Vincitrice alla Western States, non ha neppure il passaporto

In attesa della Hardrock 100, al via venerdì, ritorniamo sull’altra grande gara degli States, la Western States 100 Endurance Mile, andata in scena a fine giugno. Il clamore della vittoria di un ventenne come Andrew Miller ha oscurato un po’ il successo al femmine della piccola ma tenace Kaci Lickteig (Pixie Ninja) che ha vinto con distacco (quasi un’ora), realizzando la quarta miglior prestazione di sempre al femminile con 17h57′, dominando la gara dalla ventitreesima miglia e superando una crisi gastrointestinale che l’aveva rallentata verso Forest Hill. è una gara mitica, la più vecchia delle gare di trail negli Stati Uniti (prima edizione nel 1974). Partecipare è già un grande successo, finirla un buon successo, vincere una consacrazione.

CORREVA CON LA MAMMA – Niente male per una ragazzina che ha iniziato a correre per stare vicino alla mamma che, avendo smesso di fumare, cercava di mantenersi in forma. Ha poi proseguito la sua carriera di runner tra campestri e strada con un pizzico di pista. Da qualche anno (2012) si è dedicata all’ultra trail con ottimi risultati: sesta donna nel 2014, seconda nel 2015 alla WS, vincitrice di gare dai 21 km come la mezza maratona Feast and Fathers di Omaha, nel Nebraska, vicino a casa alle 50 miglia, come la Bear Chase  del 2014. Deve molto (dal soprannome al supporto durante la crisi all’ultima gara) al suo pacer Miguel Ordorica. Questa fisioterapista crede che il suo successo stia nel pesnare sempre positivo, anche quando ci sono i momenti no. Ha grande rispetto per gli altri, oltre che per se stessa.

PENSARE POSITIVO –
Partita ‘piano’. la Lichteig ha fatto un po’ di strada con Andy Reed, un forte atleta che potrebbe essere suo padre, che stava vivendo intensamente la gara dopo aver aspettato sei anni per poter partecipare ed è stata toccata nell’anima dalla sua gioia, più che dal fatto di essere prima davanti alla favorita Magdalena Boulet. Ha poi perseguito per alcune miglia chiacchierando tranquillamente con una concorrente, Devon Yanko, che terminerà terza. A Foresthill, dopo aver superato indenne i terribili canyon che l’avevano distrutta l’anno precedente, ha avuto il tempo di chiedere al suo allenatore come stesse andando sua madre che stava facendo una gara di 50 km. Però subito dopo è arrivata la crisi di nausea, superata bene con l’aiuto del suo fidato pacer. Alla novantasettesima miglia, dopo aver temuto di aver sbagliato percorso a una svolta, ha capito che stava andando a vincere e che il sogno di una vita stava diventando vero e si è messa a piangere. Capito che poteva andare sotto le 18 ore, si è avventa con tanta energia verso il traguardo da lasciare indietro il suo pacer. Due diciasettenni sconosciute l’ahanno accompagnata fino all’ingresso della pista di atletica di Auburn, dove ha dato un cinque a Craig Thornley, il direttore di gara.

INFERMIERA SENZA PASSAPORTO – Ora che ha vinto la Western States Kaci, trentenne, non potrà più nascondersi e magari verrà a correre anche qualche gara in Europa. Alta 160 cm x una quarantina di chili, lavora in un ospedale del Nebraska e… non ha ancora fatto il passaporto. Però ha il suo blog: www.pixieninjarunning.blogspot.com