spunta la Mollaret sulla Forsberg. E le azzurre? Costrette al ritorno Elena Nicolini e Katia Tomatis. «Peccato – spiega la trentina – sono di nuovo ricaduta in questo malanno di stagione che non riesco a togliermi. Era con il gruppo delle migliori sulla prima salita, ma non riuscivo a respirare per la tosse ed ho deciso di ritirarmi». Sulla prima discesa invece bandiera bianca per Katia Tomatis. «Sono caduta malamente – conferma la cuneese – a trenta metri dal cambio. Tanto dolore, ma per fortuna nulla di grave. Spero di poter essere pronta già per domenica». Così la migliore è stata Alba De Silvestro, ottava assoluta, ma soprattutto oro tra le Espoir, appena davanti a Martina Valmassoi, con dodicesima e argento Espoir per Giulia Compagnoni.