Doppia W Ultra 60, anche Franco Collè al via

Iscrizioni aperte per la seconda edizione della Doppia W Ultra 60, la ultra skymarathon che unisce la vallata grigionese di Poschiavo alla Valtellina. Come annunciato lo scorso anno, nel 2019 i concorrenti partiranno sul versate svizzero per tagliare il traguardo nel centro di Tirano. Oltre al famosissimo trenino rosso del Bernina, ora il legame italo svizzero tra Valtellina è Valposchiavo è reso ancora più saldo grazie alla gara che lo scorso anno, al proprio esordio, ha ottenuto il pieno di consensi. Forte del successo 2018, nel giro di pochi giorni, il comitato organizzatore ha già raccolto diverse adesioni che stanno dando forma a un parterre che si annuncia decisamente internazionale. Tra i top runner annunciati al via anche Franco Collé. Dietro le quinte i volontari di Castelraider e Sportiva Palü di Poschiavo stanno già lavorando a pieno regime per regalare ai corridori d’alta quota un’ esperienza indimenticabile.
La data da segnarsi in agenda è quella di sabato 8 giugno. Rispetto all’edizione d’esordio, medesimo format, ma senso inverso; vale a dire che la partenza sarà data sul versante grigionese, mentre la finish line sarà posta nel centro di Tirano. Un viaggio unico su sentieri di confine (60 km con 4300m D+ e 4800m D-) da affrontarsi integralmente o in staffette da 2/3 elementi. Per i non agonisti è inoltre prevista una formula non competitiva che accompagnerà un numero massimo di 200 trekker, amanti del nordik walking, su gli ultimi 15 km del percorso di gara.

IL PERCORSO - Nel 2019 il via sarà dato nei pressi di Poschiavo, in località Annunziata alle 5.30. Con le prime luci dell’alba la lunga scia di trailer-skyrunner toccherà punti a dir poco suggestivi quali Sassiglion, Passo di Malghera, Bocchetta di Braga e San Romerio per poi ripercorrere la linea di confine salendo fino al Pass Portun e ridiscendere passando per Schiazzera, Rogorbello e Baruffini. Come annunciato la zona arrivo sarà in Piazza Cavour a Tirano.
Per il pubblico, sul sito internet www.doppiaw.com, verranno segnalati i punti più panoramici ove seguire la competizione e dare il proprio supporto ai corridori del cielo impegnati in questo spettacolare viaggio transfrontaliero. Come eventi di contorno sono inoltre previsti concerto con musica dal vivo, una serata con il forte ultra trailer Marco Olmo e una vera e propria festa post gara.


Iscrizioni aperte al Trail del Segredont

Dal 1952 a oggi, la gara del Segredont ne ha fatta di strada. Dapprima una competizione dei pionieri, una lunga pausa e poi la rinascita della manifestazione grazie alla passione e al know-how del Gav Vertova, sodalizio che da otto stagioni l’ha inserita nel proprio calendario organizzativo primaverile.
Il Trail del Segredont è in programma domenica 12 maggio, con partenza e arrivo nel centro di Vertova. Dopo lo start, fissato per le ore 9, si salirà in direzione Santuario di San Patrizio, proseguendo fino a toccare la cima Tisa (1317 metri), per poi raggiungere la cima Segredont, che con i suoi 1540 metri di altitudine rappresenta la cima Coppi della gara. Passando dal bivacco Testa, si intraprende la lunga discesa fino in Val Vertova. Un leggero strappo in salita prima del tratto finale che conduce sulla linea del traguardo, traguardo che verrà raggiunto dopo aver percorso 23 km con un dislivello positivo di 1700 metri.
Ci si iscrive al costo di 25 euro, comprensivo di pettorale, ristori, assistenza medica, docce, deposito borse, pasta party e pacco gara. Nel pacco gara i concorrenti troveranno uno zaino trail personalizzato, griffato Crazy: tale prodotto è garantito ai primi 350 iscritti. Per iscriversi va debitamente compilato il modulo scaricabile dal sito web della manifestazione, inviandolo alla mail gav.vertova@libero.it entro le ore 20 di venerdì 10 maggio. Il pagamento si effettuerà domenica mattina dalle ore 7.30 al momento del ritiro del pettorale.
Verranno premiati i primi quindici della classifica generale e le prime dieci donne. Premi in natura agli over 50 e 60 maschili e femminili. Si assegnerà la medaglia d’oro alla memoria di Riccardo Mutti a chi transiterà per primo al bivacco Testa. Riconoscimenti alle prime tre squadre classificate sommando i tempi dei migliori tre atleti.


