In uscita il nuovo libro 'In forma per lo scialpinismo'

Più' dislivello, più' divertimento e meno fatica nelle gite scialpinistiche

L'idea di pubblicare un testo su come prepararsi per la pratica dello scialpinismo escursionistico non poteva che venire da un medico dello sport... a sua volta appassionato scialpinista! E' infatti in uscita a inizio febbraio 'In forma per lo scialpinismo', un nuovo manuale della collana Specialist della nostra casa editrice a firma di Massimo Massarini, che i nostri lettori già ben conoscono grazie alla sua apprezzata rubrica sulle pagine di Skialper.
La proposta per gli scialpinisti (o aspiranti tali) è duplice: da una parte prepararsi correttamente consente di godere appieno della bellezza di questo sport, affrontando le gite in condizioni fisiche migliori, a vantaggio del divertimento ma anche (e forse soprattutto) della sicurezza. Dall'altra questo tipo di allenamento, vario e completo, permette di stare bene a 360°, di migliorare il proprio stato di forma nella vita di tutti i giorni. Per cui potremmo dire 'in forma per lo scialpinismo, ma anche in forma con lo scialpinismo!'.
Il nuovo manuale è di facile lettura, chiaro e comprensibile, corredato da numerose sequenze fotografiche per illustare gli esercizi che compongono le tabelle di allenamento. I programmi, che alternano attività di palestra e outdoor, sono studiati per soddisfare ben tre diversi livelli di ipotetici scialpinisti: i principianti, gli escursionisti e gli sportivi.

Uno scialpinista deve disporre di resistenza, ma anche agilità e di una buona dose di forza esplosiva. Caratteristiche per certi aspetti opposte e che necessitano di un programma d'allenamento articolato per far sì che tutte queste qualità vengano migliorate. L'uscita in montagna con gli sci si divide infatti in due fasi ben distinte, che richiedono doti fisiologiche e metaboliche completamente diverse: la salita e la discesa. La salita è uno sforzo prolungato, perlopiù ad intensità costante, con movimenti ritmici degli arti inferiori e superiori. La discesa, per contro, è costituita da una serie di contrazioni muscolari intense, aritmiche e relativamente brevi. Lo scialpinista è quindi uno sportivo che, arrivato in punta e tolte le pelli, deve anche lui 'cambiare pelle' per trasformarsi da fondista a discesista.

Arricchiscono e completano l'opera un capitolo sugli infortuni e le patologie tipiche di questo tipo di attività, con precisi consigli per gestire il recupero, e quello dedicato all'aspetto mentale dello scialpinismo, a cura della psicologa Anna Sole Marta, con utili consigli per gestire lo sforzo, la paura e per prendere le giuste decisioni nelle situazioni più critiche. Seguendo i consigli dell'autore, tra sedute in palestra e attività outdoor (bici, corsa, camminate) si potranno avvicinare i tre obiettivi annunciati in copertina: più dislivello, più divertimento e meno fatica!

IN FORMA PER LO SCIALPINISMO
di Massimo Massarini
Mulatero Editore
90 pagine, 25 euro.


Lence-Eyda campioni del mondo!

Nella team race di Verbier terzi Antonioli-Boscacci

Giornata spettacolare questa mattina sulle nevi di Verbier, dove era in scena la gara regina dello scialpinismo, la Team Race. E doppia soddisfazione azzurra con due terzi del podio avvolti dal tricolore. Vittoria di Damiano Lenzi-Matteo Eydallin in 2.10.47 sui francesi Xavier Gachet-William Bon Mardion (2.12.20) e sul duo Robert Antonioli-Michele Boscacci (2.13.25). Quarto posto per Didier Blanc e Valentin Favre, quinto per Martin Anthamatten e Werner Marti. Ottima prova di Filippo Barazzuol e Pietro Lanfranchi (2.17.01), sesti davanti a Kilian, in coppia con Marc Pinsach. Lenzi ed Eydallin sono partiti forte già sulla prima salita e Antonioli-Boscacci sono stati a lungo secondi prima di venire superati nella discesa finale. Tante gente lungo il percorso, facilmente raggiungibile, per una vera e proprio festa dello scialpinismo.

