Al terzo giorno di gare spuntano tanti cordini
Un numero insolitamente alto di cordini sono sbucati dagli zaini quest’oggi. In barba alle questioni ‘etiche’ (e perché, poi? …in team è giusto aiutarsi a vicenda! Si potrebbe anche vederla al contrario, e sarebbe perfino più logico), qualche squadra è partita già ‘in cordata’, complici i primi 600 metri positivi su pista a tratti abbastanza ripida. E in seguito ne sono comparsi molti altri, anche tra gli insospettabili.
IL TERZO GIORNO DEGLI UOMINI – E’ stato anche il giorno della battaglia portata dagli italiani al wonder team Jacquemoud-Bon Mardion. Complice una prestazione leggermente meno brillante in salita da parte di ‘Bonma’, l’equipe francese è riuscita a staccare gli altri solo nella parte centrale di gara, con un divario giunto a circa un minuto al massimo. Poi Eydallin-Lenzi hanno aperto tutto il gas sulla lunga salita dell’anticima del Grand Mont, ‘cima Brosse’, lasciando a qualche decina di secondi i regolarissimi Holzknecht -Reichegger.
In vista dello scollinamento hanno recuperato il team francese col minuscolo Jacquemoud che trainava il ciclopico Bonma a cordino ben teso. Allora i cannibali hanno mollato tutto nell’ultima lunga discesa, interrotta solo da una breve risalita sprint di circa 100 metri. Bella prestazione tecnica dei due italiani al loro inseguimento, finchè un blocco di valanga rigelato non si è messo davanti a uno sci di Lenzi, che ha avuto la peggio. Nel seguito della discesa era prioritario finire la Pierra Menta più che proseguire l’inseguimento, e alla fine il vantaggio dei vincitori si è limitato a 45 secondi.
Reichegger e Holknecht hanno incassato il solito minutino e poco, regolari come metronomi in una Pierra Menta che finora hanno condotto alla perfezione. Che stiano andando forte è confermato anche dai distacchi che impongono ai quarti classificati di turno: oggi sono toccati quasi 5′ agli ottimi Gachet-Perrier. Ecoeur e Anthamatten hanno conservato il quarto posto nella generale, ma non devono assolutamente subire anche domani i 3′ incassati oggi da Gachet-Perrier, che sicuramente ci stanno facendo un pensierino.
Bellissima gara di squadra da parte dei due esp Boscacci-Antonioli: il primo particolarmente tonico in questi giorni, il secondo che sta compiendo miracoli per prolungare una stagione sempre ai vertici correndo in tutte le specialità, dalle sprint alla Pierra Menta. Anche nel loro caso, un uso moderato del cordino ha raggiunto il risultato: ora sono sesti in classifica generale, a un solo secondo da Gachet-Perrier. I due francesi sono in palla, ma chissà?…
Peccato solo che abbiano agguantato il sesto posto ai danni di Galizzi-Lanfranchi, con quest’ultimo sofferente per i postumi di una caduta. Cordino anche per loro, ma il Lanfra appare veramente stanco nonostante mascheri dando tutto e qualcosa in più, come sempre.
LA GARA DONNE – Oggi Roux-Mirò hanno distribuito solo 10′ a Nicolini-Mollaret, le quall hanno a loro volta staccato di ben 9′ le più dirette inseguitrici Mathys-Gex Fabry. Mettono così una seria ipoteca sul secondo posto, dopo che il loro vantaggio si era ridotto a meno di 1′ nel secondo giorno.
Progressione regolare e posizioni abbastanza consolidate nella generale per Bernier-Smiley, quarte, e Besseghini-Rossi, quinte.
PIERRA MENTA JEUNES – La qualità della scuola italiana si conferma anche presso l’università dello scialpinismo, ma anche le altre due-tre nazioni europee leader stanno lavorando bene. Davvero tanti giovani, anche dopo quelli noti per la loro appartenenza a squadre nazionali, mettono in mostra un livello tecnico sicuramente frutto del lavoro diffuso di base.
In questo senso la Pierra Menta è la vera occasione per mettere in mostra il meglio del movimento internazionale, e cioè la crescita diffusa del tasso tecnico dei giovani.