Robert Antonioli mantiene la promessa
E si tuffa nel fiordo
I Norvegesi non credevano che un mediterraneo avesse il coraggio di tuffarsi nel fiordo gelido di Tromso, e invece il Robert mantiene la parola data e dà appuntamento per tutti il pomeriggio nel pontile in centro a Tromso…
Et voilà la scommessa è vinta.
Scialpinismo nel salotto di Tromso
Martin Marcel e Nina Silitch sovrani al grande Nord
Per lo scialpinismo una location da sogno, degna del miglior Spielberg. La piazza di Tromso è stata preparata come un'arena, agghindata a festa, con il fiordo a lambire il tracciato di gara. In molti hanno assistito alla gara direttamente dalla barca, altri dai tavolini dei bar, una cosa così non si era mai vista prima. Partenza alle ore 12 in una Tromso trabocchevole, curiosa di conoscere questo format di gara. Atleti increduli di uscire dall'hotel ed andare direttamente in partenza a mezzogiorno. Tra una batteria e l'altra gli atleti rientravano in hotel a sorseggiare del the, qualcuno addirittura l'abbiamo visto in ciabatte. Neanche il calcio ha mai potuto tanto!
Dalle batterie di qualificazione escono i trenta atleti che si contenderanno l'accesso in finale dopo aver superato i quarti e le semifinali. I nostri ci sono tutti. Nei quarti sono usciti Lanfranchi, Brunod, Boscacci e Holzknecht, nella semifinale Eydallin, mentre volano in finale Antonioli ed uno strepitoso Manny Reichegger, protagonista di un quarto di finale da libro cuore. L'ha vinta per distacco su Anthamatten e Bon Mardion, perfetto nei cambi e nella strategia. Non sbaglia un colpo, lui c'è sempre e non si risparmia mai: un vero capitano.
In finale succede che Antonioli esce male dal lancio, ma l'impressione è che comunque non avrebbe potuto nulla al cospetto di un Martin Marcel impressionante che ha dato spettacolo con una prova di schiacciante superiorità. Benissimo anche il giovane tedesco Rottmoser che precede Robert Antonioli autore comunque di una prestazione super in rimonta. Manny chiude quarto a ridosso di Robert, sbottando per non essere stato preciso nei cambi, "sarebbe potuto essere podio".
In campo femminile solo Elena Nicolini accede alle fase finali, Gloriana Pellissier ed Elisa Compagnoni infatti non passano le qualifiche. Grintosa e decisa Elena, una combattente, colma il gap tecnico con mestiere, di cattiveria. Conquista la finale con autorità, che si gioca ad armi pari con le rivali, chiudendo quinta dietro la Roux. Deve crederci, ritengo che le sprint si addicano alle sue caratteristiche, se si specializza può ambire ai metalli preziosi.
Per problemi con il rilevamento cronometrico la manifestazione ha subito uno stop di quasi un'ora, motivo per cui la finale è andata in scena alle 15 quando ormai la piazza si era svuotata. Peccato.
In Tromso intanto ha avuto inizio la festa, con il salmone a farla da padrone annaffiato dalla birra Mack, birra prodotta al circolo polare artico.
Anche se la sprint non trova il consenso di molti atleti e addetti ai lavori, in un contesto così non si discute. Per dirla alla Steppen " è bello".
Domani andrà in scena l'individuale e poi tuffo collettivo nel fiordo a sancire la chiusura del circuito di Coppa.
Ferrino High Lab XMT 50 WTS SS12
Zaino multidisciplinare da 50 litri e 1.500 g
50 litri di capienza e 1.500 g di peso per l’inedito zaino Ferrino. Destinato a una pluralità di discipline, dal trekking d’alto livello all’alpinismo allo ski-alp, ha un design essenziale e promette la massima impermeabilità grazie alle saldature termonastrate in sostituzione delle tradizionali cuciture. Realizzato in Cordura, filo di nylon al 100% in poliammide, con rinforzi in Hypalon, gomma sintetica resistente a sbalzi di temperatura e raggi ultravioletti, non teme strappi o abrasioni. Lo schienale, con ampi inserti d’aerazione e un canale d’aria costante tra schiena e dorso, beneficia di un pannello d’irrigidimento estraibile in polietilene. La fascia ventrale ha le estremità amovibili per l’utilizzo con l’imbragatura. Non mancano, nell’ottica dello scialpinismo, porta pala e sonda, tasche di sicurezza, accesso frontale e sistema per il trasporto degli sci con fissaggio sia laterale sia in diagonale. È compatibile con la sacca per l’idratazione e costa 168 euro.
