Adriano Favre ha effettuato oggi una tracciatura preliminare
Sentiamo le sue considerazioni sulle condizioni del ghiacciaio.
«Le condizioni della parte alta – anche se è d’obbligo attendere le previsioni meteo – si presentano molto simili a quelle di due anni fa, vale a dire ottimali. Qualcosa potrebbe ancora cambiare sia per effetto del vento che per le temperature elevate. La differenza sostanziale sta nell’innevamento della parte bassa, decisamente più abbondante e in grado, sin da ora, di darci la certezza di arrivare a Gressoney con gli sci ai piedi senza alcun problema.»
Quali sono le parti da salire con le pelli e quali a piedi?
«Certamente il Castore con ramponi e sci nello zaino. Anche il Naso potrebbe essere affrontato in questo modo: il passaggio di 1200 scialpinisti soprattutto nella prima parte di discesa potrebbe scoprire il ghiaccio vivo e creare qualche pericolo e molto probabilmente si opterà per calzare i ramponi sin dal basso per poi scollinare e proseguire un tratto in discesa sempre con ramponi ai piedi.»
I crepacci non sembrano impensierire più di tanto Favre: le abbondanti nevicate e il vento forte dovrebbero aver sistemato le cose sin da quest’inverno.
Qualche novità riguarda la composizione delle top pattuglie: probabile o definitiva la rinuncia di Guido Giacomelli per problemi a un ginocchio, possibile la sua sostituzione nel dream team con Troillet e Kilian da parte di Holzknecht. I francesi dovrebbero schierare una pattuglia composta da Perrier, Bon Mardion e Buffet mentre l’Esercito ha persin troppe scelte: Reichegger, Brunod, Trento e Eydallin, in quattro per tre posti. Per ora Brunod non sta ancora bene ma potrebbe rimettersi proprio per il Mezzalama… In questo caso chi starà fuori? La dura scelta a Emanuel Conta. O si va al sorteggio?
Da non trascurare la pattuglia di Sbalbi e Blanc che con Seletto potrebbero come minimo aspirare al podio.
Dopo la metà della settimana saliremo sul ghiacciaio per incontrare alcune delle squadre che stanno ultimando l’allenamento in quota.