La trentina in gara ai Tricolori di Madonna di Campiglio

L’anno scorso ha iniziato la stagione con la vittoria dello ‘scudetto’ nella sprint, poi per Elena Nicolini una annata in salita con un infortunio che l’ha costretta a un lungo stop. «Ma alla fine ce l’ho fatta a salvarla – spiega la trentina – con il successo della Coppa Italia e il podio al Tour du Rutor. Ma adesso è tempo di pensare al futuro».
Obiettivi?
«La testa c’è, speriamo anche le gambe… Avremo una stagione impegnativa: lunghe trasferte di Coppa del Mondo, tanti giorni ai Mondiali, senza dimenticare le classiche della LGC. Vedremo: con Katia Tomatis siamo una coppia affiatata, salire sul podio nella gara a squadre ai Mondiali sarebbe il massimo. Anche le lunghe distanze mi piacciono: le due gare in Italia le farò, l’Adamello è in casa, il Mezzalama è sempre una prova che amo, vedrò per la Pierra Menta, soprattutto vedrò come sarà la condizione».
Come arrivi a questi Italiani?
«In settimana sono andata a correre… La neve è quella che è: a inizio stagione era Katia che veniva da me per mettere gli sci ai piedi, adesso mi toccherà andare a trovarla, visto che è arrivata sulle sue montagne. Mi sono allenata, questo sì, ma partire con il botto, con una gara tricolore all’inizio è sempre un’incognita. La mia preparazione è finalizzata alle prime gare di Coppa del Mondo, ma come sempre cercherò di dare il massimo».