Sabato 2 maggio la gara da Gressoney a Cervinia

«Il percorso storico è bellissimo, ma mi piacciono i cambiamenti: il nuovo Mezzalama è ancora più tecnico e impegnativo. Diventa la gara delle gare in alta montagna: credo che sia stato questo lo spirito di Adriano Favre e del suo staff». Queste le impressioni di Fabio Meraldi, uno che di Mezzalama se ne intende. «Per tracciare un percorso così – prosegue Meraldi – è servito un enorme lavoro organizzativo. In passato le difficoltà erano solo il Castore e il Naso, adesso ce ne sono davvero molte di più. Ho visto le foto degli ‘scalini’: nessuno ‘scandalo’, sono come le corde fisse, una sicurezza per gli atleti. Non dimentichiamoci che saranno ben 900: saranno tutti tecnicamente preparati, ma è fondamentale che non corrano rischi. L’unico dubbio resta quello delle condizioni meteo: speriamo nel bel tempo, perché altrimenti non sarà facile il ritorno di tutte quelle persone in alta quota». E lo spostamento della data? «Non influirà granché sulle prestazioni – conclude Meraldi – forse qualcuno ha finalizzato la preparazione per quel giorno, ma sicuramente lo slittamento di qualche giorno non andrà ad incidere sulla prestazione, soprattutto degli atleti top».