BUT Formazza, ancora pochi giorni per le quote scontate

220 gli iscritti al momento e sei le nazioni rappresentate, Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Polonia e Romania.
Questi numeri sono destinati a crescere, soprattutto in questi giorni, poiché le quote saranno scontate ancora per pochi giorni, fino alla fine del mese di marzo.
Dal 1 aprile le quote cambieranno in questo modo: l’iscrizione a Bettelmatt Trail (52 km – 3.296 m D+) passerà da 55 a 65 €; l’iscrizione a Bettelmatt Sky Race (35 km – 1.940 m D+) salirà da 35 a 40 €; quella di Bettelmatt Race passerà da 25 a 30 €.
Per gestire al meglio l’evento, Formazza Event che organizza BUT Formazza, ha stabilito numeri massimi di partecipanti per ciascuna gara: 300 atleti per Bettelmatt Trail, 400 atleti per Bettelmatt Sky Race, 500 atleti per Bettelmatt Race. Le iscrizioni si possono effettuare on line sul sito dell’evento www.butformazza.it.
Una delle novità più importanti del 2019 è l’inserimento di Bettelmatt Sky Race (35 km) nel calendario di Golden Trail National Series, circuito che raggruppa sei tra le migliori gare in Italia. Ormai è una tradizione invece l’inserimento di BUT Formazza nel circuito VCO Top Race che riunisce 13 gare del territorio del Verbano Cusio Ossola.
BUT Formazza è infine valida anche come gara qualificante per UTMB, assegnando rispettivamente 3 (BT 52 km) e 2 punti (BR 35 km).


Sabato è tempo di Sunset running race

Una gara di corsa in montagna. Con un avversario in più: la neve. E forse per questo ogni anno la Sunset running race raccoglie un numero di concorrenti sempre maggiore. Accadrà anche quest’anno. Sono più di trecento per ora i runners attesi sabato 23 marzo a Prato Nevoso. L’appuntamento è come sempre nella Conca, cuore della stazione sciistica monregalese che, grazie all’innevamento artificiale, continua a regalare giornate piene sulle piste. Il via sarà dato alle 17.30. Dieci i chilometri in programma con 500 metri di dislivello. La nona edizione della Sunset, come viene familiarmente abbreviata la competizione tra i concorrenti, si dipanerà tra piste da sci, il tracciato del fondo e qualche stradina di collegamento. Meta: il rifugio Balma, sede dell’unico rifornimento. Poi comincerà la discesa verso la Conca di Prato.
I partecipanti potranno usare ramponcini e bastoncini per meglio affrontare le insidie della neve. A far da cornice all’evento, il punto ristoro allestito da Lavazza, mainsponsor della manifestazione. Per iscriversi c’è tempo fino alle 16 di sabato. Scorrendo l’albo d’oro della competizione spiccano due nomi su tutti: Daniele Fornoni tra gli uomini – cinque volte sul podio, ma mai sul gradino più alto – e Anna Kuzmina Katarzyna, che si è imposta in tre delle ultime quattro edizioni della Sunset running race.


Già in tanti hanno scelto la Orobie Ultra-Trail

Saranno gare di resistenza, ma le tre sfide dell’edizione 2019 di Orobie Ultra-Trail sono partite con lo sprint. Nei primi dieci giorni di apertura delle iscrizioni, sono stati già più di 800 gli atleti a registrarsi per Gran Trail Orobie (GTO, 70km, 4200+), Bergamo Urban Trail (BGUT, 20km, 700m+) o che hanno deciso di provare la nuova Marathon Trail Orobie (MTO 42km, 2.300m+).
La bellezza dei sentieri bergamaschi non è più solo per pochi appassionati locali, ma riesce a coinvolgere corridori da tutto il mondo. Molti gli stranieri, attualmente già da più di 20 nazioni diverse, che hanno deciso di venire a misurarsi con le Orobie. Ad attirare gli atleti è la bellezza dei paesaggi che queste montagne sanno offrire, ma anche l’occasione per scoprire il fascino di paesi come San Pellegrino (da dove prenderà il via MTO) o le strade dal sapore antico di Città Alta, sede di tutti e tre gli arrivi in una nuova e ancor più suggestiva location.
Non bisogna poi dimenticare la particolarità dei tracciati che gli organizzatori di Orobie Ultra-Trail si sono dimostrati in grado di creare: i percorsi di MTO e GTO sono per lo più su veri sentieri di montagna, stretti e impegnativi quanto basta per far emergere la vera attitudine degli atleti a correre su questa tipologia di terreni! Più tranquilla e corribile invece BGUT, perfetta come trampolino di lancio per chi vuole approcciarsi per la prima volta a queste corse outdoor.
A chi si vuole aggiungere consigliamo di non temporeggiare troppo: da sabato è scattata la seconda fascia di prezzo, che rimarrà valida fino a metà giugno, e che vedrà il prezzo di GTO passare da 80€ a 95€, MTO da 50€ a 65€ e BGUT da 25€ a 30€.


