Boscacci ed Eydallin sbancano la Pierra Menta

Alla Pierra Menta ci vuole pazienza. «Come ho imparato nel 2018, si vince o si perde alla fine della quarta tappa, ma adesso posso dirlo… ragazzi io e Matteo Eydallin ce l’abbiamo fatta» ha dichiarato Michele Boscacci ieri al termine dell’edizione 2022 della regina delle gare. I due azzurri hanno chiuso con il tempo totale di 9h48’24’’ e puntando sulla regolarità, con una vittoria di tappa, due secondi e un terzo punto. Appunto… si vince alla fine della quarta tappa. Così Eyda mette in bacheca la quinta vittoria e Boscacci la terza, beffando i local Gachet-Bon Madion, secondi in 9h51’57’’. Terzo un eterno Kilian Jornet in coppia con Jakob Hermann (9h54’38’’). Da segnalare al quarto posto la coppia francese Jacquemoud/Equy e al sesto François D’Haene, direttamente dall’UTMB all’UTMB dello skialp insieme a Yoann Sert. Poi un intramontabile Filippo Beccari, settimo con Inge Hans Klette. Niente sorprese tra le donne con la ormai local Axelle Mollaret Gachet che porta a casa il primo posto insieme alla svedese Tove Alexandersson in 11h46’01’’, davanti alle azzurre Martina Valmassoi e Katia Tomatis (13h00’17’’) e alla coppia formata dalla francese Lorna Bonnel e dalla slovacca Marianna Jagercikova (13h06’18’’). Sesta Giorgia Felicetti insieme alla polacca Anna Tybor. 


Kilian annuncia il suo calendario e torna all’UTMB

Con l’adesione di Kilian Jornet, l’UTMB 2022 prende quota, con il catalano a sfidare Jim Walmsley e Pau Capell. Kilian, che torna a Chamonix dopo quattro anni, con tre trofei in bacheca (quelli del 2008, 2009 e 2011) e il duello perso con François D’Haene nel 2017, ha annunciato l’UTMB tra le gare top del suo calendario, che si apre con gli sci da alpinismo alla Pierra Menta, per proseguire a Zegama, alla Hardrock 100, alla Sierre-Zinal e all’UTMB. C’è attesa per vedere con quali materiali si presenterà al via sulla neve e sui sentieri il catalano, che ha da poco chiuso con Salomon e starebbe lavorando alla creazione di un nuovo marchio. 


Mont Blanc porta Altra a un altro livello

Era una delle scarpe più attese del 2022 e, puntuale (di questi tempi è una notizia) ieri è stata presentata la Altra Mont Blanc, in arrivo a breve nei negozi. Attesa perché porta il marchio in un segmento nuovo, quello delle scarpe veloci e leggere ma con impostazione massimalista. Va a posizionarsi tra la Olympus e la Lone Peak. Missione? Ultra e cento miglia. Come la Olympus ha un profilo alto (30 mm contro i 33 della Olympus) ma scende la lancetta della bilancia, da 329 a 280 gr nella misura di riferimento e soprattutto cambia la schiuma dell’intersuola, che è Altra EGO nella versione Max, un materiale che restituisce più reattività e comfort allo stesso tempo. Il grip è garantito da Vibram Megagrip nella versione leggera Light Base, posizionato strategicamente solo nei punti di trazione, per risparmiare ancora qualche grammo. L’upper è leggero e traspirante, per fasciare il piede come una calza. Obiettivo gare lunghe corribili, su terreni poco o mediamente tecnici. Nel mirino? Hoka One One Mafate Speed, Salomon S/Lab Ultra, Brooks Catamount, The North Face Flight Vectiv… Altra Mont Blanc avrà anche una variante con ghiera Boa e il prezzo consigliato al pubblico è di 180 euro. 


Argento e bronzo per gli azzurri nella staffetta degli Europei

Si sono chiusi oggi con il primo esperimento di staffetta mista, il format olimpico di Milano-Cortina 2026, i Campionati Europei di Scialpinismo di Boí Taüll, in Spagna. La formula prevede squadre composte da un uomo e una donna, una situazione che si adatta ai contingenti ridotti previsti per i Giochi a cinque cerchi. Doppia italia nel podio Senior, anche se è sfuggita la vittoria, che è andata ai francesi Emily Harrop e Thibault Anselmet. Argento per Giulia Murada e Nicolò Ernesto Canclini, bronzo per Alba De Silvestro e Michele Boscacci. Oro svizzero nelle categorie giovanili con Caroline Urlich e Robin Bussard, argento azzurro con Manuela Pedrana e Rocco Baldini e bronzo alla Francia di Luise Trincaz e Jérémy Anselmet. 

