Non si è assistito ad alcun colpo di scena ai Campionati italiani skialp di staffetta disputati in versione serale ieri a Ponte di Legno nel parterre d’arrivo della pista Corno d’Aola. Il più rapido nel domare il percorso di 800 metri di sviluppo e 100 metri di dislivello è stato il terzetto del Centro Sportivo Esercito formato da Michele Boscacci, Nadir Maguet e Robert Antonioli, gli stessi che avevano trionfato lo scorso anno a Gressoney. Argento per le Alpi Centrali con Nicolò Canclini, Andrea Prandi e Stefano Confortola con un ritardo di 30 secondi e bronzo per l’altro team dell’Esercito formato da Matteo Eydallin, Davide Magnini e Damiano Lenzi a 47 secondi. Fuori dal podio la squadra del Comitato Trentino composta da Federico Nicolini (terzo al cambio), Valentino Bacca e Gabriele Leonardi, staccati di 1’52”.
La prima frazione ha visto partire a razzo Nicolò Canclini, seguito come un’ombra da Michele Boscacci, capace nell’ultimo cambio assetto di anticipare il valtellinese. In zona cambio i due sono arrivati insieme, passando il testimone rispettivamente ad Andrea Prandi e al valdostano Nadir Maguet, il quale, grazie alla migliore prestazione di serata (6’36”48), ha costruito un divario importante prima su Andrea Prandi e quindi sugli altri avversari. All’ultimo frazionista della staffetta dell’Esercito, Robert Antonioli, è bastato gestire il vantaggio e concludere la prova a braccia alzate, centrando così l’ennesimo titolo italiano, con 30 secondi di vantaggio su Stefano Confortola.
La lieta sorpresa di giornata è dunque giunta dai tre giovani delle Alpi Centrali Canclini, Prandi e Confortola, che si sono presi il lusso di precedere sul traguardo i professionisti della seconda squadra dell’Esercito, composta da Matteo Eydallin, Davide Magnini e Damiano Lenzi. Il miglior tempo di frazione delle Alpi Centrali lo ha fatto registrare Nicolò Canclini con 6’45”92 (terzo miglior tempo assoluto), mentre fra il terzetto dell’Esercito il più veloce è stato Davide Magnini, limitato da un dolore a un piede, con il tempo di 7’00”11.
Pronostico rispettato anche nella staffetta a due della categoria femminile, visto che a trionfare è stata la coppia formata dalla veneta Alba De Silvestro e dalla lombarda Giulia Murada, entrambe del Centro Sportivo Esercito. La giovane di Albosaggia si è messa dunque al collo la seconda medaglia d’oro dopo quella assoluta strappata nella sprint di venerdì, stabilendo anche il miglior tempo di giornata con 7’40”64. Allo start inizialmente era passata in testa Bianca Balzarini, seguita da Elena Nicolini, quando sono entrate nel tratto nel bosco, però, Alba De Silvestro ha preso il comando, mantenendo un discreto vantaggio sulle avversarie fino al cambio (8 secondi). Per il resto ci ha pensato appunto Giulia Murada a incrementare il divario dalle rivali. Medaglia d’argento per le piemontesi Ilaria Veronese e Katia Tomatis, entrambe dello sci club Tre Rifugi, con un ritardo di 26 secondi, e bronzo per le lombarde dell’Adamello Ski Team Bianca Balzarini e Corinna Ghirardi. Ancora un terzo posto per il Comitato Trentino con Elena Nicolini e Giorgia Felicetti, giunte con un gap di 1’44”, quindi quinte Valeria Pasquazzo ed Elisa Dei Cas.
I primi a scendere in pista erano però stati gli atleti delle staffette giovani, composte da un cadetto e da due junior, un maschio e una femmina, con 30 team in gara. Come da pronostico a trionfare è stato il team Alpi Centrali 3, composto da Samantha Bertolina, Luca Vanotti e Mirko Sanelli, la cui vittoria non è mai stata in discussione. Medaglie anche per le altre due staffette di Alpi Centrali, la prima con Katia Mascherona, Tommaso Colombini e Rocco Baldini (argento di giornata), quindi la medaglia di bronzo è appannaggio di Silvia Berra, Nicolas Milesi e Luca Tomasoni. Appena fuori dal podio è giunta la squadra del Comitato Trentino con Lisa Moreschini del Monte Giner, Cristian Peroceschi del Brenta Team e Nicola Tomelin sempre del Brenta Team, a cinquanta secondi dalla zona medaglia.