Iscrizioni aperte per la Maratona del Cielo

Iscrizioni aperte per la 24ª Maratona del Cielo. Medesimo format con un pizzico di internazionalità in più per il campionato italiano marathon Fisky. Il fascino della kermesse orobica sul Sentiero 4 Luglio è infatti tornata a far sognare anche campioni stranieri che, nei loro programmi estivi, hanno inserito questa mitica maratona alpina.
Mentre la macchina organizzativa sta già girando a pieni regimi, l’ufficio segreteria ha già raccolto le prime adesioni. E come lo scorso anno, non si andrà oltre i 400 pettorali. «Il tetto massimo è voluto e tassativo al fine di garantire un servizio eccellente a ogni singolo concorrente - ha ammesso il patron della kermesse camuna Tom Bernardi -. Quest’anno la prova principe assegnerà il tricolore Fisky assoluto e di categoria, mentre la prova da 21 km sarà inserita nel circuito Lombardia Running».
In serbo vi è anche una bella novità: «Nella mattinata di domenica 7 luglio, mentre i big della specialità si misureranno sulla distanza di 42 e 21 km, proporremo una gara ‘mini’ per i giovani – ha proseguito Bernardi - Un bel modo per avvicinare le giovani leve al mondo della corsa in montagna e dello skyrunning. Su distanze e dislivelli disegnati ad hoc, apriremo le porte ai campioni di domani». Per il resto, medesimo copione con gli atleti sarà chiamati a confrontarsi con i propri limiti su un percorso altamente spettacolare fatto di single track, ripide salite, creste aeree e funamboliche discese.
E ancora una volta sarà caccia al record. Dopo che lo scorso anno un super Cristian Minoggio ha dimostrato ‘che si può fare’, cresce l’attesa per vedere chi riuscirà ad attaccare un primato griffato Mario Poletti che resiste dal lontano 2003. E c’è anche un record al femminile da battere. Un record stabilito da Emanuela Brizio e che per il momento non è caduto nonostante gli attacchi di grandi campionesse come Denisa Dragomir e Elisa Desco.


Valentino Bacca e Corinna Ghirardi a segno alla Folga Ski Race

Valentino Bacca prosegue nel suo momento magico e dopo essersi aggiudicato la Lagorai Cima d’Asta si è ripetuto anche nella Folga Ski Race, che per carenza di neve quest’anno si è disputata al Passo del Brocon, con validità come prova di Coppa Italia.
Una sfida sui 18 km con un dislivello in positivo di 1660 metri, che ha visto appunto trionfare Valentino Bacca del Brenta Team con il tempo di 1h47’12”. Medaglia d’argento a 46 secondi per Enrico Loss dello Ski Alp Valdobbiadene, quindi in terza piazza ha terminato Gabriele Leonardi del Brenta Team.
Ed anche nella sfida al femminile si è avuta la stessa dominatrice della scorsa settimana nella precedente tappa di Coppa Italia. Corinna Ghirardi ha infatti terminato la sua prestazione con il tempo di 2h06’37”, precedendo di quasi 7 minuti Maria Dimitra Theocharis, mentre in terza posizione ha concluso Sabrina Malacarne dello Sci club Valle dei Laghi.
Per quanto riguarda la classifica di categoria nella under 23 a segno Erica Rizzi del Brenta Team, ed Enrico Loss dello Ski Alp Valdobbiadene, davanti ai due alfieri del Brenta Team Gabriele Leonardi e Marco Menapace.