Un anello da percorrere due volte, con 1.632 metri di dislivello per i Senior, a scalare fino ai 742 degli Under 18: questo il percorso dell’individual di ieri. Al traguardo, la francese Axelle Gachet-Mollaret è arrivata prima davanti alla svedese Tove Alexandersson e ad Alba De Silvestro. La gara Senior Men è stata molto più combattuta e incerta, con il testa a testa finale tra Matteo Eydallin e Werner Marti (SUI) e la vittoria dello svizzero. Al terzo posto Michele Boscacci.

I nuovi campioni europei U23 sono Lisa Moreschini e Aurélien Gay (SUI). I podi sono stati completati da Samantha Bertolina e Katia Mascherona e da Paul Verbnjak (AUT) e Matteo Sostizzo. Nella gara U20, Caroline Ulrich (SUI) ha preso l'oro, seguita da Manuela Pedrana e Antonia Niedermaier (GER). Tra gli uomini della stessa categoria, il successo è andato ad Anselme Damevin (FRA) sui fratelli svizzeri Thomas e Robin Bussard, finiti secondo e terzo nell'ordine. 

Infine gli U18: Ida Waldal (NOR) ha ottenuto la vittoria, davanti alle due francesi Louise Trincaz e Loanne Roussillon, mentre il podio maschile è stato completato da Carlos Torres Espigares (ESP), Mirko Lupo Olcelli e Jules Raybaud (FRA). Tutti i risultati. .


UTMB giù, Zegama su

Arrivano i primi indicatori delle tendenze della prossima stagione del trail running, con l’UTMB che sconta una flessione nei numeri rispetto alle edizioni pre-pandemiche. Le richieste per accaparrarsi uno dei 10.000 pettorali per le gare di Chamonix sono state 22.853 contro le 32.169 del 2020 e le più di 25.000 del 2019 (il 2021 non fa testo perché, a seguito della cancellazione dell’edizione 2020, c’era un processo diverso). Nonostante il calo, parliamo comunque della terza edizione per numero di richieste. Le gare più ambite, nell’ordine, OCC (484%), CCC (301%) e UTMB (195%). Sono Francia, Spagna e Italia i Paesi con più rappresentanti. Un altro effetto della pandemia è la scomparsa della Cina dalla top 15 (era quinta) e la discesa del Giappone dal sesto all’undicesimo posto. 

Tra gli elite da segnalare: Jim WALMSLEY, Dmitry MITYAEV, Hannes NAMBERGER, Jiaju ZHAO, Thibaut GARRIVIER, Pau CAPELL, Thomas EVANS, Aurélien DUNAND-PALLAZ, Jared HAZEN  e Yanqiao YUN. Gli italiani iscritti risultano Daniel JUNG, Philipp AUSSERHOFER Francesco CUCCO, Ivan FAVRETTO, Roberto MASTROTTO, Donatello ROTA, Gianluca GALEATI, Jimmy PELLEGRINI. Tra le elite, solo Francesca PRETTO. Appuntamento il 26 agosto a Chamonix.

Il 29 maggio, dopo due edizioni cancellate, torna una delle gare simbolo della corsa tra i monti, Zegama Aizkorri, con un parterre di grande livello, a cominciare dal probabile ritorno di Kilian Jornet. A sfidarlo Remi Bonnet, Jonathan Albon, Oriol Cardona Coll, Manuel Merillas. In questo caso i 500 pettorali sono già assegnati (il sorteggio valido è quello del febbraio 2020). Il sorteggio però ha riguardato 225 pettorali (per 12.500 richieste, in pratica 55 richieste per ogni pettorale, pari a meno del 2% di possibilità) mentre ci sono altre curiose porte per riuscire a essere al via. Ne parla il sito spagnolo carreraspormontana. I residenti del comune basco di 1.500 abitanti hanno l’iscrizione garantita, come gli unici sei finisher di tutte le edizioni. Poi ci sono 8 iscrizioni per gli alunni del locale ginnasio e 10 per il comune catalano di Sant Sadurnì d’Arnoia, gemellato con il comune della gara.


