Vittoria di Manfred Reichegger e Elena Nicolini

Con la premiazione finale presso la sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Trento è calato  il sipario sulla ventitreesima edizione della Coppa delle Dolomiti.
Un evento inserito nel programma del prestigioso 63° Trento Film Festival, e che ha avuto un significativo momento di commozione nel ricordo di Renzo Benedetti, direttore di gara di una delle tappe del circuito, il Trofeo Kreuzspitze, scomparso in Nepal. Successivamente è stato il momento dei protagonisti della Coppa delle Dolomiti 2015, Manfred Reichegger del Centro sportivo Esercito e l’azzurra trentina Elena Nicolini del Brenta Team, che hanno conquistato il pettorale rosso Hypnos.
In campo maschile la piazza d’onore è stata ottenuta da Thomas Trettel dell’Asd Cauriol, quindi terzo Ivo Zulian del Bogn da Nia, mentre nella graduatoria finale femminile l’argento è andato Maria Dimitra Theocharis dell’Us Aldo Moro e il bronzo a  Birgit Stuffer del Gossensass Ski Alp.
La Coppa delle Dolomiti si è sviluppata su 5 gare ed ha visto la presenza complessiva di oltre 1800 skialper diversi. Il primo atto è andato in scena il 1° marzo in Val Comelico con la 7ª Pitturina Ski Race, quindi per mancanza di innevamento è saltata l’esordiente Mezzaluna Ski Race, mentre il secondo atto è diventato il 4° Trofeo Kreuzspitze in Val di Fiemme. Successivamente spazio alla grande classica, la 41ª Ski Alp Dolomiti di Brenta a Madonna di Campiglio, quindi la new entry 4ª Marmoleda Full Gas Race in Val di Fassa e l’atto conclusivo con il 5° Adamello Ski Raid al Passo del Tonale, con validità anche come prova di Coppa del Mondo.
Fra tutti i partecipanti solo due atleti hanno preso a tutte le gare, ovvero Thomas Trettel ed Ivo Zulian, mentre a quattro gare su cinque anche il vincitore Manfred Reichegger, Filippo Beccari, Nicola Calzolari, Silvano Frattino e Mattia Eccher.
«Sono particolarmente orgoglioso – commenta il presidente di Coppa delle Dolomiti Alberto Stedile – dell’andamento della ventitreesima edizione del nostro circuito, anzitutto per lo straordinario pedigree dei vincitori che danno lustro ad un albo d’oro già ricco di grandi campioni, ma anche per la componente organizzativa dell’edizione 2015, composta da un mix di gare storiche, dinamiche, con massima validità internazionale, ma pure di competizione e relativi comitati giovani e intraprendenti che hanno portato freschezza ed entusiasmo al nostro movimento. E’ proprio da queste basi che riparte il nuovo ciclo di Coppa delle Dolomiti, che include il trainante ed essenziale aspetto agonistico ad importanti iniziative promozionali come il concorso fotografico, nonché importanti partnerhip tecniche e commerciali che si sono avvicinate a noi in questi ultimi anni».