Pierra Menta, tappa e generale a Blanc-Favre

Con 5.200 metri di dislivello accumulato nelle gambe, oggi tappa più umana alla Pierra Menta (2030 m D +) ma abbastanza tecnica a causa della neve molto pesante caduta in abbondanza quella notte (da 40 a 60 cm) sul percorso di riserva. Tra gli uomini, i francesi Didier Blanc e Valentin Favre hanno vinto in 2h10’53’’ e sono ora primi in classifica, con 2 minuti e 28 secondi su Filippo Barazzuol e William Boffelli. Martin Stofner e Alex Oberbacher sono terzi assoluti, a 19 minuti dal primo posto. Tra le donne vittoria di Laetitia Roux e Séverine Pont Combe in 2h44’54’’, che precedeno di quasi 30 minuti Martina Valmassoi ed Elena Nicolini nella generale, oggi seconde a circa 8’. Terzi nella classifica di tappa i francesi Léo Rochaix e Aurélien Dunand-Pallaz, tra le donne la slovacca Marianna Jagerichova e la francese Valentine Favre, terze anche nella generale.


Domenica tappa di Coppa Italia alla Folga Ski Raid

Si stanno ultimando i preparativi alla Folga Ski Raid in programma domenica, penultimo appuntamento di Coppa Italia. Le condizioni di scarso innevamento impongono un cambio di programma radicale, ma il comitato organizzatore non vuole deludere nessuno e rispettare l'impegno preso: si sposta tutto al Passo del Brocon sempre nelle immediate vicinanze del quartiere generale di Canal San Bovo, dove si terranno le premiazioni. Il nuovo campo di gara ha già ospitato in tempi recenti alcune edizioni di Cima d'Asta.
La gara avrà un lancio in pista per poi inoltrarsi nel comprensorio sfruttando in parte l'area sciabile, gli organizzatori assicurano una gara tecnica con cinque, salite un tratto a piedi e un dislivello di 1500 metri. Informazioni sul sito www.folgaskirace.com oppure cliccando sul tasto calendario su quello di Coppa Italia www.coppaitaliaskialp.com


Benedikt Böhm, Speed Transalp da record

Una transalp superlativa: Benedikt ‘Beni’ Böhm, atleta di sport endurance di montagna e brand manager del marchio Dynafit, abbatte i limiti del tempo con la sua ‘Speed Transalp - non stop’. Il 9 e 10 marzo Böhm ha attraversato le Alpi da nord a sud con gli sci da scialpinismo in sole 28 ore e 45 minuti, senza sosta. Per raggiungere Casere, in provincia di Bolzano, da Ruhpolding, in Germania, un atleta allenato impiega normalmente dai tre ai sei giorni. Il 41enne Böhm ha completato il percorso, 210 chilometri e 10.500 metri di dislivello, riuscendo a rimanere ben al di sotto del limite di 36 ore che si era prefissato.

©Dynafit

Benedikt Böhm aveva già attraversato le Alpi nel 2006, insieme a cinque compagni d’avventura nel tempo record di due giorni e mezzo, questa volta si è riproposto di affrontare senza sosta il percorso e di dedicare l’impresa a una buona causa. Il progetto ‘Speed Transalp - non stop’ è partito il 9 marzo alle sei del mattino da Ruhpolding, in Germania. Böhm ha raggiunto Casere in otto tappe. A Seegatterl, Lofer, Hochfilzen, Hinterglemm, Jochberg, Neukirchen e Krimml erano collocati dei punti ristoro, con la possibilità di riscaldarsi e cambiarsi. Per garantire una marcia più spedita, un gruppo di sei atleti nei giorni precedenti aveva marcato l’intero percorso. Due esperte guide alpine hanno affiancato Böhm durante tutto il tragitto per occuparsi della sua sicurezza ed essere pronti a intervenire in caso di emergenza, ma non è stato necessario. Böhm ha raggiunto il paesino montano di Casere il 10 marzo alle 10.45, esausto e allo stremo delle forze, ma al settimo cielo. Per percorrere i 210 km e 10.500 metri di dislivello ha impiegato esattamente 28 ore e 45 minuti.

