Novita’ nel calendario di Coppa del Mondo ISMF
In Francia si gareggia a Cambre d’Aze e non all’Alpe d’Huez
A Milano, forum ISMF in vista della prossima stagione. Confermate le due novità più importanti dal punto di vista tecnico, obbligatorie per gli atleti di Coppa del Mondo, vale a dire l’ARTVA a tre antenne e il casco con doppia omologazione, quella IUAA (la attuale per la montagna) e quella EN (la stessa dello sci alpino).
Cambio nel calendario: la tappa francese mantiene la data del 28 gennaio, ma cambia la sede. C’è la rinuncia dell’Alpe d’Huez, così la federazione transalpina ha scelto la località sciistica di Cambre d’Aze, non lontano da Andorra. Un’altra gara dunque sui Pirenei, oltre alla Font Blanc di Andorra che apre la stagione il 21 gennaio (e nell’occasione si svolgeranno le premiazioni della Coppa del Mondo overall 2016, saltate dopo l’annullamento della PdG) e la Val d’Aran, questa volta nel versante spagnolo, che ospita le finali dall’8 aprile.
Clemente Belinghieri primo al 6 Comuni Presolana Trail
Nella gara femminile a segno Graziana Pe'
Seconda edizione della 6 Comuni Presolana Trail organizzata dalla Fly Up di Mario Poletti: 24 chilometri con 800 metri di dislivello positivo nella Conca della Presolana con partenza e arrivo a Rovetta. Successo di Clemente Belinghieri (Valetudo) con il tempo 1h44'35" davanti a Luca Rota (La Recastello Radici Group) in 1h48'11" con Pangrazio Ramon (US Malonno) a completare il podio in 1h48'19”. Quarto Carlo Corti, quinto il vincitore del Tor des Geants, Oliviero Bosatelli. Nella gara rosa successo di Graziana Pè (Scais 3038) in 2h08’46”, su Cristina Rizzi in 2h16'32" e Leila Maria Camanini in 2h20'16".
Jacquemoud fall and rise
Da oggi on-line su Vimeo il cortometraggio di Frame Visuals sullo skialper
Ascesa, caduta e ritorno di un grande campione. Davanti allo schermo di un computer sembra tutto facile, ma anche i grandi atleti sono uomini, con tutte le loro fragilità. È questo il leit-motiv del bel cortometraggio ‘Jacquemoud Fall and Rise’, realizzato da Frame Visuals e rilasciato su Vimeo oggi. Il protagonista naturalmente è il campione di skialp francese, ma visto con un altro sguardo, quello dell’atleta che vince ma che poi ha anche un anno no. Una fase della vista e della carriera raccontata attraverso la voce di Mathéo, ma anche dell’amico Kilian o della nonna, andando a casa del campione, a Saint Nicolas de Veroce, sulle Alpi Francesi, non lontano da Chamonix. Il corometraggio è stato realizzato da Andrea Salini e Francesco Andreola in due riprese, a maggio e luglio, quando si è unito anche Kilian. Non resta che conludere con le parole di Kilian: «Lo sport di alto livello è come la montagna, qundo il tempo è bello è tutto più facile, ma se si lotta si trova una soluzione ai problemi». Buona visione!
n.b. Il cortometraggio è in francese ma dalle impostazioni di Vimeo (pulsante cc in basso a destra, sotto il video) è possibile inserire i sottotitoli in italiano o in inglese
Tartufo, Carlo Salvetti e Lara Mustat primi nella 66km
Nella 50km a segno Davide Ansaldo e Giulia Vinco
A Calestano tempo di Tartufo Trail Running, tappa finale del Trofeo Agisko Bper Banca. Nella 50km vittoria di Davide Ansaldo: il portacolori del Bergteam chiude in 5h12’23” e si aggiudica la generale del circuito. Piazza d’onore per Alberto Bolcato (Asso Orobica) in 5h13’41”, con Roberto Gheduzzi (Team Mud & Snow) in 5h25’16” a completare il podio. Quarto Roberto Rizzardi (3T Valtaro), quinto Marco Rossi (Valle Brembana). Nella gara rosa a segno Giulia Vinco (Malavicina) in 6h40’04” su Manuela Rebuzzi (Atletica Reggio) in 6h59’09” e sulla francese Leonie Cartier in 7h25’11”; ai piedi del podio Giorgia Gasparini e Federica Leoncini.
