Ecco il press (dream) team italiano
Alla Patrouille des Glaciers, la più importante competizione di scialpinismo al mondo, Dynafit sarà protagonista con molti team, e tra questi ve ne sarà uno del tutto particolare. Ai nastri di partenza, infatti, ci sarà anche squadra composta da tre giornalisti specializzati che si sono allenati duramente per affrontare la gara più dura del panorama sci alpinistico.
Hanno raccolto la sfida della gara svizzera del 27 aprile Tommaso Zanotelli collaboratore della rivista Ski-Alper, Lorenzo Scandroglio titolare del tema ‘montagna’ su Il Giornale, e Paolo Gregorini inviato per l’occasione della rivista Sci – Il mondo della Neve.
Tre penne d’alta quota per vivere e raccontare la Patrouille des Glaciers al fianco di Dynafit, l’azienda che più di chiunque altro ha reinventato lo scialpinismo.
Nell’ultimo weekend di aprile, oltre 4.000 concorrenti si sfideranno lungo il tradizionale tracciato di gara che parte da Zermatt e si conclude a Verbier, nel cantone Vallese, e che rappresenta il percorso della più importante gara scialpinistica: la Patrouille des Glaciers. Quest’anno e per la prima volta nella storia della gara, Dynafit sarà fornitore ufficiale dell’evento, e per l’occasione, l’azienda leader nello skitouring e gli organizzatori della ‘Patrouille’ hanno sviluppato una particolare sinergia.
Guidati dalla passione per questa manifestazione e, prima ancora, per lo scialpinismo in sé, unita a un know-how maturato negli anni, i tecnici dell’azienda hanno disegnato un’esclusiva collezione Dynafit PDG pensata in particolare per l’agonismo.
La Patrouille des Glaciers – che tutti chiamano semplicemente PDG – è la competizione internazionale di scialpinismo che si tiene con cadenza biennale dal 1943, e viene organizzata con assoluta affidabilità dall’esercito svizzero. Nell’ambiente dello skitour la Patruille des Glaciers viene considerata come la gara di scialpinismo per eccellenza. La formula di gara prevede la partecipazione in team composti da tre atleti che, stando sempre uniti, devono percorrere i 62 chilometri (e oltre 4.000 metri di dislivello) che separano Zermatt da Verbier, nel cantone Vallese. Naturalmente si tratta di una sfida estrema che vedrà all’arrivo solo le squadre composte da scialpinisti ben allenati e affiatati.
Il ‘reparto corse’ di Dynafit segue la gara ormai da lungo tempo e anche quest’anno schiera al nastro di partenza atleti d’eccezione: Mireia Mirò e Marc Pinsach, i due fortissimi scialpinisti spagnoli entrati da poco nel Dynafit International Team, e i tedeschi Benedikt Böhm, Brand Unit Manager dell’azienda e Schorsch Nickaes, Sales & Product manager.
Ma potranno prendere parte alla competizione non solo atleti professionisti, ma anche appassionati di scialpinismo particolarmente preparati che hanno colto l’opportunità di un prezioso pettorale della PDG, grazie all’esclusiva partnership tra Dynafit e Patrouille des Glaciers. Dalla Germania, infatti, arriverà un team di scialpinisti scelti durante tre camp di allenamento e selezione: da questa iniziativa sono emersi tre amatori che si sono aggiudicati l’iscrizione alla gara. Ai nastri di partenza sarà poi schierata una squadra femminile composta da ragazze provenienti da tre diversi Paesi europei.
La sede italiana di Dynafit ha scelto di coinvolgere un team di giornalisti di settore. I tre moschettieri sono: Tommaso Zanotelli, collaboratore della rivista Ski-alper, Lorenzo Scandroglio, responsabile della pagina ‘montagna’ del quotidiano Il Giornale e Paolo Gregorini, inviato della rivista Sci – Il mondo della neve.
TOMMASO ZANOTELLI
Tommaso, quarantasette anni di Vicenza è un veterano delle gare di scialpinismo, fra i suoi successi un terzo posto proprio quest’anno ai Campionati Italiani a squadre e la partecipazione a molte edizioni del Trofeo Mezzalama e della Pierra Menta. Si è avvicinato allo scialpinismo grazie ai corsi organizzati dal CAI, prima come allievo poi come istruttore, ma ben presto ha scoperto l’ambiente delle competizioni di scialpinismo fino al punto di dedicare a questa specialità un impegno costante per sette mesi l’anno.
