Anche Garmin alle Safety Academy di Ortovox
Ortovox e Gamin hanno raggiunto un accordo per la collaborazione nell’ambito delle Safety Academy organizzate dal marchio tedesco specialista della sicurezza in montagna. In ognuna delle date in calendario infatti Garmin sarà presente con il suo staff tecnico per la presentazione dei prodotti e in particolare dell’ultimo dispositivo nato, il GPSMAP 66i. Ortovox ormai da sette anni propone agli appassionati di montagna invernale, nell’ambito del suo programma Safety Academy, corsi ed eventi legati alla sicurezza su neve: i corsi Safety Academy, su tre livelli progressivi, le Safety Nights, eventi serali brevi e divulgativi e i Safety Events, portati avanti in collaborazione con i negozi più tecnici. Tutti questi sono coordinati e gestiti dalle guide alpine UIAGM partner di Ortovox, a garanzia della massima qualità e uniformità didattica e operativa su tutto l’arco alpino. A completamento del mondo Safety Academy, sono nati poi negli anni altri strumenti educativi alla sicurezza in montagna, tutti a disposizione del pubblico, come i Safety Academy Guidebook Snow e Rock, piccoli ma completi manuali di base, i Safety Academy Lab Snow e Rock, piattaforme digitali interattive per la diffusione della conoscenza dei principi di base della sicurezza in montagna e le presentazioni e i video Safety Academy, a disposizione di guide alpine e club alpini per corsi e serate. La tecnologia di comunicazione satellitare Garmin inReach, risulta un fondamentale strumento di sicurezza per chiunque viva il mondo outdoor. La serie di prodotti inReach e il nuovo GPSMPA66i (con tecnologia di comunicazione satellitare integrata) permette di richiedere soccorso in caso di necessità in qualsiasi luogo ci si trovi, soprattutto quando non esiste copertura telefonica, appoggiandosi alla rete Iridium, la più performante rete di satelliti per la comunicazione. Avere a disposizione un dispositivo di questo tipo, consente di rimanere in contatto con chiunque, anche in montagna, dove spesso il nostro telefono non può funzionare, offrendo inoltre una durata estrema della batteria.
IL CALENDARIO
Solda, 9 novembre 2019: Safety Event Retailer. Partner: Mountain Spirit (Bolzano)
Livigno, 18 gennaio 2020: Safety Event Retailer. Partners: Mountain Planet, Silene, Zinnerman Livigno.
Assergi (AQ), 24 gennaio 2020: Safety Night. Partners: UIAGM Mountain Evolution
Madonna di Campiglio, 31 gennaio 2020: Safety Night. Partners: UIAGM Piergiorgio Vidi e Adriano Alimonta
Polsa Brentonico (TN), 7 febbraio 2020: Safety Night. Partners: UIAGM Guide Mmove
Asiago, 22 febbraio 2020: Safety Event Retailer. Partner Pesavento Mountain Store.
Le iscrizioni alle Safety Nights saranno possibili solo sul sito Ortovox:
www.ortovox.com/it/safety-academy/corsi-di-formazione/programma-invernale/safety-nights/
Le iscrizioni ai safety Events saranno possibili contattando i negozi indicati.
Eletto il direttivo della ISMF. Lo svizzero Thomas Kähr nuovo presidente
Tempo di elezioni per la ISMF. In Turchia assemblea per trovare il nuovo numero uno della federazione internazionale dello ski-alp, alla scadenza del mandato di Armando Mariotta, nominato, al termine del lavori, membro onorario della ISMF e che resterà con una posizione ‘operativa’ come Project Leader per i Giochi Olimpici. I rappresentanti di 23 federazioni hanno eletto lo svizzero Thomas Kähr, unico candidato in lizza, già vice-presidente dell’UIAA. Nel consiglio, nel ruolo di vice presidente, lo svizzero Leo Condrau, il francese Pierre Dupont e Marco Mosso, mentre il segretario generale sarà lo spagnolo Lluis Lopez; consiglieri la polacca Monika Strojny, lo statunitense James A. Moore, l’andorrano Jaume Esteve e la svizzera Regula Meier. Rappresentanti degli atleti, due giovani: la russa Ekaterina Osichkina e il belga Maximilien Drion Du Chapois.
