Forte nevicata sul percorso di gara

E gli organizzatori scelgono un percorso di emergenza: tre salite e tre discese in un’area boschiva sopra Arvieux ben delimitata. Prima salita verso la Crete de Joue. Seconda salita con tratto a piedi e ancora discesa. Ultima salita fino a toccare i 2345 metri e discesa finale sul paese con arrivo in leggera salita.
Al briefing abbiamo visto tutti i migliori: da Kilian a Troillet, da Eydallin a Reichegger. Quest’ultimo in particolare tenterà domani l’assalto alla sua ennesima Coppa del Mondo: gli manca un solo punto dal vertice della classifica che è in mano a Kilian Jornet.
Estremamente determinato ci è sembrato anche Damiano Lenzi che girava ben coperto da un buon pile dopo il freddo patito al Tour du Grand Paradis.
Pedrini e Lanfranchi sereni e sorridenti come sempre, Holz già concentrato ad osservare l’espressione dei suoi avversari. Dennis Brunod stanco di prendere vento e neve. Trento al rientro dopo l’incidente.
Domani vedremo.
Le bormine, regine della disciplina a scherzare con le avversarie Roux e Mirò, ma dietro i sorrisi c’è nell’aria la sfida di sempre.
Fra i giovani Antonioli già in concentrazione per la gara. I cadetti fanno gruppo con Nicolini, Stradelli e Ferrari. Clos tiene banco in un capannello di ragazzi: chissà cosa sta raccontando…
Ma domani la neve e la montagna mostreranno i veri valori in campo.
Noi saremo sul tracciato, il più in alto possibile.