Bilancio finale della Coppa Italia 2017-2018. A tirare le fila del circuito Franco Collè. «Non so se lo farò ancora nei prossimi anni, in questo periodo vorrei dedicare più tempo per allenarmi per la stagione estiva (Quest’estate farà tutte le gare ultra delle World Series, oltre al Tor…). Ma sono pronto ad affiancare all’inizio chi seguirà la Coppa in futuro».
A festeggiare la Coppa Italia Bianca Balzarini e Manfred Reichegger, oltre a Samantha Bertolina e Matteo Sostizzo nei Cadetti, Giorgia Felicetti e Andrea Prandi negli Junior, Giulia Compagnoni e Francesco Leoni negli Espoir, Monica Sartogo e Ivan Antiga tra i Master.
«Le ottime condizioni di innevamento hanno permesso per la prima stagione di fare tutte le dieci gare senza modifiche di calendario. Un ringraziamento va fatto ai tre sponsor Camp, Scarpa e Karpos: senza di loro non sarebbe stato possibile premiare gli atleti e i club con un montepremi complessivo di 6500 euro».
Un altro dato è quello delle presenze. «Più di 900 atleti – ancora Collè – hanno preso parte al circuito spalmati tra le diverse categorie. Un numero importante che fa ben sperare per il futuro. In questi ultimi tre anni non abbiamo mai registrato così tanti partecipanti: un aumento degli atleti del 15% rispetto alla stagione agonistica 2016/2017 e del 38% rispetto a quella 2015/2016. Analizzando le presenze degli ultimi cinque anni nelle categorie giovanili, si può constatare che il numero complessivo degli atleti ha avuto un incremento dal 2012 al 2016, mentre si è stabilizzato negli ultimi due, intorno alle 160 unità».
La Coppa Italia vuole essere anche un trampolino di lancio. « Il livello agonistico è alto, grazie al fatto che le quattro prove del campionato italiano fanno parte del calendario del circuito. Allo stesso modo, però la Coppa Italia è riuscita anche a dare la giusta importanza ad alcuni atleti di ‘seconda fascia’ che hanno seguito con costanza le gare della Coppa Italia, riuscendo a conquistare un posticino nella graduatoria finale tra i ‘big’. Quest’anno, come già sperimentato lo scorso anno, è stato organizzato un evento di due giorni in concomitanza della tappa finale di Macugnaga, inserendo una sprint al sabato che precede la consueta prova individuale finale della domenica. Scelta apprezzata dai concorrenti e soprattutto dal pubblico, mantenendo fino all’ultimo i giochi aperti nella classifica generale. Infine per garantire miglior visibilità al movimento giovanile tutte le tappe, ad eccezione di quella di apertura e di quella di chiusura, sono state dedicate esclusivamente alle categorie cadetti, junior e Under 23. In quella di Chamois è stato riproposto il format ad inseguimento già sperimentato lo scorso anno a Santa Caterina. Un format molto apprezzato che potrebbe essere anche replicato per le categorie assolute nei prossimi anni».