Lanciata anche in Italia Patagonia Action Works
Patagonia ha lanciato ieri anche in Italia Patagonia Action Works, una piattaforma digitale per collegare le comunità alle organizzazioni ambientaliste locali che si battono per salvare il pianeta. Il lancio in tutta Europa segue l'enorme successo ottenuto in Nord America, dove la piattaforma ha visto mezzo milione di persone intervenire per supportare le questioni ambientali e ha permesso agli utenti di offrire volontariamente tempo e competenze, partecipare a eventi, firmare petizioni e donare a favore della conservazione ambientale.
Patagonia Action Works verrà presentata ufficialmente a BASE Milano il prossimo 3 ottobre alle ore 19, durante una serata in compagnia di organizzazioni no-profit e cittadini che lottano per salvare il pianeta. Tra i relatori Stephanie Brancaforte, Direttore di Change.org Italia, Sara Capuzzo, Presidente di ènostra, lo scienziato Luca Mercalli e Gianluca Pandolfo, Patagonia Sales Director EMEA. I biglietti d’ingresso per il pubblico sono disponibili attraverso la pagina Facebook dell’evento, e il ricavato della vendita sarà devoluto in beneficenza alle ONG partecipanti.
L’iniziativa nasce in un momento di minacce ambientali senza precedenti, in cui cresce la domanda da parte del pubblico, dei politici e delle imprese italiane di intraprendere azioni urgenti per affrontare la crisi climatica. I recenti movimenti climatici in Europa e in Italia testimoniano l’urgenza di proteggere il pianeta, ed è per questo che Patagonia Action Works collega le persone con le organizzazioni orientate a questo scopo, in modo da promuovere azioni collettive.
La piattaforma online, basata su community, segna un nuovo capitolo nella storia di attivismo di Patagonia, lunga ben 45 anni e che comprende il programma 1% For The Planet, un movimento globale creato dal fondatore di Patagonia Yvon Chouinard e dall’ambientalista Craig Mathews. Il supporto dell'azienda alle organizzazioni ambientaliste ha totalizzato oltre 100 milioni di dollari e ha raggiunto migliaia di gruppi. Molte no profit operano con risorse limitate e, attraverso Patagonia Action Works, l'azienda mira a rendere questi gruppi più efficaci e potenti che mai.
Domenica a Colle Isarco c'è il nono Hühnerspiel Vertical-KM
Domenica prossima, 29 settembre, la sezione Skialp dell’ASD Colle Isarco organizza la nona edizione della tradizionale Hühnerspiel Vertical-KM. La partenza della gara vertical con uno sviluppo di 2,9 km su un dislivello positivo di 1.000 metri si terrà alle ore 10 in Piazza Ibsen di Colle Isarco. Il record da battere è di Manfred Reichegger con 35'04" (2012) e Stephanie Jimenez con 43'05" (2017). Nell’ambito del vertical competitivo si terrà anche una marcia per escursionisti. Per coloro che preferiscono la camminata senza cronometro la partenza è possibile dalle 8 in centro a Colle Isarco. Il percorso a scelta porterà gli escursionisti fino a quota 1.860 a Malga Gallina. Gli escursionisti che rientreranno alla Piazza di Colle Isarco entro le ore 14 parteciperanno a un ricco sorteggio di premi. Info: www.sv-gossensass.org.
Patagonia aderisce allo sciopero per il clima chiudendo i suoi negozi
Patagonia, azienda di abbigliamento outdoor con una lunga storia di attivismo ambientale, chiuderà tutti i suoi negozi nel mondo per supportare gli scioperi per il clima, che si terranno il 20 e 27 settembre, e per fare in modo che i dipendenti possano prendervi parte.
