Federico Nicolini ha vinto tutto a livello Espoir
«Ho fatto il pieno, più di così». Federico Nicolini in questa stagione ha vinto tutto quello che si poteva vincere a livello Espoir: titoli italiani, medaglie iridate, tutte e tre le Coppe del Mondo, quella assoluta, quella vertical e quella individual. Quasi una passerella in Val d’Aran. «Ero davvero emozionato alla premiazione e soddisfatto di quello che ha ottenuto. Non immaginavo di potercela fare all’inizio, come obiettivo mi ero fissato di fare bene ai Mondiali. Sono andato forte ai primi campionati italiani e mi son detto ‘la gamba c’è, vediamo cosa posso fare’. Poi sono arrivate le vittorie in coppa e ho preso sempre più fiducia gara dopo gara. Con un pizzico di fortuna, mai una rottura, nessun infortunio». Adesso è tempo di festeggiare, una ‘festone’ in una famiglia di ski-alper come i Nicolini, prima di iniziare la stagione al rifugio gestito da papà Franco nelle Dolomiti di Brenta. «Farò ancora la gara di casa sabato (la Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, ndr), poi staccherò un po’ la spina per ricaricare le batterie in vista della prossima stagione». Kikko è all’ultimo anno Espoir. «Il livello si alza tra i Senior, entrare nella top 5 sarà un’impresa, un passo alla volta, cercando sempre di dare il massimo, anche se già quest’inverno sono riuscito a rimanere sempre tra i primi 15 a livello assoluto, entrando anche nei dieci. Vedremo. Di sicuro oltre alla Coppa voglio iniziare a fare esperienza nelle gare LGC: sinora non ho mai fatto distanze così lunghe, sono ancora troppo giovane, ma gradualmente vorrei iniziare a provarle».