A breve gli aggiornamenti dai nostri inviati a Verbier


Mercoledi' la team race: le squadre azzurre

Lenzi con Eydallin, Antonioli con Boscacci

Mercoledì è il gran giorno della team race: un titolo sempre molto 'sentito'.  In casa azzurra otto convocati in campo maschile e quattro team pronti. «Abbiamo parlato a lungo in riunione - conferma il dt Stefano Bendetti - su come allestire le coppie in gara, visto che è una gara cui teniamo molto e una medaglia sarebbe la classica ciliegina sulla torta di un Mondiale sinora incredibile. Alla fine abbiamo valutato tutti gli aspetti: la condizione fisica, i risultati, il numero di gare fatte, l'affiatamento. Insomma tutto quello serve in una gara del genere. Così alla fine abbiamo puntano su Lenzi e Eydallin, Antonioli con Boscacci, Reichegger con Holzknecht e Lanfranchi con Barazzuol». Dunque Lence con Eyda, coppia più fresca avendo solo disputato l'individuale, mentre Antonioli, in gran forma sarà con Boscacci che comunque nell'individuale ha dimostrato di poter tenere il passo dei primi.
E in campo femminile? «Abbiamo solo tre atlete e dunque è stato necessario fare una scelta - conclude Bendetti -: Katia Tomatis sta dimostrando di aver un bel passo e quindi ci sarà, insieme con Elena Nicolini».


L'Italia si conferma nazione guida a livello giovanile

Soddisfazione per i risultati nell'individuale

«Ancora una giornata con medaglie, meglio di così...». Soddisfazione nelle parole del tecnico azzurro, Stefano Bendetti dopo l'individuale giovanile ai Mondiali. «Un bel percorso - continua il dt dell'Italia - che ricalcava in 'piccolo’ quello assoluto, togliendo la lunga discesa finale: è stato tracciato con difficoltà tecniche interessanti. E con discese piuttosto impegnative: forse è stato un po' troppo duro per le Cadette».

BILANCIO AZZURRO - «Abbiamo dimostrato che siamo un punto di riferimento a livello giovanile - prosegue Bendetti -. Nelle Junior Giulia e Alba (Compagnoni e De Silvestro, ndr) hanno fatto vedere di avere qualcosa in più in questo tipo di gare ed anche Erica Rodigari è arrivata ad un passo da podio. In campo maschile Davide Magnini ha tenuto il passo di Remi Bonnet per oltre due terzi di gara, poi nel tratto a piedi lo svizzero ha piazzato lo strappo vincente e così se ne è andato. Ma resta una medaglia d'argento di grande valore alle spalle di un fuoriclasse. Infine nei Cadetti oltre alla splendido oro di Andrea Prandi e al bronzo di Giulia Murada, abbiamo dimostrato di avere ragazzi e ragazze in grado di lottare per il vertice».


In edicola Skialper 98 di febbraio/marzo

In tutte le migliori edicole, anche su smartphone e tablet

È arrivato il nuovo Skialper... anche se ve l’abbiamo fatto aspettare un po’ più del solito! L’uscita della rivista, infatti, ha cadenza bimestrale ed è sempre prevista per la prima settimana del mese. Questa volta abbiamo perso qualche giorno, e ci meritiamo una tiratina d’orecchie, però l’abbiamo fatto in buona fede... Infatti volevamo farvi trovare sulle pagine di Skialper 98 (febbraio 2015, 160 pagine, 6 euro, con allegato tabloid Up&Down) le principali novità che le aziende hanno presentato ad ISPO 2015 (4-6 febbraio). E abbiamo fatto qualcosa di più: nella maggior parte dei casi le abbiamo già provate sulla neve per svelarvi come vanno. Perdonati? Ci auguriamo di sì, ovviamente!