Diverse manifestazioni, organizzate a livello globale, chiederanno la fine dell’epoca dei combustibili fossili ed esigeranno giustizia climatica per tutti. In molti paesi del mondo si terranno venerdì 20 settembre, mentre nei Paesi Bassi e in Italia avranno luogo venerdì 27 settembre, giorno in cui negli store di Cortina, Milano e Montebelluna le casse rimarranno chiuse. I negozi Patagonia, e tutti gli uffici in Europa, consentiranno così ai propri lavoratori di prendere parte alle manifestazioni locali.
Ryan Gellert, General Manager EMEA di Patagonia, ha così spiegato la decisione dell’azienda: «La crisi climatica è una questione umana che riguarda tutti noi. Siamo ispirati dai giovani attivisti che stanno portando avanti un movimento globale e, come loro, Patagonia sta richiedendo un’azione urgente e decisiva per il bene delle persone e del pianeta. In quanto azienda internazionale, chiuderemo i nostri negozi il 20 e il 27 settembre, manifesteremo con i giovani attivisti e domanderemo ai governi di tutto il mondo di intervenire. Invitiamo le imprese e chiunque sia preoccupato per il destino della Terra e del genere umano a reagire concretamente e unirsi a noi».
Per sapere di più su Patagonia, la sua storia di attivismo e la sua missione è possibile visitare il sito ufficiale. Inoltre, attraverso il finder online è possibile scoprire tutte le manifestazioni in programma nella propria area.
Suunto 5 fa sul serio
Per chi non ha bisogno di un orologio GPS multisport molto orientato alla performance come Suunto 9, ma è motivato oltre il fitness supportato dai programmi personalizzati proposti da Suunto 3, è da poco stato lanciato dalla finlandese Suunto il nuovissimo Suunto 5. Il target è ben definito: utilizzatori sportivi evoluti, non solo occasionali ma anche very addicted, magari col vizietto dei carichi intensi e dei grandi volumi, alla ricerca di uno strumento allo stato della tecnologia ma dall’ingombro limitato. Oltre che di un buon rapporto qualità prezzo. E pure bello, portabile 24/7. Operazione impossibile? Sicuramente non facile, ma sotto molti punti di vista Suunto 5 centra l’obiettivo.
In pillole
Il cuore di Suunto 5 è il monitoraggio dell’attività sportiva e di quella extra-sportiva, con rilevazioni davvero complete per atleti anche evoluti. È quasi come avere un person al trainer che, in base all’indicazione di obiettivi e livelli, monitora tutte le attività fisiche 24/7, qualità del sonno compresa, e rileva gli stati di forma e di affaticamento fornendo indicazioni sull’alternanza carico-recupero. Anche il singolo allenamento viene guidato in tempo reale per intensità e durata. I dati che servono durante le attività ci sono tutti e sono pre-configurate 80 modalità sport diverse, che si possono poi personalizzare ulteriormente. È possibile perfino crearne di originali, casomai vi inventiate un nuovo sport. In più ci sono rilevazioni e statistiche utili nel quotidiano, oltre allo sport e al pari dei più evoluti activity tracker: dal grafico della frequenza cardiaca 24/24 alla spesa calorica, fino agli orari di alba e tramonto e alle fasi lunari. La rilevazione cardiaca avviene tramite sensore ottico al polso, ma per utilizzi che richiedono massima precisione e valutazioni funzionali dell’attività elettrica del cuore è utilizzabile la fascia cardio Suunto Smart Sensor, acquistabile a parte. Suunto 5 è implementato dalla app Suunto, piattaforma per mobile iOS e Android sincronizzabile con numerosi altri servizi sportivi tra i quali Strava, Training Peaks e Relive.
Sì
- Il prezzo: 329 euro per un prodotto completo, con un software affidabile
- Il celebre design finlandese Suunto sobrio e pulito, sia con la ghiera color acciaio che bronzo, e le dimensioni accettabili anche su polsi piccoli
- La completezza delle funzioni che ne fa un vero e proprio monitor del nostro stato di allenamento e di salute, con tanti dati e funzioni molto dettagliate
- L’usabilità: dopo una veloce ricognizione delle funzioni disponibili (consigliabile, vista la loro quantità), la navigazione nei menù risulta semplice. Ma ci sono anche tanti tutorial su YouTube - Suunto Channel, molto immediati.
