Al Tour du Rutor tutto può ancora succedere

Una gara di tre giorni può ancora sovvertire la classifica di Coppa del Mondo. Le nevicate in corso potrebbero imporre modifiche ai tracciati che sono in via di allestimento anche se pare che per fine settimana sia previsto un deciso miglioramento del tempo. Venerdì si va all’Arp Vieille, sabato al Rutor e domenica verso Plontaz. In base a quanto si è visto nelle ultime gare di coppa del mondo le rotture materiali hanno fortemente condizionato le classifiche finali per cui, nonostante il vantaggio di concorrenti come Reichegger o Roux, in campo femminile, devono essere confermati dopo ben tre giorni di insidie dal momento che nonostante siano tre i percorsi il punteggio assegnato è comunque uno solo. Una gara di questo tipo più che l’exploit premia la regolarità e la resistenza dei materiali. Al momento esistono attrezzature molto sofisticate e leggere che tuttavia non sono ancora in grado di dare l’affidabilità assoluta in discesa soprattutto se usate in condizioni di grande affaticamento o in presenza di forti accumuli di acido lattico.
E così anche Kilian Jornet si gioca le ultime carte andando a ripescare un redivivo Pastoret Sola che è ritornato grande dopo due anni di appannamento e qualche chilo in più. Ad insidiare Reichegger è soprattutto Buffet, secondo nella classifica generale a 71 punti, Kilian e Trento seguono a un’ottantina di punti: anche loro non sono completamente tagliati fuori.
Laetitia Roux corre con la Bourillon e vanta 59 punti sulla Pedranzini. Conoscendo lo stato di forma delle bormine la francese non può dormire sonni tranquilli da momento che la sua squadra potrebbe essere sopravvanzata anche da altre pattuglie, addirittura dalla Clos – Pellissier.
Per il resto, analizzando l’ordine di partenza, non si vedono grandi stravolgimenti: le pattuglie sono composte a fotocopia con la Pierra Menta e i valori in campo potrebbero essere quelli di allora.