Le prime medaglie degli europei di scialpinismo

Con la sprint di ieri sono ufficialmente iniziati i campionati europei di scialpinismo, a Boí Taüll, in Spagna e oggi si è replicato con il vertical. Ieri successi Senior per i campioni di casa e Slovacchia, con Oriol Cardona Coll primo tra gli uomini e Marianna Jagercikova tra le donne. Secondo gradino del podio azzurro con Nicolò Ernesto Canclini che ha preceduto lo spagnolo Iñigo Martinez de Albornoz. Tra le donne argento per la svedese Tove Alexandersson e bronzo per la francese Emily Harrop. Triplete azzurro tra le Under 23 con Samantha Bertolina davanti a Lisa Moreschini e Katia Mascherona. La vittoria maschile è andata a Patrick Perreten, Svizzera. Tra gli Under 20 si è sfiorato un altro triplate azzurro con lo svizzero Thomas Bussard che ha preceduto Luca Tomasoni e Rocco Baldini, mentre tra le donne si è imposta la svizzera Caroline Ulrich. In gara anche gli Under 18 con le vittorie della francese Louise Trincaz e del connazionale Norick Polchi. 

Axelle Gachet-Mollaret mette un’altra medaglia nella sua bacheca: la francese si è aggiudicata il vertical di oggi davanti a Tove Alexandersson e all’austriaca Sarah Didier. Argento per l’azzurro Alex Oberbacher tra gli uomini, superato dallo svizzero Werner Marti ma davanti al belga Maximilien Drion Du Chapois. Lisa Moreschini regola Samantha Bertolina tra le Under 23, categoria che ha visto l’oro maschile assegnato allo svizzero Gay Aurélien. Bronzo per Manuela Pedrana tra le Under 20 (oro alla svizzera Caroline Ulrich e al connazionale Thomas Bussard). Tra gli Under 18 la medaglia più preziosa è andata alla norvegese Ida Waldal e al francese Jules Raybaud: argento per l’azzurro Mirko Lupo Olcelli. 

A metà calendario dei campionati gli atleti potranno godere di una giornata di riposo per poi confrontarsi nella individual di sabato e nell’attesa staffetta di domenica con il nuovo format olimpico misto: un uomo e una donna. Tutte le classifiche qui.


Ortovox e Arc'teryx uniscono le forze per un nuovo zaino airbag elettrico

Anche Ortovox e Arc’teryx entrano nel business degli zaini airbag con sistema elettrico. Il costruttore tedesco, che commercializza la serie con cartucce Avabag, ha presentato ieri la nuova joint-venture con il marchio canadese di proprietà di Amer Sports che ha dato vita alla tecnologia Litric. Si tratta di un device alimentato da supercondensatori e da una batteria agli ioni di litio a lunga durata, in grado di mantenere 60 ore di carica per almeno 2 rilasci. La ricarica avviene tramite cavo e presa USB-C. Non avendo una cartuccia, Litric lascia più spazio all‘attrezzatura e non è soggetto a restrizioni per i viaggi in aereo. Il sistema pesa solo 1.100 g, grazie ai supercondensatori resistenti al freddo e a una delle strutture di airbag più leggere sul mercato. 

Buone notizie per gli scialpinisti perché tra o modelli ce ne sono due pensati per sci e pelli e uno in particolare per chi ricerca la massima leggerezza. Con appena 1.970 g e 27 litri, Avabag Litric Zero si concentra solo sull‘essenziale. Dispone di molto spazio per le escursioni giornaliere e ha tutte le caratteristiche più importanti, come le opzioni di fissaggio per gli sci, una piccozza o i bastoncini. L‘attrezzatura di emergenza si può riporre nello scomparto principale. 

La gamma comprende anche Avabag Litric Tour con una base modulare progettata specificamente per due lunghezze del busto: regular e short. Lo zaino si può adattare all‘utilizzo previsto grazie a due sacche con cerniera specifiche per le uscite di scialpinismo nelle misure 28 litri short, 30 litri, 36 litri short e 40 litri. Avabag Freeirde si può adattare con il sistema zip-on nelle versioni 16 litri short, 18 litri, 26 litri short e 28 litri. 

Tutti gli zaini sono a impatto climatico zero e senza PFC e saranno commercializzati a partire dalla stagione invernale 2022/23. 