- App Suunto completa e intuitiva, facile il collegamento, utilissime le heat map che mostrano gli itinerari di altri utenti nelle vicinanze
- Profili di sport praticamente infiniti, inclusi alpinismo, scialpinismo, trail e trekking
Nì
- La ricerca della posizione GPS non è sempre velocissima, ma in ogni caso negli standard di orologi simili e più che accettabile.
- La leggibilità del display risulta difficoltosa in penombra se non viene attivata l’illuminazione (costante dallo start per tutto il move, oppure con un click al bisogno)
No
- Non c’è altimetro barometrico, quindi le misurazioni verticali sono rilevate tramite satellite. La parte meteo è un plus integrato in Suunto 9 per chi si muove molto in montagna, ma incide sensibilmente su peso e dimensioni. Suunto 5 punta su compattezza e leggerezza.
Luca Papi stravince il primo Tor des Glaciers
Il Tor des Glaciers, 450 km x 34.000 metri, ha il suo primo vincitore. Luca Papi, varesino naturalizzato francese, non solo ha tagliato il traguardo di Courmayeur ieri con il tempo di 134 ore e 10 minuti, ma ha lasciato il suo più diretto avversario, il belga Richard Victor, una ventina di chilometri più indietro. «Un viaggio faticoso ma bellissimo, dove ho visto paesaggi meravigliosi e ho incontrato sempre persone molto gentili - sono state queste le sue prime parole - Le difficoltà maggiori le ho provate in discesa, alcune davvero dure, ripide». E le prime notti di neve e vento? «Ho la fortuna di non soffrire Il freddo, sono sempre andato avanti in maglietta e pantaloncini; qualche volta ho indossato una giacca a vento e solo una volta i pantaloni lunghi». Percorso complicato? «Anche a fare gare seguendo semplicemente le tracce di un Gps sono piuttosto abituato, pure se in questi giorni ho attraversato territori davvero immensi e selvaggi e non sempre è stato facile individuare la strada giusta al primo colpo. Comunque Il Tor des Glaciers è una superba esperienza, da ripetere». Incontri lungo il percorso? «Tantissima gente gentile ai rifugi e anche sui sentieri alti. Al Rifugio Coda ho incontrato Olivero Bosatelli, Mi è stato poi di grande aiuto fare un po’ di strada con lui, fin quando i nostri sentieri si sono divisi».
A Giuliano Cavallo il Tot Dret, Silvia Trigueros sesta assoluta al Tor des Géants
Il Tot Dret è di Giuliano Cavallo. Il valdostano del Team Salomon – Courmayeur Trailers ha sempre tenuto le posizioni di vetta, alternandosi con Henri Grosjacques e Dino Melzani (ritiratisi entrambi a Oyace), ed ha poi preso il largo, arrivando al traguardo di Courmayeur in 23h01'25" e facendo segnare il record della corsa, scendendo sotto il muro delle 24 ore. «È stata dura - ha detto con la voce rotta dall’emozione- Non sapevo se ce l’avrei fatta, ho saltato anche le ferie per prepararmi, togliendo del tempo alla mia famiglia, anche perché ho avuto un infortunio a giugno e ho potuto allenarmi solo in bicicletta. Volevo arrivare, potevo spingere anche di più, ma ho imparato dall’errore commesso lo scorso anno, quando ero partito troppo forte. Spiace per i ritiri degli altri, io oggi in discesa andavo veramente forte». Al secondo posto Marco Bethaz e al terzo Michael Dola. Il podio femminile vede invece, nell’ordine, Marina Cugnetto, Marie Berna e Kaz Williams.
Intanto nel pomeriggio si è completato anche il podio del TOR X con gli arrivi del canadese Galen Reynolds, poco dopo le ore 18 (77h06’12”) e di Danilo Lantermino, alle 19.09 con il tempo di 79h09’49”. E ha tagliato il traguardo la prima donna, Silvia Trigueros, autrice di una prestazione impressionante che la posiziona al sesto posto assoluto. La sorpresa della giornata è rappresentata dal terzo posto di Danilo Lanternino, conquistato praticamente al fotofinish alle spese del francese Romain Olivier, andato in forte crisi nella discesa dal Col du Malatrà verso Courmayeur. Negli ultimi 20 km il cuneese che corre per l’ ASD Valle Varaita, 38 anni, ha letteralmente cancellato lo svantaggio che aveva nei confronti di Olivier, circa 1h30 al rifugio Frassati. Il francese ha invece chiuso al tredicesimo posto.
