Lo ski-alp azzurro festeggia ancora la Coppa del Mondo

Bilancio di fine stagione in casa Italia. Con il dt Stefano Bendetti facciamo il punto di quello che è successo nell’ultimo inverno.
«La coppa del mondo overall, due di specialità, le medaglie agli Europei: se tutti gli anni fossero così… Sicuramente non può che essere più che positivo. Abbiamo dimostrato di essere una squadra solida. Arrivavamo da due coppe con Lenzi, abbiamo fatto vedere con Boscacci e Antonioli che c’è qualità con tanti atleti. Senza dimenticare i risultati nella LGC dove abbiamo atleti come Eydallin in grado di competere ad altissimo livello quando ci sono le gare lunghe. Insomma grande soddisfazione».

Una bella iniezione di fiducia per il futuro.
«Atleti che possano competere un po’ dappertutto li abbiamo: solo nel vertical patiamo la forza di ‘gente’ come Kilian o Palzer. Se poi come sembra verrà confermata l’idea di sganciare le gare LGC dalla coppa del mondo (pur restando sotto il cappello della ISMF, ndr) allora sarà forse un po’ più complicato, ma bisognerà vedere quante prove saranno in calendario. Se più o meno vertical o sprint, quante individual».

Ci saranno novità nella squadra maschile per la prossima stagione?
«È ancora presto per fare un programma. Di sicuro abbiamo Espoir, penso a Maguet e Boffelli, che passano senior, lo zoccolo duro ovviamente resterà. Anche Reichegger o Lanfranchi non hanno ancora deciso se smetteranno. Insomma sarà una squadra numerosa e dovremo capire con il budget che avremo a disposizione quali saranno le possibili scelte in base alle trasferte che ci saranno. Il calendario non è ancora uscito: ci saranno i Mondiali in Italia alla Transcavallo, sicure anche le tappe di Andorra e Prato Nevoso, poi sembra certa un’altra gara nei Pirenei in Val d’Aran, una in Francia, ma potrebbero essercene altre che si candideranno: si parla anche della Turchia… Insomma solo quando sarà definitivo si potrà programmare un po’ meglio. Ma dovrò anche capire se ci sarò ancora, visto che sono in scadenza di contratto…».

La squadra femminile?
«Katia Tomatis ha ancora fatto un passo avanti, Martina Valmassoi ha dimostrato di essere sempre pronta, Elena Nicolini non ha avuto fortuna. La nota positiva è quella di Alba De Silvestro: ha ancora due anni Espoir davanti, il futuro è suo ma deve fare un passo alla volta. E lo stesso vale per Giulia Compagnoni e le altre junior. Se poi sarà confermato un bando dell’Esercito per l’arruolamento di una o due ragazze, allora il cammino sarà un po’ più facile».

Il settore giovanile?
«I ragazzi ci sono, forse manca qualche ragazza. Per loro servirebbero più raduni collegiali, anche se i comitati stanno facendo un bel lavoro. Resta sempre la questione budget per poter fare di più».

Infine, un grazie?
«Prima di tutto agli atleti, poi ai tecnici dei vari comitati che ci hanno aiutato nelle varie trasferte. La Fisi e gli sponsor storici come Karpos, Scarpa e Pomoca. E un grazie anche a Trentingrana, Bresaola Bordoni, Bosco Pastificio Valtellinese, i prodotti tipici di Bormio di Pedranzini che sono stati a nostro fianco nella trasferta degli Europei in Svizzera».