A Rio, la ISMF ottiene il pieno riconoscimento dal CIO

Martedì pomeriggio mancava l’ufficialità. Anche il presidente ISMF Mariotta, sentito per telefono, non si voleva sbilanciare. «Meglio aspettare la decisione del CIO, non si mai…». Ma le premesse c’erano tutte: nell’incontro a Losanna, prima della sessione di Rio, i segnali c’erano già stati per la delegazione della federazione internazionale dello ski-alp, con tanto di richiesta su come predisporre il comunicato stampa. Poi la decisione dell’Excutive Board, mancava solo l’ok dell’assemblea con il segretario Lluis Lopez pronto a dare la notizia. Che è arrivata già martedì, a tarda serata in Italia.
Un sogno che si avvera – si legge nel comunicato della ISMF – siamo ‘in’, facciamo parte del movimento olimpico. La strada è ancora lunga, ma il CIO ha deciso di concedere il pieno riconoscimento alla ISMF’. Quello provvisorio era arrivato nel 2014, ma ‘ottenere lo status di IOC Recognised Federation è stato l’obiettivo da realizzare sin dal 1988, con la creazione di CISAC, Comité Internazionale pour le sci Alpinisme de Compétition. La fondazione della ISMF è arrivata 20 anni dopo, nel 2008, e da allora, tutti gli sforzi sono stati condivisi tra le federazioni‘.
Per far parte del Giochi Olimpici bisogna anche avere l’ok da parte del comitato organizzatore: si guarda a Pechino 2022, per questo è in cantiere una tappa di Coppa del Mondo in Cina nella stagione 2017-2018. Ma il primo passo, quello più importante, quello del riconoscimento ‘pieno’ è stato fatto.
«Siamo molto orgogliosi di questo risultato, che è anche una grande responsabilità – spiega nel comunicato Armando Mariotta – e vorrei ringraziare tutta la squadra ISMF per il lavoro enorme che ha fatto, e il Dipartimento Sport del CIO per il suo prezioso supporto. Credo che ci siano stati diversi motivi per questo risultato storico: primo e fondamentale, lo sci alpinismo è uno sport pulito e sostenibile e ha sempre operato per mantenere questa sua caratteristica. Cruciale poi è stato anche il contratto firmato con Infront al fine di costituire un supporto media e broadcasting, così come l’accordo con LGC, per il nuovo ranking mondiale. Tutti questi elementi, insieme all’attenzione ai giovani, alla costante lotta contro il doping, all’aumento del numero di atleti e alla condivisione dei principi dello IOC Good Governance sono stati gli fondamentali per ottenere questo grande risultato».