Nella 66km affermazione di Carlo Salvetti del Carvico Skyrunning in 6h51’20”, seconda piazza per Alexander Rabensteiner (Skinfit Team) in 6h54’48”, terza Nicola Pizzorni (Atletica Barilla) in 7h26’50”. Seguono Nicola Poggi (Emozioni Sport Team), Marco Bonfante (Malavicina), Paolo Milani, Matteo Colombo (Bergamo Stars Atletica), il francese Emmanuel Lang, con nona la prima donna, Lara Mustat in 8h04’43” (che aveva già in tasca la vittoria del Trofeo Agisko Bper Banca) davanti a Francesca Canepa decima assoluta in 8h19’28” e Cristiana Follador, dodicesima assoluta, in 8h28’06”.
Nella 28km vittorie di Daniele Cappelletti (su Claudio Chiarini e Alexander Keim) e di Silvia Rampazzo, sesta assoluta (su Francesca Bertolini e la svizzera Sophie Andrey).
Lake Garda Mountain Race, vittoria in famiglia
Successi di Jonathan Wyatt e Antonella Confortola
Sesta edizione della Lake Garda Mountain Race. Circa 300 iscritti alla gara con qualche forfait, un po' per sfiducia nel tempo, prime influenze di stagione (come Goetsch, detentore del record), qualche infortunio (Victoria Kreuzer), e rinunce alle 2000 Competitive Class, come l'affezionato partecipante don Franco Torresani, comunque presente, ma costretto per le strette tempistiche legate alla necessità di celebrare un funerale nel primo pomeriggio a ripiegare sulla più breve 1700 Non Competitive Class.
Gara comunque di alto livello grazie alla presenza di atleti come Wyatt, Bratina, Pintarelli, Facchinelli, Confortola, Pircher. Nella 2000 (12,3 km di ascesa con 2065 metri di dislivello), il vincitore è stato il neozelandese sei volte campione del mondo Jonathan Wyatt (Team Salomon – Atletica Trento) che con 1h30'07'' ha bissato il successo ottenuto alla LGMR nel 2014. Dietro di lui un acceso sprint tra il giovane Rok Bratina (Team Salomon – US Aldo Moro Paluzza) e l'altoatesino Henry Hofer (ASC LF Sarntal Raiffeisen) che ha visto quest'ultimo vincitore di soli otto centesimi: medesimo tempo quindi per i due, 1h31'33'.
In campo femminile alla sua prima apparizione alla LGMR ha trionfato la campionessa italiana Antonella Confortola (G.S. Forestale), moglie di Wyatt, che si è imposta con 1h50'35'' (a soli 24'' dal record femminile). Seconda Petra Pircher (ASV RC Vinschgau), campionessa uscente distaccata di quasi tre minuti (1h53'16). Terza un'abbonata del podio, Anna Pircher (ASV RC Vinschgau), che dopo il terzo posto del 2014 e il secondo del 2015 chiude con 1h56'03''.
Nella 1700 Non Competitive Class vittoria di Don Franco Torresani (1h13'43'' Atletica Trento) e di Pamela Peretti (Maddalene Sky Team 1h37'19'').
Kilometro Vertical Chiavenna Lagunc a Petro Mamu
Nella gara rosa a segno Valentina Belotti
Appuntamento domenica con il Kilometro Vertical Chiavenna Lagünc. Con la prima volta di Petro Mamu: l’eritreo ha debuttato col botto e vinto in 31’43” davanti a Bernard Dematteis 32’04” e al campione di scialpinismo Michele Boscacci 32’46”. Ai piedi del podio l’altro azzurro di skialp Damiano Lenzi, quarto in 33’07” e il neozelandese Jonathan Wyatt quinto in 33’06”, nella top ten Alex Baldaccini, Emanuele Manzi, Mattia Scrimaglia, Davide Magnini e Francesco Puppi.