Bosatelli nella leggenda: seconda vittoria nella decima edizione del Tor
Oliviero Bosatelli ha vinto la decima edizione del Tor des Géants, bissando il successo del 2016 e raggiungendo Franco Collé in questa speciale classifica dei plurivincitori (in palmarès anche un secondo posto). Il gigante bergamasco, portacolori del Team E-Rock e atleta Scott, ha tagliato il traguardo di Courmayeur questa mattina all’ora di pranzo, chiudendo in 72 ore 37 minuti e 13 secondi. Sul traguardo la moglie Nadia con una torta e due candeline. «Ho rischiato due volte di ritirarmi - ha spiegato Bosatelli all'arrivo - la prima notte a causa di un occhio appannato, il destro, e poi in seguito per una brutta bronchite e la conseguente difficoltà a respirare. Abbiamo tutti patito il grande freddo della prima notte in particolare». Il vigile del fuoco bergamasco ha stretto i denti e ha continuato la sua gara concentrandosi su ogni singolo metro da percorrere. «Ho capito che avrei vinto veramente solo qui, sul traguardo: molte persone ieri mi hanno detto che avevo un gran vantaggio ma io non ci ho creduto fino alla fine».
Per i primi 100 chilometri Bosatelli è rimasto a ruota dei battistrada Franco Collé e Peter Kienzl, entrambi poi costretti al ritiro dopo la prima notte di corsa per problemi fisici. Alla base vita di Donnas, appena prima del giro di boa del percorso, la svolta: il Bosa entra secondo, dietro il francese Romain Olivier, ma si ferma solo un quarto d’ora ed esce dal punto di ristoro al comando. Ha provato a dargli filo da torcere, fino a due terzi di gara, il canadese Galen Reynolds, capace di ridurre il suo distacco a un’ora soltanto, alla base vita di Valtournenche, per poi essere costretto a rallentare ieri a causa di grossi problemi respiratori. Ora è atteso a Courmayeur nel pomeriggio, viaggia con un ritardo di quattro ore dal leader della corsa. Al terzo posto il francese Romain Olivier, in recupero con un distacco che si attesta a un’ora da chi lo precede.
Al femminile resta sempre al comando una grande Silvia Trigueros Garrote, settima assoluta, con un vantaggio di svariate ore su Jocelyne Pauly, seconda, e Sonia Furtado, terza. Il suo arrivo è previsto all’alba di domani, giovedì 12 settembre.
Tor des Géants, Bosatelli verso Courmayeur
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE, ORE 10,30 - Oliviero Bosatelli ha superato la Porta del Paradiso e ora per lui è iniziata la lunga discesa verso il traguardo di Courmayeur. Il bergamasco è transitato al Col du Malatrà alle 9.29 di questa mattina, saldamente al comando della decima edizione del Tor des Géants®. Dietro di lui il canadese Galen Reynolds, rallentato ieri da problemi respiratori e ora staccato di oltre quattro ore dal leader della corsa. Al terzo posto il francese Romain Olivier, in recupero con un distacco che scende a un’ora da chi lo precede. Quarto un Danilo Lantermino in grande spolvero, quinto la sorpresa di questo TOR, il sudafricano Erwee Tiaan, che ha approfittato del ritiro di Gianluca Galeati a Oyace, nella notte, per guadagnare un’altra posizione. Al femminile resta sempre al comando una strepitosa Silvia Trigueros Garrote, settima in posizione generale, con un vantaggio di svariate ore su Jocelyne Pauly, seconda, e Sonia Furtado, terza.
