Negli ultimi anni Kalenji, il marchio running dell’universo Decathlon, si è distinto per l’evoluzione qualitativa delle proposte e la ricerca di soluzioni pratiche come la maglia Evolution, ideale per correre con climi freschi, quando appena partiti fa freddo e poi la percezione di caldo aumenta e puoi areare il corpo con tanti piccoli stratagemmi, oppure la t-shirt con cardiofrequenzimetro. Soluzioni proposte a prezzi concorrenziali. Non c’è dubbio però che l’immagine di un marchio running a 360 gradi e la reputazione la fanno le scarpe. Se nel running e nell’atletica il brand del colosso francese della distribuzione è ormai ampiamente diffuso e utilizzato da diversi atleti di livello (secondo le indagini di mercato interne Kalenji in Italia avrebbe una quota di mercato del 17% nel jogging/road running), il trail è una scoperta più recente (quota di mercato italiana stimata: 4%) nella quale però Kalenji crede molto. Per rimanere nel mondo nei numeri, il trail pesa per lo 0,3% sul fatturato di Decathlon Italia all’interno di un totale del 7% del segmento running.

KIPRUN TRAIL MT – Il top di gamma tra le scarpe da trail è Kiprun Trail MT, disponibile in versione maschile e femminile. Abbiamo avuto la possibilità di provarla ieri, insieme alle novità abbigliamento. Non sono sicuramente tra le scarpe più minimaliste, con una suola artigliata fin sul bordo e ‘cattiva’, chiodata 5 mm regolari, e un drop importante, di 10 millimetri. Le forme sono belle ampie e il peso dichiarato di 360 grammi, che è tra i più elevati della categoria. Questi sono i dati dichiarati e le prime sensazioni alla vista. Poi le metti, inizi a correre su un terreno moderatamente tecnico come quello di Montevecchia, in Brianza, disseminato però di insidiose foglie umide e fastidiosi sassi e ciottoli e sembrano scarpe molto diverse. Sono subito comode, leggere al piede nonostante il peso. Aiutano falcate tranquille e più veloci. C’è un mix equilibrato tra la rigidità della suola, che sostiene bene e filtra efficacemente le asperità dei terreni sassosi, e il cushioning graduale dell’intersuola. Il segreto, secondo quanto dichiarato dalla casa, è l’anello K-Ring, una piccola ciambella sotto il tallone. Non sappiamo se sia questo il motivo, ma sembra davvero di camminare su delle nuvolette. Davanti c’è spazio anche per le distanze ultra che gonfiano i piedi, però la conchiglia blocca bene il piede e il bumper in punta protegge nonostante una tomaia in rete leggera e (nel caldo di ottobre) fresca. Il piede ha agio ma, a differenza di altre scarpe dalla tomaia soft e le forme ampie, non balla fastidiosamente in discesa. La suola non ha mostrato incertezze su foglie, sottobosco e pietre asciutte e anche qualche chilometro di asfalto non è fastidioso, il drop non è invasivo. Il tallone oversize aiuta negli atterraggi. L’allacciatura è tradizionale e c’è un alloggiamento per riporre le stringhe ed evitare che si impiglino nel rovi. La stringatura fa il suo lavoro, anche se la struttura soffice può dare qualche fastidio se ben stretta su piedi con collo sensibile. Sono scarpe no problem, per arrivare in fondo al trail, che possono riservare sorprese anche a chi ha già macinato chilometri off-road. Da valutare naturalmente usura e grip su terreni più impegnativi. Non le abbiamo infatti provate su roccia bagnata e su fango, ma la suola sembra ben disegnata in funzione autopluenza. Kalenji Kiprun Trail MT è disponibile in una colorazione maschile e una femminile e costa 79,90 euro.

ABBIGLIAMENTO – I pant Baggy a compressione, per lui, puntano su un effetto contenimento abbastanza accentuato che all’inizio ad alcuni può sembrare anche troppo marcato e sono disponibili in tante varianti in base all’altezza. Dopo qualche passo il contenimento è piacevole soprattutto quando si inizia a sentire la stanchezza. Il tessuto del pantaloncino e del gambale sono piacevolmente leggeri. Una grande tasca frontale (per flask da 250 ml) con zip interna e un’altra per flask da 250 ml dietro, sempre con zip interna per riporre altro. Accanto al tascone posteriore due tasche a rete per i gel. La vestibilità a livello del cavallo è ben studiata. La maglia da trail a maniche lunghe ha inserti in rete laterali e sotto manica. Due taschini sul retro, ai lati, sono comodi per i gel. Completa il set il gilet antivento, leggero e con schiena in rete per una migliore traspirazione. Quando non serve, si ripiega in una tasca e può essere portato in mano o sul braccio grazie a un elastico. C’è una tasca Napoleone sul petto e tascone dietro con zip, per il cappello, i guanti o il manicotto. Non manca il collo alto e l’inserto rifrangente. Il gilet costa 19,99 euro, la maglia lo stesso prezzo e il pant 34.99.

ACCESSORI TRAIL – Non mancano la lampada frontale Run Light 250 (lumen) dal peso di 162 grammi, cintura e diversi zaini. La lampada è utilizzabile con un kit cintura toracica (con inserti riflettenti) e il fascio è orientabile verso il basso. Il corpo batteria (ricaricabile, autonomia massima a 250 lumen di 2,5 ore dichiarate) da posizionare sulla schiena ha tre led rossi lampeggianti per essere visti. La cintura permette di trasportare due borracce rigide (come il fondo della sede dove vengono riposte) da 250 ml e dispone di una grande tasca. È risultata molto aderente e perfettamente stabile, anche con le borracce piene. Il gilet vest da 5 litri e lo zaino da 14, anche in versione femminile, completano l’offerta trail. La cintura costa 17,99 euro, gli zaini/gilet 24,99 e la frontale 39,99 euro (esiste anche un modello entry price con batterie usa e getta e 100 lumen a 19,99 euro).