COVER BY NIGHT - La montagna di notte è affascinante, sia per salire che per scendere. Così abbiamo deciso di provare - ma provare per davvero - le migliori lampade frontali sul mercato. Dagli scatti di Alo Belluscio per illustrare il servizio è venuta fuori la foto della copertina, con Raffaele Cusini lanciato a chiaro di lampada in powder nei boschi di Livigno. Naturalmente a tarda notte… E per chi vuole approfondire l’argomento all’interno è disponibile il super test curato da Giò Romano con dieci modelli da Led Lenser, Lupine, Petzl, Silva e Ski Trab. Ma la foto di copertina già da sé vale il prezzo del biglietto, come si usava dire una volta!

SI PARTE! - E come al solito lo facciamo con le opinioni, da quella del direttore Davide Marta che analizza il boom dello scialpinismo a tutti i livelli e le problematiche che questo può portare se non gestito con attenzione. Leonardo Bizzaro ci parla invece di ‘overconfidence’ e valanghe. Chiudiamo con il sorriso: da questo numero la controcopertina è affidata alle vignette di Caio.

ARTISTA E SOGNATORE - Apertura molto free e molto steep. Abbiamo infatti intervistato il grande Xavier De la Rue, snowboarder francese che ha disegnato in carriera alcune delle linee più estreme sulle Alpi e non solo. Con lui abbiamo approfondito il concetto del superamento dei limiti, di interpretazione e rispetto della montagna. Da leggere tutto d’un fiato, gustandosi le foto altamente spettacolari di Tero Repo.

DIECI COMANDAMENTI - Non prendeteci per blasfemi, ma se andate ad incontrare Bruno Compagnet, Camille Jaccoux e Julien Regnier nello chalet di Black Crows a Chamonix, anche la sciata in powder assume i connotati del soprannaturale. E così abbiamo fotografato i personaggi in questione (anzi, l’ha fatto Alo Belliscio, che non è proprio la stessa cosa…) e abbiamo provato a trascrivere i dieci comandamenti emersi dalla nostra chiacchierata.

PROPOSTE PER ANDARE GIU’ -
Non c’è solo Chamonix che si affaccia al Monte Bianco. Anche sul nostro versante c’è da divertirsi, eccome. E così ecco 5 proposte per diversi livelli tecnici per sciare nella powder sopra Courmayeur. Le dritte le abbiamo chieste a Rudy Buccella, uno che se ne intende della zona, tanto da aver pubblicato una guida proprio sull’argomento.

CURIOSITA’ INNANZITUTTO - Se fosse un senso, la curiosità sarebbe tra i più sviluppati tra gli sciatori di montagna. Così ecco che Federico Ravassard e il ‘compare’ Guglielmo hanno scovato un canale nascosto alla vista, con pendenze fino a 50°, ma poco distante dagli impianti del Monginevro. Prontamente salito e sceso con gli sci, l’hanno ribattezzato il Canale dei Bocia. Perché non andare a darci un’occhiata?

OROBIE IN TUTTE LE SALSE - Andando verso le Alpi Centrali, questo mese c’è ampio spazio per le Orobie. Innanzitutto un bel concatenamento intorno al Monte Valletto, passando da Triomen, Ponteranica, Mut de Sura e Monte Avaro, senza toccare due volte la stessa traccia. La proposta è di Andrea Carminati, new-entry tra i contributors di Skialper. Ad Andrea Bormida, invece, piace ripido, ormai l’avrete capito. Ecco così tre belle linee steep&deep sempre in zona Orobie: il canale Centrale del Pizzo Scais, la normale estiva dalla Grotta dei Pagani sulla Presolana Centrale e la parete ovest del Pizzo di Coca. Con il contributo di Gerry Terraneo, un altro dei nostri ripidisti doc. Infine queste Orobie le abbiamo anche ‘spicozzate’. Sfruttando un inizio di stagione povero di neve, Valentino Cividini ci presenta la ‘Goulotte Beppe’ sul Pizzo Becco e la Diretta Ovest del Monte Aga. Può bastare per questo numero?