MARTEDÌ 10 SETTEMBRE, ORE 17,30 - Oliviero Bosatelli tiene: il bergamasco è l'unico concorrente arrivato a Cuney, alle 16.12. Da Valtournenche era uscito con un'ora circa di vantaggio su Galen Reynolds e tre ore su Olivier Romain. A seguire Lantermino e Galeati. Tra le donne Silvia Trigueros è l'unica arrivata a Champoluc. Alla base precedente aveva circa tre ore di vantaggio su Jocelyne Pauly e circa sei su Sonia Furtado.
MARTEDÌ 10 SETTEMBRE, ORE 8 – Continua la marcia di Oliviero Bosatelli al Tor des Géants. Il bergamasco è arrivato alle 6.19 a Champoluc, seguito alle 7.25 da Reynolds Galen. I due erano usciti da Gressoney con una decina di minuti di distacco in più. Il terzo concorrente, Olivier Romain, è arrivato a Champoluc alle 8.08. Più distanti e non ancora transitati da Champoluc Gianluca Galeati, Sebastien Raichon e Danilo Lantermino, mentre al settimo posto c’è John Kelly, seguito da Enzo Benvenuto, Tiaan Erwe e Cristian Ionel Manole. È abbastanza delineata la situazione nella gara femminile con Silvia Trigueros che a Balma aveva tre ore di vantaggio su Jocelyne Pauly e oltre cinque su Sonia Furtado. La Trigueros è l’unica ad essere transitata da Niel, alle 6.44. A seguire nella top ten: Chiara Boggio, Kaori Niwa, Melissa Paganelli, Elisabetta Negra, Patrizia Pensa, Zoe Salt, Darcy Piceu.
LUNEDÌ 9 SETTEMBRE, 0RE 16 - Altri cambiamenti nella testa della gara con Oliviero Bosatelli che è uscito per primo dalla base di Donnas, dove era arrivato dopo di Olivier Romain: una ventina i minuti di vantaggio, che si sono però assottigliati all'ingresso a Sassa a soli quattro minuti. Al terzo posto Reynolds Galen, attardato di un'altra ventina di minuti abbondante. Ha dovuto ritirarsi Franco Collé per problemi alla vista. L'unica donna arrivata a Donnas è Silvia Trigueros che aveva più di un'ora su Jocelyne Pauly e più di due ore su Sonia Furtado a Champorcher.
LUNEDÌ 9 SETTEMBRE, ORE 9,30 - Cambio alla testa della gara. Alle 9,12 l'unico arrivato a Champorcher era Olivier Romain. Da Cogne, al secondo posto, con 20 minuti di distacco, era uscito Galen Reynolds, seguito a sette minuti da Oliviero Bosatelli. Franco Collé è invece uscito da Cogne alle 6.59, con circa un'ora e 45 minuti di ritardo. Si è ritirato Peter Kienzl. Cambio anche tra le donne con Silvia Trigueros uscita da Cogne alle 8.01 con circa un'ora di vantaggio su Jocelyn Pauly. Terza Sonia Furtado, arrivata a Cogne alle 9.16 ma non ancora uscita.
DOMENICA 8 SETTEMBRE, ORE 19 - Il via questa mattina alle 12 da Courmayeur. Dopo il Tor des Glaciers, è partita anche la gara regina, il Tor des Géants e nelle prime sette ore di gara, in parte anche sotto la neve, la testa della corsa è per Franco Collé, uscito alle 18.56 dalla base di Valgrisa, seguito da Peter Kienzl (19.08) e da Oliviero Bosatelli (19.13). Da Valgrisa sono usciti anche Romain Olivier, Glen Reynolds e Francesco Cucco. Tra le donne al rifugio Deffeyes è passata per prima Sonia Furtado, seguita da Silvia Trigueros Garrote a circa 8 minuti e da Jocelyne Pauly a circa 12 minuti. Nella top ten anche Darcy Piceu, Amy Sproston, Giuditta Turini, Scilla Tonetti, Denise Zimmermann, Patrizia Pensa e Zoe Salt. Ritirata Lisa Borzani a causa di problemi al ginocchio. Edizione record quella del 2019 con 920 concorrenti al via. Intanto prosegue anche il Tor des Glaciers, la nuova gara di 450 km e 32.000 m D+. In testa Luca Papi su Javier Puit e Masahiro Ono. Tra le donne conduce Marina Plavan, seguita da Licia Madrigal, da Anouk Baars e da Ita Marzotto.