©Dynafit

«La Speed Transalp è stata un’esperienza indescrivibile per me. Sono stremato, mi fanno male le gambe e il mio corpo ha esaurito completamente le energie. Non vedo l’ora di mettermi a letto ma allo stesso tempo sono al colmo della felicità per essere riuscito nell’impresa - così Benedikt Böhm commenta la Speed Transalp - Un immenso ringraziamento al team per avermi supportato e aver battuto traccia sul percorso. Senza di voi non sarebbe stato possibile. Grazie anche a tutti quelli che hanno seguito questa avventura e mi hanno sostenuto. Sono molto lieto di aver dato con questo progetto sportivo un contributo per una buona causa, raggiungendo una consistente somma da devolvere all&’associazione Albert Schweitzer».
Per sostenere il progetto del proprio manager, Dynafit, ha pensato a una promozione speciale. Dal 4 al 10 marzo era possibile acquistare la famosa fascia Performance Dry Slim di Dynafit al prezzo speciale di 10 euro, e tutto il ricavato sarebbe stato devoluto all’associazione ‘Albert Schweitzer’. Benedikt Böhm, padre di tre bambini, aveva promesso di raddoppiare personalmente la somma se avesse completato la Speed Transalp in meno di 36 ore. Con la vendita della fascia e il contributo di Böhm sono stati raccolti 13.000 euro, che saranno interamente donati all’associazione ‘Albert Schweitzer’.


Lagorai Cima d’Asta a Valentino Bacca e Corinna Ghirardi

Ha un sapore particolare la Lagorai Cima d’Asta per i vincitori Valentino Bacca e Corinna Ghirardi. Per lo skialper di Rumo si tratta del primo successo in una classica dello sci alpinismo, per la bresciana di Ponte di Legno invece è la seconda vittoria consecutiva, ma in questa occasione giunta con autorevolezza e determinazione- Non la smette di sorridere Valentino Bacca sul traguardo di Malga Tolvà, è al settimo cielo, perché questa affermazione nella competizione, valida come prova di Coppa Italia e di campionato trentino, per lui rappresenta davvero moltissimo. Dopo qualche problema di salute lo scorso anno, finalmente ha ritrovato la condizione, rendendosi autore di una prestazione impeccabile lungo i 18 km del tracciato con un dislivello di 1897 metri. Non è stata una vittoria facile, ma voluta con tutte le forze, perché nella prima parte del percorso ha dovuto duellare con Philip Goetsch. L’altoatesino, specialista delle sfide verticali, ha dato il tutto per tutto sin da subito, transitando in solitaria al rifugio Brentari, con una ventina di secondi di vantaggio sul noneso. La svolta è arrivata nel tratto a piedi che portava ai 2847 metri della Cima d’Asta. Nel tratto tecnico con le corde, Bacca ha raggiunto e superato Goetsch. Da quel momento è iniziata la sua escalation fino al traguardo, transitato per primo anche al secondo passaggio alla Bocca dei Sassi. Lo skialper trentino non si è risparmiato nemmeno nella discesa finale, arrivando in solitaria sotto lo striscione d’arrivo dopo 1h56’59”. Il meranese si è così dovuto accontentare della piazza d’onore, concludendo dopo 3 minuti e 9 secondi. Decisamente più staccato il terzo classificato, anche lui trentino. Si tratta di Gabriele Leonardi, figlio d’arte visto che il padre Luca vinse la prima edizione della Lagorai in coppia con Dellantonio. Il suo ritardo dal trionfatore è di oltre 8 minuti, una ventina di secondi più veloce dell’altro rendenese Alex Salvadori, mentre seguono in classifica Daniele Cappelletti, Michele Maccabelli, Michele Pozzi e Lois Craffonara.

Philip Goetsch ©Thomas Martini

Prestazione senza patemi d’animo invece nella sfida al femminile, dove la favorita Corinna Ghirardi è partita subito forte, gestendo poi il vantaggio sulle inseguitrici lungo il suggestivo tracciato che prevedeva 9 cambi di assetto, due tratti a piedi, del quale il primo sulla cresta del Cima d’Asta e il secondo con vista Forzeleta, con corde fisse. La bresciana ha concluso la sua prova con il tempo di 2h26’09”, precedendo la fassana Margit Zulian di oltre 7 minuti, quindi sul terzo gradino del podio è salita la veneta di Padola Martina De Silvestro. Quarto posto per un'altra attesa protagonista, la friulana Maria Dimitra Theocharis, che ha passato una notte insonne e non era nelle migliori condizioni. Quinta Sabrina Malacarne, seguita dalla compagna di squadra dello Sci club Valle dei Laghi Giulia Orlandi.

