C’è molta attesa attorno al nuovo attacco Alpinist di Marker, il primo, vero, attacchino della casa tedesca che sarà in vendita dalla prossima stagione invernale. Emilio Previtali ha avuto l’opportunità di provarlo per Skialper e sul numero 116 di febbraio-marzo, già disponibile nell’edicola digitale e acquistabile anche nella versione cartacea sul nostro sito, all’interno di uno speciale di più di 30 pagine dedicato alle anteprime 2019 pubblichiamo un ampio articolo su un prodotto che è chiaramente pensato per imprese dove serve la leggerezza, anche sul versante più alpinistico dello skialp.
LEGGERO E ROBUSTO – Alpinist è un prodotto leggero (245 grammi senza ski-stopper), essenziale e soprattutto solido e robusto, che non ti pianta in asso. Ci sono alcune caratteristiche del prodotto, come la lunghezza di compensazione di quattro millimetri per garantire la sicurezza e il gioco tra punta e fissaggio posteriore dello scarpone quando lo sci viene sollecitato e deformato durante l’uso, che riescono a rievocare la storia e il prestigio di Marker. Altra caratteristica importante: i braccini del puntale dell’attacco Alpinist e della piastrina di base (che dispone finalmente di una dimensione e di una distanza dei fori di montaggio sullo sci di 38 millimetri, ideati per l’uso con aste più larghe dei classici sci race) sono rinforzati con carbonio a fibra lunga che garantisce il 30 per cento di rigidità in più rispetto a un attacco in solo metallo. Alpinist ha la non trascurabile caratteristica di consentire lo scorrimento della talloniera per adattarsi a scarponi di differente misura: il range di movimento è di 15 milillemetri (+/- 7,5). È disponibile con molle di sgancio da 4-9 DIN o 6-12 DIN, c’è lo ski-stopper opzionale ed è compatibile con tutti i rampanti All Pin Tech. Tutte caratteristiche che hanno fatto scegliere Alpinist al pro rider Stian Hagen, che prima usava Kingpin.