Al femminile ennesima riconferma per la campionessa italiana Valentina Belotti, per la quarta volta prima su questo tracciato. Per lei finish time di 38’17” che le ha permesso di spuntarla sulle altre compagne di nazionale Alice Gaggi 41’30” e Antonella Confortola 42’32”. Quindi Arianna Oregioni in 42’52” e Sara Bottarelli in 43’46”. Nelle dieci Giulia Compagnoni, Ivonne Martinucci, Alessandra Valgoi, Patrizia Pensa e Monia Acquistapace.
Otto ore e 10 minuti per fare il Selvaggio Blu
L'incredibile tempo di Nicola Bassi, registrato ieri
Nicola Bassi, forte atleta del Team Dynafit, partito ieri alle ore 6 di mattina dalla località Pedralonga, in Sardegna, ha percorso i 40 km del percorso originario del Selvaggio Blu fino a Cala Sisine in 8 ore e 10 minuti. L'itinerario è stato portato a termine in completa autonomia e senza nessun aiuto esterno. Dentro lo zaino solo i 60 metri di cordino in kevlar super leggero da 1,5 kg, due litri d'acqua e qualche integratore energetico oltre alle attrezzature da calata e una luce frontale per la prima ora di buio. I punti di rilevamento sono stati presidiati dall'Associazione Artzia, organizzatrice dell'UTSS Ultratrack Supramonte Seaside.I rilevamenti parziali lungo il percorso lo hanno visto transitare a: Boladina ore 10.06; Sa Nurca ore 12.57; Cala Sisine ore 14.10 (arrivo). In questa breve trasferta sarda Bassi porta a casa una vittoria alla 90 km di corsa del Supramonte e un FKT sul Selvaggio Blu che probabilmente rimarrà a lungo insuperato.
Kilian steep & deep in Tibet
Nuova discesa fino a 55 gradi su una vetta di 6900 metri
Kilian Jornet, Vivian Bruchez e Seb Montaz Rosset, durante la loro spedizione all'Everest, che prevedeva il raggiungimento della cima più alta del pianeta con uno stile 'veloce e leggero' (progetto Summits of my life), hanno avuto modo di esplorare montagne di minor rilevanza con gli assi sotto ai piedi.
NUOVA DISCESA - È cosi che martedì 13 settembre il trio, armato di piccozze ramponi e sci minimalisti, ha salito e ridisceso una cima inviolata di 6.900 m, situata nella regione tibetana dell’Everest, lungo una estetica parete di ghiaccio e neve di circa 800 m con pendenze fino a 55°. Vivan Bruchez su Facebook introduce la loro impresa con questa frase di Jean Michel Asselin: «Per salire in Himalaya bisogna stranamente prendersi gioco della morte per non perdere nulla del desiderio di vivere» spiegando poi come sia difficile, su grandi pareti e in posti remoti, mantenere la calma e la lucidità per poter affrontare un pendio nevoso di questo tipo con gli sci ai piedi.
CONDIZIONI - La neve non ottimale lungo la discesa e il grosso seracco che incombeva come una spada di Damocle sulle loro teste hanno messo a dura prova lo stress psicologico dei tre atleti. Solo Kilian, come spiegherà poi Bruchez, era abbastanza rilassato sia durante la salita che durante la discesa. La sua fortuna è stata di intraprendere, in questi anni, molte uscite in solitaria su lunghi e remoti itinerari alpini (come la cresta dell’Innominata in velocità), dove la solitudine e il sapersi arrangiare da soli temprano in maniera profonda la mente e le sensazioni dell’essere umano. In conclusione si tratta di sicuro di una splendida parete logica, sostenuta e ripida che avrebbe richiesto un'intera spedizione a scialpinisti di alto livello per essere affronta. Per Kilian e compagni, invece, è stato solo un ripiego dovuto alla mancata vetta dell’Everest a causa della troppa neve presente sul percorso da loro prestabilito.
Fastet Known Time Selvaggio Blu, ci siamo!