Dynafit Vulcan TF
1.590 g per il freeride mountaineering
Il freeride mountaineering si arricchisce di un inedito scarpone derivato dal grantour TLT5. Rispetto a quest’ultimo non cambia il sistema ski-walk, mentre la chiusura è demandata a 3 leve anziché due e il gambetto è realizzato in plastica e carbonio. Per le discese più impegnative è disponibile un linguettone particolarmente rigido. Volumi interni analoghi alla serie One e quindi più ampi di TLT5. Scarpetta termoformabile ed escursione del gambetto di 60°. Pesa 1.590 g (27,5 MP).
Zero-3000 in condizioni "extreme"
Ivan Basso e Alessandro Follador i più forti
Quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo. I duri oggi sono stati gli ironmen che hanno animato la prima edizione della Zero-3000 Extreme Race. Dalla collina alla montagna. Da Asolo, nel cuore della Marca, alla Marmolada, la Regina delle Dolomiti a cavallo tra le provincie di Treviso e Belluno. Sono stati oltre 100 gli uomini e le donne d’acciaio che hanno affrontato questa gara unica nel suo genere. Prima la frazione in bicicletta, 124 km fino a Malga Ciapela, e poi quella con gli sci d’alpinismo, con le pelli su in risalita lungo la pista Bellunese.
Partenza puntuale alle ore 9.30 con un timido raggio di sole a fare capolino tra le nuvole. In griglia accanto agli atleti comuni, se così si può definire chi affronta una prova così impegnativa anche alcuni big come i prof Ivan Basso e Alessandro Bertolini e l’ex prof Andrea Peron. Nuvole che hanno accompagnato il gruppo ben presto bagnato dalla pioggia che ha accompagnato la gara via via sempre più insistente fino a Malga Ciapela. Proprio le condizioni meteo avverse hanno costretto gli organizzatori a un cambio di percorso riducendo la seconda frazione, quella con gli sci, abbassando l’arrivo da Punta Rocca, in vetta alla Marmolada a quota 3265 mt, alla cima del Passo Fedaia a quota 2054 mt dove la pioggia si è poi anche tramutata in neve.
«E’ stata una decisione doverosa, prima di tutto abbiamo voluto salvaguardare la sicurezza degli atleti - spiega il coordinatore del comitato organizzatore Renzo Minella - abbassando l’arrivo abbiamo potuto assicurare un regolare svolgimento della manifestazione. Sulla Marmolada la visibilità era molto scarsa e la nevicata sempre più intensa. Con queste condizioni abbiamo dovuto rinunciare anche a fare alzare in volo gli elicotteri. Comunque siamo molto soddisfatti per l’esito della manifestazione, quest’anno alla sua prima edizione, e ci auguriamo che lo siano anche gli atleti che ringraziamo per avere onorato la gara con passione e impegno. Un ringraziamento doveroso va fatto ai nostri sponsor e alle istituzioni che ci hanno sostenuto e hanno creduto nella realizzazione di questo progetto. Senza dimenticare la preziosa collaborazione dei numerosissimi volontari che con il loro lavoro hanno permesso il regolare svolgimento della gara».
Tornando alla gara la vittoria nel duathlon maschile è andata alla formidabile coppia composta da dal campione della Liquigas-Cannondale Ivan Basso (ciclismo) assieme al finanziere di Falcade Alessandro Follador (sci alpinismo) che ha preceduto la coppia trentina formata da Jarno Varesco (ciclismo) e Thomas Trettel (sci alpinismo), secondi, e Alessandro Bianchin (ciclismo) in coppia con lo svizzero Florent Troillet, già campione del mondo di sci alpinismo del 2010, terzi al traguardo. Troillet che si è reso protagonista di una straordinaria performance con le pelli che ha permesso alla coppia di rimontare numerose posizioni e di salire così sul podio.