Dotato di un animo competitivo ha sempre cercato il confronto e l’agonismo, scoperto da esordiente nel mondo del ciclismo dal quale proviene.
Lo sport per lui è una passione a 360 gradi, ma non disdegna viaggiare anche se in maniera un po’ particolare e sempre con la sua bicicletta. Sua la traversata in completa autonomia della Karakorum high way, 600 km di sterrati, con passaggi oltre i 5.000 metri, e la salita di alcuni vulcani in America Latina cercando sempre l’avvicinamento con mezzi puliti, come la bicicletta per poi terminare a piedi in stile alpino fino alla vetta, sostenitore di uno stile di vita pulito, vegetariano è convinto che se ci credi davvero ce la puoi fare, sempre.
LORENZO SCANDROGLIO
Lorenzo è sicuramente il più poliedrico del team, pratica almeno quattro sport, alternandoli anche in base alla stagione: arrampicata sportiva, bicicletta (mountain bike e ciclismo su strada), running e sci in tutte le sue declinazioni. Il colpo di fulmine per lo scialpinismo è nato dall’amore per la montagna e per gli itinerari lontani dai classici comprensori sciistici. Secondo Lorenzo paragonare lo scialpinismo agonistico a quello escursionistico sarebbe come paragonare il nuoto in piscina e quello in mare. Senza il secondo non esisterebbe il primo, l’emozione che dona lo scialpinismo d’avventura precede e genera l’azione dello scialpinismo agonistico. Anche lui è un grande fan di gare su terreni impegnativi come Mezzalama, Pierra Menta e ha già partecipato in passato alla Patrouille des Glaciers. «Il claim ‘speed up’ evoca in me salita, velocità e leggerezza – sostiene Lorenzo con una certa precisione – Dynafit è il marchio che ha rivoluzionato la tecnologia dei materiali nello scialpinismo. In una battuta: il salto evolutivo dal Neanderthal all’homo sapiens!». Quella per lo scialpinismo è una passione che coinvolge inoltre la sfera sentimentale di Lorenzo. Il ricordo della gara più bella è legato ai Campionati Italiani a Squadre del 2007, ai quali si è piazzato diciannovesimo in coppia con Cecilia Cova, guida alpina e sua compagna anche nella vita. Il suo sogno alpinistico sarebbe aprire una nuova via di arrampicata o di misto proprio con Cecilia.
PAOLO GREGORINI
Un ‘ragazzo’ di trentasette anni, nato e cresciuto a Vezza d’Oglio, piccolo paese in provincia di Brescia alla base della Val Grande, che in gran parte rientra nel Parco Nazionale dello Stelvio e della Val Paghera, nel Parco Regionale dell’Adamello. La collocazione territoriale rende il paese punto di partenza ideale per numerose escursioni alla scoperta della natura, dalle tranquille passeggiate attraverso i boschi, alle ascensioni più impegnative. In questo contesto è cresciuto Paolo che con la montagna ha quindi un rapporto quasi simbiotico. Scia sin da piccolo ma si è avvicinato allo scialpinismo solo intorno ai 25 anni quando è entrato a far parte del Soccorso Alpino Quinta Delegazione Bresciana di Temù. L’agonismo è un elemento importante della sua carriera sportiva, nel suo palmarès può vantare partecipazioni con ottimi piazzamenti a Mezzalama, Pierra Menta e alla Patrouille des Glacieres. Si sente comunque più legato allo sci escursionismo, raggiungere vette incontaminate regala un’emozione impagabile. La montagna Paolo la frequenta anche in estate soprattutto con la corsa e l’arrampicata. «Per me Dynafit rappresenta massima dedizione per la montagna – ci confessa Paolo – ‘speed up’ sta per una continua ricerca del massimo». La soddisfazione sci alpinistica più grande per Paolo è portarle a termine tutte le competizioni a cui partecipa. Si tratta di gare molto dure e arrivare alla fine è già un ottimo risultato. Non è alla ricerca di situazioni estreme o cime elevate, la sua è soprattutto una ricerca di luoghi incontaminati.
Il team giornalistico potrà contare durante la gara sui prodotti Dynafit PDG realizzati appositamente per l’agonismo. Un’esclusiva per loro, visto che saranno nei negozi solo a partire dal prossimo inverno.