Da domani il tentativo di record in velocità di Nicola Bassi
Selvaggio Blu, uno dei trekking più 'trendy' in questo momento, non solo del Belpaese. L'itinerario sardo tra roccia e mare, del quale Skialper ha già parlato in diverse occasioni, sarà teatro a partire da domani del tentativo di fastest know time, percorrenza in velocità, da parte di Nicola Bassi, che ha vinto, a pari merito, anche la 90 km dell'Ultra Tracks Supramonte Seaside, lo scorso fine settimana. Quelli appena trascorsi sono stati giorni di perlustrazione sull'impervio percorso, grazie alla preziosa assistenza di ARTZIA Asd Trail Sardegna, ora si fa sul serio... Per rimanere aggiornati sull'impresa si puà consultare la pagina Facebook dedicata.
Al via le iscrizioni per il Vertical Up 2017
Debutta anche la Val Gardena
Il 10 ottobre si aprono le iscrizioni per l’edizione 2017 del Vertical Up, il circuito di gare sulle piste più famose di discesa libera da affrontare in salita. Con una importante novità: il debutto della Val Gardena. La prima gara è in Austria il 7 gennaio a Hinterstoder, poi le due tappe italiane, quella gardenese appunto, il 21 gennaio sulla Saslong, e quella di Pinzolo il 28 gennaio sulla Tulot Audi Quattro. Il 25 febbraio la ‘classica’, sulla Streif di Kitzbühel, con gran finale il 25 marzo a Wengen sul Lauberhorn.
Le date dei circuiti Dynafit Vinschgau e Eisacktal Cup
Ecco il calendario per la nuova stagione
Definite le date dei due circuiti di ski-alp in provincia di Bolzano. La Vinschgau Cup, sempre ‘griffata’ Dynafit, e la Eisacktal Cup hanno già pronto il calendario, cercando di non inserire le gare negli stessi giorni. Così ci sarà una sola concomitanza.
DYNAFIT VINSCHGAU CUP - La novità è l’opening con una prova running, un vertical sabato 26 novembre alle 10 a Tarsch su un tracciato di 4km e 700 metri di dislivello. La prima prova sulla neve è a Schöneben il 16 dicembre alle ore 19.30, poi sempre a dicembre, il 28, tappa a Watles. Il 20 gennaio appuntamento a Haider Alm, sempre alle 19.30, mentre finale a Langtaufers l’11 febbraio alle 10.
EISACKTAL CUP - La prima prova in calendario è il 30 gennaio a Vals, poi tre le tappe a gennaio: il 13 a Gossensass, il 20 a Meransen, il 27 a St. Andrä. Tutte notturne, finalissima invece di giorno: il 4 febbraio a Latzfons.
Gia disponibile su app Skialper 108 ottobre-novembre
In copertina La Grave, la localita’ mito dello sci da montagna
È già scaricabile in versione app iOS e Android il numero 107 di Skialper (6 euro, 176 pagine) di ottobre-novembre e sarà in vendita nelle migliori edicole a partire dai prossimi giorni. Un numero sospeso tra autunno e inverno, con la nostalgia delle ultime escursioni fast & light ma soprattutto la voglia di grande sci. E non poteva che essere dedicata alle emozioni che sanno regalare le grandi discese fuoripista la copertina, a firma di Federico Ravassard, realizzata a La Grave, la patria degli ski-bum e dello sci hors-piste.
LA GRAVE - Un ampio reportage di 15 pagine su una località simbolo, dove una telecabina di 40 anni fa apre le porte su un comprensorio immacolato, senza piste battute, popolato da ski-bum e action photographer in arrivo da tutto il mondo. Un villaggio di 500 abitanti con ben 25 Guide alpine, ski lodges, negozi che chiudono quando arriva la nevicata giusta… insomma un reportage tutto da leggere e da guardare perché le foto valgono più di mille parole!
RANCHO - Così forse non dice molto, ma è il nuovo nickname di Enak Gavaggio, ex campione dello skicross e freerider francese. La sua idea di creare un web show (e un personaggio, di nome Rancho, appunto) è stata geniale. Si diverte a provare tutti gli sport della neve, compreso lo skialp, alla Pierra Menta. Siamo stati a trovarlo nella sua bella casa sulle Alpi Francesi.
