Il coach azzurro dopo la prima gara di Coppa del Mondo
Il dt azzurro Stefano Bendetti è soddisfatto per il debutto in Coppa del Mondo del suo team. Buona la prima? «Direi ottima – spiega il coach italiano – la squadra ha risposto nel modo migliore: sicuramente abbiamo pagato il fatto che molti atleti si sono allenati poco in discese fuori pista per la poca neve sulle nostre montagne: alle fine si fa sentire nelle gambe in una prova come questa. La squadra maschile c’è: Lenzi avrebbe vinto senza la penalizzazione, Eydallin è quarto, Antonioli quinto (entrambi davanti a Kilian Jornet, sesto), Boscacci nono, ma non dimentichiamoci lo stop per influenza: si paga tantissimo in gara di così alto livello». Sulla penalizzazione di Lenzi? «Era un tratto dove era necessario usare i ramponi dopo una decisione del giudice a gara in corso. Damiano li ha calzati, ma non si è rotto proprio mentre stava salendo. I francesi hanno fatto ricorso, noi eravamo pronti al controricorso, prima che la giuria decidesse per un minuto di penalizzazione e non i cinque iniziali». A livello femminile? «C’è ancora un gradino prima di poter lottare per il podio. La migliore è stata Alba De Silvestro sesta assoluta e prima Espoir, seguita al settimo posto da Katia Tomatis». Infine i giovani. «Davvero siamo soddisfatti. Detto di Alba, anche a livello maschile siamo andati a podio negli Espoir in campo maschile con il terzo posto di Federico Nicolini. Negli Junior abbiamo di mostrato di essere la squadra da battere: oltre alle vittorie di Giulia Murada e Davide Magnini voglio fare i complimenti a Mara Martini e Enrico Loss, seconda e terzo: debuttare in Coppa del Mondo con un podio non è da tutti».