Quattro giorni con le pelli sui ghiacciai della Svizzera
Un viaggio dal sapore tutto particolare in uno dei pochi luoghi alpini «Dove, chi le ha provate, rivive molte delle sensazioni himalayane: la grandiosità, le distanze dilatate, il non arrivare mai, i puntini in lontananza che rimangono puntini per ore», per dirla con le parole di Umberto Isman, responsabile della sezione Ski-Touring di Ski-alper, e autore di un bellissimo reportage attraverso i ghiacciai svizzeri che potete trovare sul numero 83 di Ski-alper (in edicola per ancora una quindicina di giorni).
La proposta è di quattro itinerari nel cuore della Svizzera, una regione che l’autore ci descrive così: «…da queste parti lo scialpinismo è rimasto ‘classico’ in un’accezione del termine che qui non vede contrapposizioni col ‘moderno’ che da altre parti si è largamente diffuso. E’ una questione geografica, morfologica. Se in cima al Monte Rosa si può oggi salire in giornata, leggerissimi, qui no, la notte in rifugio è d’obbligo, come una volta. Niente tutine o tubicini che escono dallo zaino, niente rientri a casa per pranzo anzi, normalmente non basta un week-end. Così il ‘classico’ è una scelta obbligata».
Per seguire le tracce di Umberto o semplicemente per sognare l’avventura su queste magnifiche montagne, leggetevi su Ski-alper il reportage completo di un viaggio davvero spettacolare.