Nel duathlon femminile ad aggiudicarsi il successo sono state Dorina Vaccaroni (ciclismo), ex olimpionica di fioretto, in coppia con Monica Sartogo (sci alpinismo) mentre nel duathlon misto uomini/donne a vincere sono stati Michele Degasperi (ciclismo) con Orietta Calliari (sci alpinismo). Gli eroi di giornata però sono stati loro, gli ironmen uomini e donne che hanno affrontato entrambe le prove da soli. In campo maschile il titolo è andato a Mirco Mezzanotte e in campo femminile a Chiara Campanelli.
«E’ stata una bellissima esperienza questa è davvero una gara affascinante che si svolge in un contesto spettacolare». Dice Ivan Basso che al traguardo della frazione in bici di Malga Ciapela a proseguito in allenamento tra la neve fino al Passo Fedaia. «Sono molto contento di avere partecipato e faccio i miei complimenti a tutti gli atleti che hanno affrontato con coraggio e impegno questa prova. Sono sicuro che questa manifestazione possa crescere anno dopo anno. Prometto di ritornare a farla, magari partecipando a entrambe le prove perché sono anche un grande appassionato di sci alpinismo».
Staffetta Alpina di Misurina
Corsa, scialpinismo e discesa sotto la neve
Sabato 14 Aprile 2012 - Misurina Una leggera nevicata ha fatto da cornice alla tredicesima Staffetta Alpina di Misurina, appuntamento fisso per la fine della stagione invernale, organizzata dall'associazione Cadini Promotion. Questa edizione ha visto una modifica per quanto riguarda una delle tre discipline: la corsa ha infatti sostituito nella prima frazione lo sci di fondo, a causa di mancanza di neve.
A seguire poi lo sci alpinismo lungo la salita della pista Col De Varda e la discesa sulla stessa. Dopo la prima frazione di corsa di tre kilometri, che costeggiava il lungolago, i podisti hanno dato il cambio ai compagni di squadra nella parte bassa della pista, per salire fino al rifugio Col de Varda. Il percorso, con un dislivello di 350 m. dalla partenza dalla frazione di salita fino alla cima della pista, prevedeva poi un cambio con gli staffettisti della disciplina di discesa, finale della competizione che, con un tracciato di slalom gigante, ha riportato i concorrenti a fondovalle."La manifestazione ha avuto un'ottima riuscita, la staffetta si conferma come una buonissima soluzione come gara di fine stagione per riunire gli sportivi di tre discipline diverse", dichiara Alessia Molin, presidente della Cadini Promotion. L'organizzazione ringrazia il Corpo Forestale delllo Stato, il Soccorso Alpino di Aurozo di Cadore e tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della giornata.
Classifica assoluta:
1. MECCANICA DAL PRA - Da Col Manuel, Da Pra Olivo, Olivotto Jessica;
2. U.S. ALDO MORO - Morassi Alessandro, Del Missier Marco, De Crignis Gabriele;
3. Bombassei Marzio, Molin Antonio, Da Corte Daniele.
Domenica il Trofeo Rollandoz a Rhemes
Si correra' sul percorso modificato
Si svolgerà domenica 15 aprile a Rhemes Notre Dame la 38^ edizione del Trofeo Rollandoz , gara di sci alpinismo individuale valida quale Campionato Italiano a tecnica libera.
Paolo Berthod, uno degli organizzatori della competizione, ci ha appena comunicato che il percorso sarà un po' diverso da quello ormai classico causa la poca neve e il maltempo previsto nel fine settimana. Si partirà dal capoluogo a piedi, gli sci saranno calzati soltanto all'uscita del bosco, si proseguirà fino ai 3400 metri di cima Entrelor soltanto se le condizioni meteorologiche lo permetteranno altrimenti è già stato previsto che il tetto massimo della gara sarà posto a 2700 metri. Seconda salita di circa 400 metri nuovamente nel vallone dell'Entrelor, non si salirà lungo il tracciato originale causa la mancanza di neve sul secondo colle, quindi discesa nel vallone e ultimo tratto nel bosco a piedi con arrivo e partenza nello stesso posto.
La partenza è prevista alle ore 8.00 per le categorie Senior e Master e alle ore 8.15 per Cadetti e Junior.
Per info e iscrizioni: www.sciclubgrantaparey.it
Lo ski-alp sbarca in citta'
Tutto pronto a Tromso per la Sprint
Lo start delle qualificazioni sarà dato a mezzogiorno in punto dalla centralissima piazza di Tromso quando i cittadini saranno nel pieno dello shopping.