PERSONAGGI DA SCOPRIRE - Ci piace dare voce a personaggi famosi e meno famosi, non consideriamo che questa sia una discriminante. L’importante è la passione per la montagna che sanno trasmettere e ciò che hanno da dire. E così Alessandro Monaci è andato ad intervistare Claudio Inselvini, nel filone dei suoi approfondimenti su tematiche alpinistiche. Andrea Bormida ci presenta invece ‘il Camicia’, ovvero Diego Margiotta. Leggete e fateci sapere i vostri commenti!

ALTA VIA, PRIMA PUNTATA - Il progetto ideato da Ski Trab inizia a prendere forma. Su ogni numero della rivista andiamo a percorrere e raccontare alcuni degli itinerari più belli nelle vallate attorno a Bormio. E lo facciamo in compagnia di guide e atleti d’eccezione. Questo numero il nostro Guido Valota è salito in Val di Rezzalo con il mitico Adriano Greco. Un servizio da non perdere, con numerose proposte di itinerari e le ottime foto dell’esordiente (sulle pagine di Skialper) Andrea Salini.

QUEL CONSIGLIO IN PIU’ - La salita al Monte Peller è una delle classiche dello scialpinismo trentino, in particolare della Val di Non. Ma quando la proposta viene da Thomas Martini, c’è da aspettarsi qualcosa di più. E allora non perdetevi una variante impegnativa per i palati più esigenti, apprezzando che Thomas, oltre ad essere un super atleta, è anche un eccellente fotografo.

NON CHIAMATELA VALZOLDANA -
Altra firma nuova sulle pagine della rivista (più siamo, più ci divertiamo!). È quella di Stafano Burra che ci presenta un interessantissimo estratto del suo libro ‘Scialpinismo in Val di Zoldo’ con sei itinerari da non perdere, di tutte le difficoltà: Spiz de Ponta, Monte Pena, Col del Vant, Forcella Bella e Forcella Piccola, Cima delle Forzelete dalla Val Pramper ed infine Tamer Grande. Con foto, schede tecniche e cartine dettagliatissime.

UN VIAGGIO NON PROPRIO DA RICORDARE - Non è detto che le esperienze di viaggio siano tutte esaltanti. A volte va male, come è successo a Giorgio Daidola nella Penisola di Kola, nel Nord Ovest della Russia. Però l’autore ha tratto i necessari insegnamenti per consigliare i nostri lettori e trasformare un viaggio fallimentare in una potenziale proposta esaltante nella powder. Basta seguire i suoi consigli su cosa non fare...

NON DIMENTICHIAMOCI LE CAMMINATE - Ormai lo ripetiamo tutti i mesi in sede di presentazione della rivista: tra i nostri numerosissimi lettori c’è anche chi non ne vuole sapere della neve e aspetta solo la bella stagione per camminare e correre. Allora abbiamo pensato anche a loro, mandando Federico e Francesca a percorrere la Val d’Orcia, sulle colline della Toscana. Come sempre foto emozionanti e consigli pratici per chi vuole godersi questo tragitto in chiave fast&light, ma senza guardare troppo l’orologio e il cardiofrequenzimetro.