Bargiel e Jornet sull’Everest
Si incrociano sulla montagna più alta della terra le storie di Andrzej Bargiel e Kilian Jornet. Mentre il primo è partito a fine agosto per tentare la discesa con gli sci dell’Everest (la spedizione si chiama Everest Ski Challenge), Kilian si trova in Nepal, in marcia verso l’Everest. Se il primo progetto era noto da tempo, sulla presenza di Kilian ai piedi dell’Everest non ci sono informazioni ufficiali anche se da qualche settimana iniziavano a circolare rumour. Secondo quanto ha potuto sapere desnivel.com l’idea di Kilian sarebbe quella di salire dal versante nepalese e non più tibetano, facendo base a Gorak Shep,a quota 5.164 metri, e non al campo base. Così affronterebbe la vetta più alta della terra in velocità, riducendo al minimo il materiale e senza bisogno della tenda per il campo base. Secondo alcune fonti interpellate dai colleghi spagnoli di Desnivel Kilian avrebbe anche un permesso per il Lhotse, mentre altre fonti parlano di una nuova via dal campo 2. Kilian era già stato all’Everest a maggio 2017, salendo due volte, la prima dal monastero di Rongbuk in 26 ore e cinque giorni dopo in 17 ore dal campo base avanzato, senza tuttavia battere i record di velocità da quel punto di Kammerlander (16h45’) e Stangl (16h42’). Sulle salite di Kilian all’Everest, come spesso avviene per gli ottomila, si sono anche succedute una serie di polemiche e dubbi sul fatto che il catalano sia realmente arrivato in vetta, in particolare da parte dell’alpinista statunitense Dan Howitt.
Al Delicious Festival Dolomiti c'è il primo Women's Trail by Scarpa
Appuntamento il 21 settembre a Cortina d’Ampezzo per il primo trail dedicato al mondo femminile. L'azienda di Asolo organizza in occasione di Delicious Festival Dolomiti la prima edizione di Women’s Trail. Il programma di Women’s Trail si snoderà in un percorso di 7 km con 100/150 metri di dislivello positivo e sarà aperto a tutte le donne che si vorranno misurare con la meravigliosa cornice delle Dolomiti. Un trail non competitivo, che partirà dal PalaDelicious, procederà nella Valle d’Ampezzo e ha in previsione due tappe davvero invitanti. La prima a Malga Peziè de Parù, la seconda alla Baita Resch, dove gli chef dei rifugi prepareranno dei ristori speciali da assaporare e gustare con vista sulle Dolomiti.
Il Delicious Festival Dolomiti
Il Women’s Trail di Scarpa si inserisce, infatti, nel programma di Delicious Festival Dolomiti e ne rafforza lo spirito originario legato allo sport e alla cultura locale. L’Associazione Sportiva Dilettantistica L5T Sport organizza, nei due giorni 20 e 21 settembre 2019, il Delicious Festival Dolomiti, evento sportivo, culturale e gastronomico all’insegna dello sport e del divertimento. L’obiettivo è di valorizzare il patrimonio storico, naturale, alpinistico ed enogastronomico di Cortina d’Ampezzo. Un evento che l’azienda di Asolo vuole valorizzare seguendo il suo stile imprenditoriale e innovativo attraverso un’iniziativa totalmente dedicata alle donne. Scopo dell’iniziativa è anche unire verso un obiettivo comune, la sensibilizzazione per la lotta contro il tumore al seno, sostenendo ADOS – Associazione Donne Operate al Seno Sezione di Cortina – Cadore – Comelico. Le iscrizioni al primo Women’s Trail di Scarpa sono ufficialmente aperte dal primo settembre sul sito www.delicioustrail.it. Il costo di partecipazione è di 20,00 €. Parte del ricavato verrà devoluto all’ ADOS – Associazione Donne Operate al Seno Sezione di Cortina – Cadore – Comelico.