Abbiamo incontrato l'italiana che è arrivata seconda a Chamonix

«Prima dell’Ultra-Trail du Mont Blanc avrei firmato per un secondo posto, però ora che l’ho fatta mi rendo conto che questa è l’unica gara dove non ho reso al massimo, ho commesso troppi errori». Francesca Canepa 48 ore dopo la UTMB e qualche ora di sonno in più riflette sulla sua fantastica prestazione nella gara delle gare. «Lizzy Hawker è arrivata davanti, il cronometro parla da solo, ma riflettendo sulla mia gara mi rendo conto che non è inavvicinabile, con una condotta di gara più ragionata avrei potuto essere con lei». il tracciato alternativo ha cambiato non poco le carte in tavola.

LE INCOGNITE DEL TRACCIATO – L’Ultra-Trail è diventata più corta, con un dislivello decisamente inferiore, e più veloce. Un cambiamento importante se si considera che i vincitori sono atleti con risultati importanti nella gare su strada e di velocità. Jonas Buud, secondo tra gli uomini, ha un ottimo tempo nelle maratone, lo stesso D’Haene è uno specialista degli 80-100 chilometri, Lizzy Hawker è stata campionessa del mondo sulla distanza 100 chilometri. Se si guarda ai risultati di Chamonix Francesca Canepa è l’unica ‘non velocista’ che si è avvicinata alla Kawker. I parziali dicono che tra Contamines e La Balme la trail runner del Team Vibram è stata l’unica a tenere il ritmo di Lizzy e che da Balme a Contamines ha recuperato xx minuti e cinque nell’ultimo tratto, da Argentière a Chamonix.

LE DIFFICOLTA’ – «Ho trovato le prime difficoltà sulla salita per Bellevue ma il segmento decisivo è stato quello tra Les Houches e Argentière, pensavo fosse più corto e meno faticoso, invece ho incontrato diverse salite, un ponte scivoloso dove sono caduta facendomi un grande livido, insomma, non ne avevo più». Francesca in questo tratto ha pagato il cambio di percorso. «Non conoscevamo bene questo pezzo di corsa e abbiamo sottostimato il rifornimento» ammette anche il coach Renato Jorioz. Fino a dove la gara correva sul tracciato originale è andato tutto secondo programma. «Avevamo previsto di lasciare andare Lizzy perché lei parte forte e avevamo calcolato quei distacchi, anzi, è andata anche un po’ meglio, perché la Hawker è partita veramente veloce» aggiunge Jorioz.

ULTIMA FRAZIONE A TUTTA – Poi è arrivato l’ultimo checkpoint e la frazione capolavoro che ha garantito il secondo posto, quel frangente nel quale viene fuori il vero campione. «All’Argentiere avrei voluto fare il rifornimento con calma perché non ne avevo più, però ho sentito che la mia inseguitrice si avvicinava, non sapevo che fosse Emma Roca; Renato mi ha detto di bere qualcosa velocemente e scappare a tutta, io a un cero punto ho pensato che avrei potuto accontentarmi di un terzo posto ma poi sono scappata». La Roca è arrivata a un minuto e mezzo ma Francesca ha fatto un’ultima frazione alla morte.. «Quella corsa folle l’ho pagata, sono arrivata veramente stremata e ho avuto la nausea per tutto il sabato, cosa che non mi succedeva da tempo». E ora? « Ora è tempo di Tor des Geants».