IMMANCABILI LE RUBRICHE - Il nostro alimentarista Alessandro Da Ponte ci parla delle proteine nell'alimentazione dello sportivo. Servono? Meglio di origine animale o vegetale? E poi i consigli su come nutrirsi quando si è costretti ad allenarsi alla mattina presto o alla sera. Si sa, a volte bisogna anche lavorare… Chi invece, pensione permettendo, ha tutto il tempo di dedicarsi allo sport, sono i Best Agers, neologismo per definire gli over 60, o meglio, quelli che invecchiano meglio degli altri! I consigli del nostro medico dello sport Massimo Massarini per l’attività endurance nelle fasce di età dei… diversamente giovani! Immancabile, infine, il contributo del Capitano Cresta, una delle colonne della nostra rivista. Questo mese una guida essenziale al clima continentale e marittimo e alla sua influenza sulle precipitazioni nevose.

SOLO NOI VI VOGLIAMO COSI' BENE - Abbiamo passato il mese di gennaio a correre qua e là per le Alpi per testare in anteprima le novità delle aziende top per l’inverno 2015/2016 e abbiamo anche tardato l'uscita della rivista per farci stare tutto. Così abbiamo spedito Gerry Terraneo ad Alagna a sciare con i nuovi Blizzard ZeroG e poi a Davos per scoprire la super-collezione 2016 di Scott, dagli sci e scarponi, fino agli zaini airbag, all’abbigliamento e agli accessori. Guido Valota è stato ad Areches Beaufort a togliere il velo dalla nuova linea Dynafit, con focus sugli scarponi 4 ganci Khion e su sci, scarponi e attacchi. Poi, accompagnato da Federico Ravassard, è andato a Chamonix a toccare con mano (e provare in un metro di powder...) la linea da scialpinismo di Atomic, con lo scarpone Backland che promette faville e la new-entry nel settore di Salomon, dall’attacchino all’abbigliamento, passando per sci e scarponi, naturalmente. E poi l’attesissimo Marker Kingpin, messo ai piedi di Raffaele Cusini a Livigno, la versione rivisitata dello Spitfire di La Sportiva con tanto di predisposizione per attacco TR2 di Ski Trab, le pelli Colltex e Contour con incollaggio adesivo. Ed infine, a proposito di pelli, le scaglie di Fischer, ovvero la pelle in plastica Profile Crown Technology. Per il nostro staff sono qualcosa di rivoluzionario! Ah, già che c’eravamo abbiamo testato anche il Fischer Alpattack 2016 (sì, questa volta c’è…) e gkli ATK Race Raider 14, i bastoncini Leki Tour Stick Vario Carbon, l’intimo Mizuno Breath Thermo, le calze e i calf di Compressport… Non ci siamo fatti mancare niente!

MA C’È ANCHE ALTRO - Sembra quasi una battuta, dopo questo elenco, ma questo numero è talmente ricco che troverete altre rubriche davvero sfiziose ed interessanti, tante news, proposte dai migliori negozi e… non possimo mica dirvi tutto tutto!

IN ALLEGATO UP&DOWN - Come sempre dedichiamo la massima attenzione al mondo delle competizioni di ski-alp e di trail running, al punto da produrre uno speciale magazine dedicato. In allegato (gratuito) ad ogni copia c’è il tabloid Up&Down, la vera Gazzetta degli appassionati di sport di endurance. Tantissime interviste, approfondimenti, personaggi, curiosità. Un prodotto editoriale assolutamente unico nel suo genere. Ecco i principali contenuti!

GIA’ DISPONIBILE SU APP -
 Skialper di febbraio sarà disponibile nelle migliori edicole a partire da metà settimana. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Ma chi lo volesse acquistare immeditamente su smartphone o tablet, è già disponibile. È sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!       


Bell'Italia nell'individuale giovanile dei Mondiali

Ancora oro per Giulia Compagnoni e Andrea Prandi

Giornata dedicata all'individuale giovanile ai Mondiali di Verbier. Ancora grande Italia che vince due titoli iridati e sale sul podio in tutte e quattro le categorie.