Ultrabericus aggiunge la 100k alla tradizionale 65k e alla Urban

Saranno quasi 2000 gli appassionati di trail che il prossimo 19 marzo prenderanno parte a una delle distanze della Ultrabericus, classica di inizio stagione che si corre sui Colli Berici con partenza e arrivo a Vicenza. Per l’undicesima edizione e, unicamente per il 2022, arriva anche la distanza da 100 chilometri (con 100 dei 400 pettorali a disposizione sulla distanza più lunga già prenotati). Per quanto riguarda le altre distanze sono già sold out circa la metà.

Oltre alla distanza da 100 km, che presenta 4.400 metri di dislivello positivo, saranno riproposte la classica da 65 chilometri, da affrontare singolarmente oppure a staffetta mista su un dislivello di 2.500 m D+ e la versione Urban (22k e 750 m D+), molto apprezzata non solo dagli appassionati di trail ma anche da quei podisti che, abituati all’asfalto, muovono i primi passi verso la corsa su sterrato.

«Quella 2022 vuole essere una special edition – spiega il direttore di gara dell’Ultrabericus Team A.S.D., Enrico Pollini – per tornare finalmente alla grande tradizione di questo evento che apre la primavera della corsa outdoor, offrendo al tempo stesso una nuova sfida che il 2020 purtroppo ci aveva tolto all’ultimo minuto».

Tutte le gare si svolgeranno sul medesimo tracciato, con partenza e arrivo nella splendida Piazza dei Signori a Vicenza, ai piedi della Basilica Palladiana. Se già la versione integrale da 65 chilometri fa un giro completo dei Colli Berici, quella da 100 chilometri si spinge ancora più in là, fino alle propaggini più estreme di questi rilievi collinari la cui altezza non supera i 500 metri di quota, passando per l’area di Lumignano, per la Val Liona e l’altopiano di Grancona e per il monte Comunale di Brendola. La gara a staffetta, a coppie miste, si svolge sul percorso della 65k con passaggio del testimone all’Eremo di San Donato, nel territorio di Villaga; mentre la prova Urban affronta i primi e gli ultimi 10 dell’anello. 

Il tracciato, caratterizzato da salite e discese che si alternano continuamente ma senza grossi strappi, è interamente corribile. Per questo, soprattutto per le gare più lunghe, è consigliabile avere una buona base di corsa. 


François Cazzanelli raddoppia con La Sportiva

Da due anni utilizza gli scarponi La Sportiva, ora François Cazzanelli passa in total look, vestendo anche con capi tecnici della casa trentina. Cazzanelli, ex atleta di alto livello di scialpinismo, ha scalato 92 volte il Cervino e scritto, da solo o in compagnia di soci come Steindl e Ratti, alcune delle più belle pagine dell’alpinismo in velocità degli ultimi anni, dal Manaslu a/r in 17 ore e 43 minuti, all’Integrale di Peuterey in meno di 16 ore, dalla Cresta Cassin al Denali in meno di 19 ore, alle creste del Cervino in 16 ore e 4 minuti. Tra i suoi progetti, Il K2: «Vorrei scalare il K2, è dal 2020 che ci provo. È una montagna che mi attrae da sempre: stiamo ancora definendo di preciso cosa andremo a fare ma di sicuro sarà qualcosa che rispecchia il mio stile, quindi un po’ fuori dagli schemi». Intanto nello scorso autunno, insieme a Emrik Favre, ha scalato l’Ama Dablam in velocità e, insieme a Favre, Leo Gheza, Francesco Ratti e Jerome Perruquet, il Kondge Ri (6.187 m) per poi raggiungere il Tenganpoche (6.498 m) tramite la cresta est. 


Da domani parte il tour di EOFT-European Outdoor Film

Si parte domani, mercoledì 9 febbraio, con la prima a MIlano all'Orfeo Multisala, per proseguire con altre 14 date in tutta Italia, fino al 24 febbraio. Dopo un anno di pausa a causa del Covid, torna EOFT-European Outdoor Film Tour, che spegne le venti candeline. Sono sette i film di avventura e sport all’aria aperta proposti, con le donne al centro dell’attenzione grazie I am North, che vede protagonista Caro North, e Climbing Iran, con Nasim Eshqi. A seguire, una breve presentazione dei cortometraggi in programma. 