I battipista invece entreranno in scena alle 4.30 quando inizieranno a preparare il campo di gara. Dopo il briefing, per quanto questa formula non convinca sempre tutti gli atleti, i concorrenti hanno espresso pareri favorevoli soprattutto pensando all'incitamento degli spettatori. Forse per la prima volta il pubblico "non di settore" si avvicinerà allo spettacolare mondo dello skialp.
Domani in pausa pranzo avete un'appuntamento? Datevi malati e state connessi con la Norvegia.
Fervono i preparativi in quel di Tromso
Si preannuncia un grande show
Domattina alle 12 la sprint partirà direttamente dalla piazza di Tromso. Il sabato è giorno di mercato, si preannuncia quindi la grande folla. Siamo stati in ricognizione sul percorso dove ruspe e camion stanno facendo un gran lavoro. Location degna di una finale di coppa. I nostri sono gasati, stamattina sono andati ad allenarsi prendendo un autobus direttamente difronte all'hotel e confondendosi con i locals. Chi con la 24 ore, chi con il carrozzino ed i nostri con sci e zainetto. Magica atmosfera del Nord.
Mente scriviamo è ripreso a nevicare, oggi pomeriggio prenderemo anche noi l'autobus per dirigerci in ricognizione per l'individuale di domenica. Serve capire quale sia la posizione migliore per catturare le immagini degli atleti sospesi sopra i fiordi.
I lapponi Carlo e Riccardo stamattina hanno fatto anche un capatina in una barca ….ma di questo ve ne parleremo un'altra volta.
Da Tromso per il momento è tutto, a voi Italia.
Kilian si prepara a Tromso per il gran finale
Bellissimo video 'postato' dal campione spagnolo
Per rendersi conto dell'atmosfera che attende gli atleti nelle finali di Coppa del Mondo di scialpinismo in Norvegia, ecco il video pubblicato da Kilian durante un allenamento precedente le gare di Tromso.
Ivan Basso alla Zero-3000 Extreme Race
L'appuntamento è per sabato alle 9.30
È confermato: Ivan Basso sarà ai nastri di partenza della Zero-3000 Extreme Race che partirà da Asolo, sabato 14 aprile, alle ore 9.30. Il campione del Team Liquigas-Cannondale parteciperà alla particolare sfida in coppia con l’azzurro della Nazionale di Scialpinismo Alessandro Follador che gli darà il cambio a Malga Ciapela, dove avrà inizio la conquista della Marmolada.
La gara, infatti, si svolgerà regolarmente sul percorso stabilito originariamente e dopo attente valutazioni, in caso di scarsa visibilità, si provvederà solo a spostare più a valle il traguardo finale. Il supporto del Soccorso Alpino di Rocca Pietore e la presenza di numerosi volontari lungo tutto il percorso, contribuiranno poi a garantire ai concorrenti le condizioni di sicurezza.
«Quando le Dolomiti chiamano, io rispondo sempre». Ha detto Basso. «Ancora di più se si tratta di una gara affascinante e originale come la Zero-3000 Extreme Race. Speriamo solo che le condizioni meteo siano clementi». Oltre a Basso e Follador, tra i concorrenti della Zero-3000 Extreme Race saranno presenti altri numerosi atleti di grande rilievo internazionale. Solo per citarne alcuni, l'ex ciclista professionista e ottimo interprete degli sci con pelli di foca Andrea Peron, il forte corridore dell'Androni Giocattoli Professional Cycling Team Alessandro Bertolini, Alain Seletto, il noto scialpinista Jean Pellissier e la campionessa olimpica di fioretto Dorina Vaccaroni.
Black Diamond Carbon Megawatt
120 mm sotto il piede per il freeride mountaineering
Il freeride mountaineering, e più ampiamente il backcountry, rappresenta il credo dell’azienda americana ormai da anni. Una “religione” che sacrifica alcuni grammi sull’altare della robustezza e del massimo divertimento in discesa. Prova ne è la versione alleggerita del noto freeride Megawatt, forte di un’eccezionale superficie di galleggiamento come lascia intuire la sciancratura di 147/120/126 mm su 178 cm. Curvatura rocker sia in punta sia in coda. L’anima in legno di Paulownia e i rinforzi in fibra di carbonio mirano al contenimento del peso, che si attesta comunque a 2.000 g nella misura 178 cm. E’ disponibile nelle lunghezze di 178 e 188 cm.