JUNIOR MASCHILE - Un testa a testa tra i due più forti: lo svizzero Rémi Bonnet e Davide Magnini. Sempre vicini, con la stoccata vincente dell'elvetico solo nel finale che va a chiudere con il tempo di 1h20'33" superando di 42" l'azzurro. Bronzo per il francese Swann Juillaguet, ma il ritardo sale già a 6'01"; quarta piazza per Valentino Bacca, tredicesimo Nicolò Canclini, quattordicesimo Pietro Canclini.

JUNIOR FEMMINILE - Ancora una doppietta azzurra: vittoria di Giulia Compagnoni davanti ad Alba De Silvestro: 1h20'35 il tempo della valtellinese, 1h22'27" quello della veneta. Bronzo per la francese Lena Bonnel in 1h25'07" dopo una lotta serrata con Erica Rodigari in 1h27'14''.

 

CADETTI MASCHILE - Un altro grande oro per Andrea Prandi: il valtellinese va a vincere il 1h11'41" precedendo lo svizzero Julien Ançay in 1h12'09", con bronzo per Davide Gusmeroli in 1h14'00" che riesce a tenersi alle spalle lo svizzero Arno Lietha in 1h14'52". Ottavo Stefano Confortola.
 

 

CADETTI FEMMINILE - Due francesi sui gradini del podio: titolo a Justine Tonso in 1h26'17" che si impone su Fanny Meynet Cordonnier in 1h30'41''. Bronzo per Giulia Murada in 1h33'35'' con quarta Melanie Ploner in 1h34'50''.


In 1018 al raduno Ai Piedi del Vioz

Vittoria di Daniele Cappelletti e Bianca Balzarini

Quarta vittoria consecutiva per Daniele Cappelletti (Adamello Ski Team) nel raduno in notturna 'Ai Piedi del Vioz-Memorial Roberto Casanova', svoltosi sabato sera a Peio Fonti, nel Parco Nazionale dello Stelvio. La manifestazione, organizzata dall’attiva sezione Sat di Peio con la preziosa collaborazione di Soccorso Alpino, Gruppo Ana Val di Peio, Ufficio Iat Peio Fonti e Pejo Funivie Spa, ha visto al via ben 1018 partecipanti sui 1200 iscritti: indovinata la scelta del comitato organizzatore, diretto da Emilio Comina, di rinviare di un giorno causa pericolo valanghe.

GARA MASCHILE - L'atleta trentino originario della Val di Gresta, caporal maggiore scelto degli Alpini di stanza al Passo Tonale, recente vincitore dei Campionati Italiani per Militari nei prestigiosi Casta di San Candido, ha centrato il poker di successi nella notturna di Peio registrando il tempo di 42 minuti e 3 secondi. Sul collaudato tracciato con partenza in linea a Peio Fonti (1350 metri di quota) ed arrivo presso i 2313 metri di altitudine del rinnovato rifugio Doss dei Gembri, risalendo per le piste Mezoli, Taviela e Gembri, Cappelletti ha distanziato di un minuto e 34 secondi il compagno di squadra Omar Dell’Eva, forte atleta di Cogolo di Peio, che ha preceduto di 11 secondi il terzo classificato, Loris Casna dello Ski Alp Val di Sole. Da segnalare il buon decimo posto di Ivan Degasperi, già ciclista professionista, campione mondiale master di mtb cross country ed ora anche impegnato sugli sci con pelli.

GARA ROSA - Grande successo della fidanzata di Daniele Cappelletti, la polivalente atleta bresciana di Edolo Bianca Balzarini (Adamello Ski Team), che ha impiegato 53 minuti e 56 secondi, precedendo di un minuto e mezzo la toscana Susanna Neri (Bogn da Nia) e di 5 minuti l’altra camuna Sonia Testini (Adamello Ski Team).