I AM NORTH 

Caro North è attratta dalle montagne, dalle pareti, dall’altitudine, non importa in quale parte del mondo. A 16 anni è già in cima all’Aconcagua (6.961 m) in Argentina. Guida la prima cordata tutta al femminile sulla vetta del Cerro Torre, inaugura più di 50 nuove vie in Patagonia e scala la parete nord dell’Eiger a 22 anni. Ma non sono solo le sue spedizioni in Patagonia, Alaska, Iran e Himalaya a formare la giovane alpinista, ma anche le sue esperienze come guida alpina nelle montagne svizzere, dietro casa sua. Nel ritratto, la seguiremo esattamente lì: sulle cime ghiacciate – dove Caro North si sente più a casa. 

Germania 2021 | Protagonisti: Caro North, Nadine Wallner | Direttore: Jochen Schmoll 

MILES AHEAD

Un uomo – un mondo – un record? Per Jonas Deichmann no ci sono problemi e una sola marcia: avanti. E quello che ancora nessuno ha raggiunto è per l’atleta estremo un invito per crescere sempre di più. Dopo i suoi sensazionali record attraverso l’Eurasia, le Americhe e da Capo Nord a Città del Capo, Deichmann affronta la più grande sfida della sua carriera: Un triathlon intorno al mondo. Si tratta di 120 volte la distanza dell’Ironman in una volta sola. Quando Deichmann partirà in bicicletta a Monaco di Baviera nel settembre 2020, avrà davanti a sé 450 chilometri di nuoto, 19.000 chilometri di ciclismo e 5.000 chilometri di corsa e l’avventura di una vita. 

Germania 2021 | Protagonista: Jonas Deichmann | Direttore: Paula Flach 

AMAZONIE 

Marzo 1950: nel mezzo della giungla della Guyana, gli indigeni trovano il diario dell’esploratore francese Raymond Maufrais – ma nessuna traccia dell’autore. Quando il giovane avventuriero Eliott Schonfeld (Le Minimaliste) entra in possesso del libro 70 anni dopo, la voce di Maufrais lo affascina immediatamente. Parte per la Guyana francese per seguire le tracce di Maufrais nella giungla. Quello che inizia come un viaggio nel passato presto porta Eliott ai limiti delle sue forze così che si avvicina pericolosamente allo stesso destino di Maufrais. 

Francia 2019 | Protagonista: Eliott Schonfeld | Direttore: Eliott Schonfeld 

SPELLBOUND 

Se si vuole volare, ci si dedica a una danza con la forza di gravità. La Nuova Zelanda/ Aotearoa off e per questo ai piloti di tuta alare un favoloso terreno di gioco. Le ombre umane volanti sembrano quasi surreali mentre si lanciano su crepacci, torrenti e pendii di montagna. SPELLBOUND riesce a catturare la magia del volo una poesia in forma di film. 

Nuova Zelanda 2020 | Protagonisti: David Walden, Malachi Templeton, Gregory Noonan | Direttore: Richard Sidey 

OUT OF FRAME 

Multitool diventato umano: Il francese Mathis Dumas appartiene a una nuova generazione di alpini a 360°. Quando affronta gli ostacoli sugli sci, sulla corda o con le piccozze, il suo lavoro è appena iniziato: Come fotografo outdoor, l’atleta ha scelto una professione che gli richiede il massimo delle prestazioni atletiche, sociali e creative. L’attenzione è sempre sul suo soggetto – fino al giorno d’oggi. Seguiamo Mathis durante il suo ultimo progetto: una scalata mai vista prima nel cuore del massiccio del Monte Bianco. 

Francia 2020 | Protagonisti: Mathis Dumas, Xavier De Le Rue, Marion Haerty, Conrad Anker | Direttore: Jordan Manoukian 

CLIMBING IRAN 

Una scalatrice professionista in Iran – dovrebbe essere una contraddizione in se stessa. Per Nasim Eshqi invece è una realtà vissuta: l’iraniana segue il richiamo delle montagne e sfid così i limiti sociali imposti alle donne dal suo paese d’origine. Nel frattempo, Eshqi ha stabilito cinquanta nuove rotte in Iran. Il film racconta la storia di una donna straordinaria che, spinta dalla sua passione, supera barriere mentali, geografiche, fisiche ed ideologiche, 

Italia 2020 | Protagonista: Nasim Eshqi | Direttore: Francesca Borghetti 

PLAYING GRAVITY

Il professionista dello snowboard Elias Elhardt e il pilota di droni Sebastian Schieren sono entrambi maestri dei voli: uno con il suo snowboard e le sue grandi acrobazie, l’altro con il suo drone da ripresa in una nuova dimensione del filmmaking. I PLAYING GRAVITY, entrambi trovano un modo per sfidare la gravità lanciandosi in una corsa acrobatica giù per la montagna. 