Corinna Ghirardi ©Pegasomedia

Rispettando la tradizione organizzativa, lo SkI Team Lagorai ha proposto anche dei tracciati ad hoc per le gare giovanili, che avevano il compito anche di assegnare i titoli trentini. Nella junior maschile, i cui partecipanti sono partiti assieme ai senior, ha trionfato come da copione il vicentino Matteo Sostizzo. Dodici mesi fa aveva vinto fra i cadetti, in questa occasione fra gli junior. La prova riservata ai cadetti ha invece visto primeggiare Cristian Peroceschi, mentre nelle due gare femminili la medaglia d’oro è stata appannaggio di Lisa Moreschini del Monte Giner fra le junior e di Anna Cainelli del Brenta Team fra le cadette. Fra gli under 23 il migliore è stato Gabriele Leonardi del Brenta Team, mentre fra i master successo per Ivan Antiga del Brenta Team e Janka Kollarova, dello stesso sodalizio in campo femminile.
I nuovi campioni trentini sono risultati Valentino Bacca e Sabrina Malacarne fra i senior, Gabriele Leonardi nella under 23, Lisa Moreschini e Simone Cainelli fra gli junior, Cristian Peroceschi e Anna Cainelli fra i cadetti, Ivan Antiga e Janka Kollarova fra i master.


Anche Kilian Jornet al via dell'Adamello Ski Raid

È un Adamello Ski Raid decisamente internazionale quello che andrà in scena domenica 7 aprile e valido come seconda prova del circuito La Grande Course. Per la settima edizione sono infatti attesi atleti di ben 15 nazioni e in rappresentanza di quattro continenti a testimonianza del valore di questo evento spettacolare e dagli elevati contenuti tecnici, con i suoi 43.000 metri di sviluppo, 4.000 di dislivello positivo, 4.380 in discesa, partenza da quota 1.630 e transito addirittura ai 3.539 di Cima Adamello.
Una sfida affascinante, alla quale è difficile resistere. Non è un caso dunque che fra i partecipanti ci sarà Kilian Jornet, in coppia con l’austriaco Jakob Hermann, con l’obiettivo di inserire i propri nomi nell’albo d’oro della competizione organizzata dall’Adamello Ski Team. Fra gli iscritti anche la collaudata coppia francese composta da Xavier Gachet e William Bon Mardion e gli altri transalpini Alexis Sévennec con Dider Blanc, in attesa delle iscrizioni degli italiani che non sono ancora state definite.
In campo femminile c’è già la coppia da battere, composta dalla francese Axelle Mollaret (vincitrice sul traguardo di Ponte di Legno due anni fa assieme alla svizzera Jennifer Fiechter) e dall’azzurra Alba De Silvestro, ma occhio pure all’esperta Laetitia Roux che deve però ancora svelare la compagna di cordata. La sfida per la vittoria è dunque lanciata, così come la corsa agli ultimi pettorali disponibili, visto che la chiusura delle iscrizioni è stata posticipata fino alla mezzanotte di mercoledì 20 marzo o al raggiungimento del numero di 350 coppie.
Negli scorsi fine settimana sono proseguiti i sopralluoghi in quota da parte degli organizzatori, che stanno allestendo il percorso di gara. Grazie alle abbondanti nevicate autunnali e degli ultimi giorni il manto nevoso garantirà un’edizione di alto livello, con la conferma dei passaggi significativi, come il canalino skiraid e il Passo degli Italiani. Il suggestivo transito a Cresta Croce è stato attrezzato e si annuncia ancora una volta uno dei momenti simbolo della competizione. Sarà dunque un Adamello Ski Raid particolarmente tecnico, anche a seguito dell’evoluzione dei ghiacciai, che inevitabilmente porta all’innalzamento dell’aspetto alpinistico, con tratti con ramponi e in ferrata.
Priorità del comitato organizzatore è quella di portare il pubblico in quota. Anche quest’anno è confermato l’accesso gratuito dalle ore 5.30 alle ore 7.30 del pubblico sulle cabinovie Paradiso e Presena, per seguire il passaggio ai relativi passi, con la possibilità di assistere al transito ai 3000 metri di Passo Presena nell’Adamello Ski Raid Stadium, nella speciale arena allestita dal Consorzio Pontedilegno - Tonale con tribune naturali. E per animare ulteriormente lo stadio in quota ai primi 2.000 tifosi che saliranno con la cabinovia verrà donata una campana personalizzata con la quale potranno spronare i concorrenti.