LE ALTRE CATEGORIE -
Tra gli under 18 vittoria di Francesco Fedrizzi (Ski Team Val di Non) che ha conquistato il trofeo Carletto Canella davanti a Stefano Peroceschi (Ski Alp Val di Sole) e Matteo Delpero (Brenta Team). Premi speciali poi per l’atleta più vecchio (Guido Testini, classe 1942) ed i concorrenti più giovani (Vanessa Degasperi, Sofia Moreschini e Davide Moreschini, rispettivamente 11 e 10 anni). Il prestigioso ì8° Memorial Roberto Casanova', intitolato alla memoria di uno sfortunato giovane di Peio scomparso diversi anni fa in una tragedia della montagna, è stato invece assegnato al gruppo più numeroso, lo Ski Team Val di Non (110 concorrenti). Significativi riconoscimenti per i sette 'senatori' che hanno svolto tutte le 20 edizioni del raduno: Daniele ed Ubaldo Bertolini, Livio Casanova, Andrea Debiasi, Gianfranco Marini, Ernesto Molignoni e Mirco Zanella.


Laetitia Roux oro nell'individuale

Grande quinto posto per Katia Tomatis

Laetitia Roux si riprende lo scettro: la francese vince la medaglia d'oro nell'individuale con il tempo di 1h25'49" davanti alla svizzera Maude Mathys, staccata di 2'06". Terza e oro Espoir per l'altra francese Axelle Mollaret in 1h30'07", quarta Emelie Forsberg in 1h31'16" e grandissimo quinto posto per Katia Tomatis in 1h32'51". Seguono Séverine Pont Combe, Marta Riba Carlos, Jennifer Fiechter (argento Espoir), Claudia Galicia Cotrina e Marta Garcia Farres (bronzo Espoir). Undicesima Elena Nicolini. Diciottesima e quarta Espoir Alessandra Cazzanelli, ventiquattresima, sesta Espoir, Martina De Silvestro, venticinquesima, settima Espoir Dimitra Theocharis.

 


Individuale: vince Kilian ma due azzurri sul podio

Argento per Robert Antonioli, bronzo per Matteo Eydallin

Ancora una grande prestazione dell'Italia ai Mondiali di Verbier: la medaglia d'oro dell'individuale va al collo di Kilian che chiude in 1h28'12", ma sugli altri gradini del podio ci sono due azzurri, Robert Antonioli in 1h28'58" e Matteo Eydallin in 1h28'59"176 che nel finale riesce ad avere la meglio sul francese Xavier Gachet in 1h28'59"838, con quinto Anton Palzer in 1h29'27". Nella top ten William Bon Mardion, Martin Anthamatten, Valetin Favre, Pietro Lanfranchi e Michele Boscacci. Tredicesimo Manfred Reichegger, sedicesimo e ancora argento Espoir Nadir Maguet, ventesimo e bronzo Espoir Federico Nicolini. Ventiquattresimo Filippo Barazzuol, trentesimo Lorenzo Holzknecht, trentunesimo e quinto Espoir Luca Faifer.

 

 

 


Robert e Eyda, che medaglia nell'individuale

Bendetti: "Peccato per Lenzi, poteva vincere"

Ancora una giornata di medaglie per l'Italia ai Mondiali di Verbier: nell'individuale, argento e bronzo con Antonioli e Eydallin, argento e bronzo con Maguet e Nicolini negli Espoir. «Una gara da incorniciare - spiega il dt Stefano Bendetti -, Robert è in stato di grazia, Eyda ha costruito la sua medaglia con un'ultima discesa, da quasi 900 metri, da paura con il francese Gachet. Resta il rammarico per Lenzi: Damiano era superconvinto, era in testa ma alla fine è stato costretto al ritiro. Da come l'ho visto se la sarebbe giocata con Kilian sino alla fine. Era una gara tecnica e impegnativa come piacciono a lui. Bravi anche gli Espoir che si sono confermati tutti ad alto livello. In campo femminile Katia Tomatis ha fatto un garone, anche Elena Nicolini si è difesa bene, come tutte le Espoir appena fuori dal podio, mentre Martina Valmassoi ha pagato qualche problema fisico».
 