Austria 2021 | Protagonisti: Elias Elhardt, Sebastian Schieren | Direttore: Elias Elhardt, Sebastian Schieren 


Del Pero show ai Mondiali di Skysnow

La prima edizione di Mondiali di Sklysnow, la versione invernale dello skyriunning, con ramponcini ai piedi, andata in scena a Sierra Nevada, in Spagna, il 4 e 5 febbraio e fortemente voluta da Rogello Macias, vice-presidente dell’International Skyrunning Federation, è stata un successo per la spedizione azzurra che porta a casa l’oro nella classifica per nazioni oltre ai tre successi di Luca Del Pero nella Classic, nel Vertical e nella combinata. Argento per Lorenzo Rota Martir nella Combinata, dove Daniele Cappelletti è arrivato terzo e bronzo nel Vertical di Rota Martir. 

Nella Skysnow si è corso su un anello di 12,5 km e 925 m D+, con arrivo a 2.913 m. La neve soffice ha reso più complicata la gara che ha visto lo statunitense Mike Popejoy al secondo posto e il russo Aleksei Pagnuev al terzo. Nel Vertical si è corso su 950 m D+ e 4,3 km, con arrivo a 3.050 m e l’argento è andato al russo Vitalii Chernov.

Tra le donne successo della svedese Lina El Kott sulla spagnola Silvia Lara e la connazionale Virginia Perez. La Perez ha anche vinto la Classic davanti alla portoghese Joana Soares e alla svedese Sanna El Kott Helander. Nella combinata oro a Lina El Kott, argento a Virginia Perez e bronzo a Joana Soares. La classifica a squadre ha visto l’Italia, con 624 punti, superare la Spagna (588) e la Russia (490).

© Josè Miguel Munoz

Mollaret e Gachet fanno il bis nell'Individual della Valmalenco

Dominio della coppia Axelle Mollaret-Xavier Gachet anche nell’individual di Coppa del Mondo della Valtellina Orobie del 3-5 febbraio, spostata da Albosaggia alla Valmalenco per mancanza di neve, dopo il successo nella tappa di Morgins, in Svizzera.

Tra le Senior, giovedì 3 febbraio, la francese ha ottenuto la quarta vittoria nella gara individuale su quattro gare di questa disciplina disputate nella stagione 2021/22. Sul podio con lei sono salite anche la svedese Tove Alexandesson, seconda, e la transalpina Emily Harrop. Tra gli uomini, Michele Boscacci era in testa nella prima parte della gara, ma ha poi ceduto il passo negli ultimi tratti al francese Xavier Gachet e al compagno di squadra Matteo Eydallin. Il podio: Xavier Gachet, Matteo Eydallin e Michele Boscacci. L'austriaco Paul Verbnjak è stato il vincitore della categoria U23, seguito da Matteo Sostizzo e Giovanni Rossi. Tra le donne, Lisa Moreschini si è imposta su Katia Mascherona e la francese Mallaurie Mattana. Manuela Pedrana ha dimostrato di essere l'atleta più forte tra le U20, davanti alla compagna di squadra Silvia Berra e alla spagnola Maria Costa Díez. Trym Dalset Lødøen (NOR) è stato il primo uomo U20 a tagliare il traguardo, davanti allo spagnolo Marc Ràdua Ivern e Rocco Baldini. 

La vincitrice della Sprint di sabato è stata Emily Harrop (FRA), seguita dalla svedese Tove Alexandersson e da Mara Martini. Tra gli uomini, lo spagnolo Oriol Cardona Coll ha regolato Arno Lietha (SUI) e Hans-Inge Klette (NOR). Negli U23, Giovanni Rossi ha vinto davanti al pubblico di casa sugli svizzeri Patrick Perreten e Matteo Favre Tra le donne, c'è stato un podio tutto italiano che comprende, in ordine di arrivo, Lisa Moreschini, Samantha Bertolina e Katia Mascherona. L'atleta U20 Robin Bussard (SUI) ha ottenuto la medaglia d'oro, mentre lo svizzero Thomas Bussard e l'andorrano Oriol Olm Rouppert sono arrivati rispettivamente secondo e terzo. Silvia Berra, Maria Costa Díez (ESP) e Manuela Pedrana hanno preso le prime tre posizioni nella categoria U20 femminile.