LA POLVERE DI DRACULA - Molti effettivamente avranno sentito parlare della Transilvania solo per i vampiri e invece è una regione ricca di montagne, innevate anche nell’inverno più secco che si ricordi sulle Alpi… Diario di un’avventura sciistica un po’ diversa.
PEAK LENIN - Salire su uno dei settemila dell’ex Unione Sovietica e scenderlo con gli sci. Storia di un’avventura nata quasi per caso al bar, raccontata da Dino Bonelli, alla prima esperienza alpinistica (e sci-alpinistica), in compagnia del veterano di quelle vette, lo snow leopard Cala Cimenti.
ILLEGAL COULOIR - Brutto tempo, che si fa? Ecco che in soccorso arriva un incredibile canale sulle pareti di una diga, in Valtellina… 45° dritti dritti, costanti, sciati da Giuliano Bordoni e Paolo Marazzi e fotografati da Andrea Salini di Frame Visuals.
#BESOCIAL - Facebook & co sono pieni dei resoconti quotidiani di imprese o presunte tali tra i monti, con gli sci o le scarpe da running. Noi ci siamo divertiti ad approfondire la conoscenza di questa generazione di fenomeni (o no?) con un simpatico decalogo e qualche domanda a ‘local hero’ e protagonisti social.
LA FABBRICA DEI CAMPIONI - È la caserma Perenni, del Centro Sportivo Esercito. Il nostro Luca Giaccone ha passato una giornata con Manni, Michi & co. Naturalmente in compagnia del fotografo Stefano Jeantet…
OUTDOOR DESTINATION - La Riviera dei Limoni, alias Alto Garda Bresciano, ha un clima mediterraneo e vette di duemila metri a pochi passi dal lago. Una vera e propria capitale degli sport outdoor da vivere 12 mesi all’anno, dal trail allo skyrunning, dalla mountain bike alle due ruote su strada, senza dimenticare triathlon, nuoto in acque libere, vela: 15 pagine di istruzioni per l’uso del tratto di Garda tra Salò e Limone.
MALGA CES TRAIL PARADISE - Itinerari trail e vertical tracciati e segnalati da innovativi cartelli con i QR code. Dove? A Malga Ces, ai piedi delle Pale di San Martino. Siamo stati a provare questi sentieri coinvolgendo anche qualche local famoso.
5 TENDE PER 3 STAGIONI - Abbiamo provato i migliori modelli per accamparsi in quota anche nelle stagioni di mezzo, non senza dimenticare sacchetto e materassini e qualche prezioso consiglio, inclusa una ricetta gourmet da campeggio.
MOLTO PIÙ CHE INVERNALI - Sono le scarpe del momento, chiamiamole invernali, ma in realtà sanno fare anche tante altre cose. Stiamo parlando dei modelli con ghetta o calzino incorporato, la Dynafit Alpine Pro GTX, Scarpa Atom S, Salomon S-Lab XA Alpine e La Sportiva Crossover 2.0 GTX. Le abbiamo analizzate ai raggi X e messe ai piedi di Emanuele Manzi.
DALL’IRAK ALLA HARDROCK - L’incredibile storia di Jason Schlarb, che ha tagliato il traguardo della gara statunitense insieme a Kilian Jornet. Lo abbiamo incontrato durante la sua lunga estate alpina.
UTMB, TOR & 4K - Tutte le news dalle gare endurance più attese dell’anno, le interviste, le foto più belle.
OPINIONI - Il parere di Fabio Meraldi sulla rinuncia di Kilian all’Everest, quello del runner spagnolo Genís Zapater sulla deriva che stanno prendendo le gare di trail in montagna e di Luca Salini, imprenditore tessile del mondo skialp, su Olimpiadi e Coppa del Mondo.
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di ottobre-novembre sarà disponibile nelle migliori edicole nei prossimi giorni ed è già sull’apposita app per dispositivi mobili. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!