 

 

 


Elisa Desco vince ad Hong Kong

Nella gara dell'Asian Skyrunning Championships

Gara dell'Asian Skyrunning Championships nel fine settimana ad Hong Kong. Nella 50 km doppietta nepalese con Samir Tamang e Mira Rai; quarta l'azzurra Alessandra Carlini.
Nella 28 km vittoria di Elisa Desco davanti a Stephanie Jimenez; nella prova maschile podio per Marco De Gasperi.

Race results
50K
Maschile

1. Samir Tamang (NEP) 4:58:40
2. Yan Longfei (CHN - Salomon) 5:11:50
3. Cristofer Clemente (ESP - Land Team) 5:15:07
4. Blake Hose (AUS - Salomon) 5:18:17
5. Miki Ushida (JAP) 5:28:40
Femminile
1. Mira Rai (NEP) 5:39:31
2. Dong Li (CHN - Salomon) 6:00:49
3. Kasie Enman (USA - Salomon) 6:13:57
4. Alessandra Carlini (ITA - Agisko) 6:43:37
5. Shiho Iwadate (JAP) 6:55:37

28K
Maschile

1. Dai Matsumoto (JPN- Salomon) 2:49:23
2. Kondo Yoshihito (JPN) 2:51:41
3. Marco De Gasperi (ITA - Scott Sports) 2:54:32
4. Tom Owens (GBR - Salomon) 3:06:06
5. David Byrne (AUS - Nike) 3:09:54
Femminile
1. Elisa Desco (ITA - Scott Sports) 3:41:02
2. Stephanie Jimenez (ITA - Salomon) 3:41:45
3. Kanako Hasegawa (JPN) 3:56:25
4. Chiaki Fjelddahl (JPN) 4:24:03
5. Oksana Riabova (UKR) 4:31:12

 

 


Invernal, vittoria di Aziz Heliani

Nella gara rosa a segno Cinzia Bertasa e Sabina Ambrosetti

E Invernal fu. Lo scorso anno ad accogliere gli oltre 500 partenti un caldo primaverile, decisamente poco Invernal;  quest’anno i quasi 350 partenti hanno dovuto affrontare neve, freddo, ghiaccio e anche la nebbia che ha purtroppo precluso la spettacolare vista del Monte Rosa dal Sesia ma ha reso l’atmosfera decisamente più mistica ed ovattata. A Carpignano Sesia domenica in tanti dunque convenuti per la prima gara 2015 organizzata dal Team Trail-Running; due i percorsi, quello lungo di circa 20 km che ha riscosso i favori della maggior parte dei concorrenti e uno più corto di circa 11 km con poco oltre 100 partenti. Il via alle 10 dalla piazza di Carpignano, avvolti nella nebbia scesa poco prima della gara (per poi alzarsi al termine della stessa) e una temperatura di poco inferiore allo zero. Terreno ghiacciato ed innevato che non ha impedito al vincitore di volare letteralmente in 1h17’45 per percorrere la distanza di 20 km totalmente off road; si tratta del marocchino Aziz Heliani (Atletica Pavese) che ha avuto nettamente la meglio su Alberto Bolcato (Asso pro Team) e Simone Travaglia (A.S. Amatori Sport Serravalle Sesia). In campo femminile un arrivo contemporaneo per Cinzia Bertasa (Team Tecnica) e Sabina Ambrosetti (Runners Valbossa) in 1h31’08 che hanno preceduto Jane Lambert.
La distanza breve ha visto il successo di Ferdinando Mignani (Atletica Varese) e Maria Luisa Morelli.
Per concludere quello che per tutta la giornata è stato il comune denominatore dei pensieri di tutti, organizzatori e concorrenti, che si è manifestato con gesti, parole e stati d’animo: forza Yulia (Baykova, la forte trailer russa d'origine, ricoverata alle Molinette di Torino).
 


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