Confermato il Periplo del Rosso
Domenica nella conca di Oropa
Ultime ricognizioni sul percorso: confermata la quarantesima edizione del Periplo del Rosso che si svolgerà nella conca di Oropa domenica 19 marzo, con partenza alle ore 9.30 dal piazzale Busancano. Un percorso che avrà un dislivello complessivo di circa 1800 metri, con tre salite e tre discese. La partenza sarà a piedi, per una decina di minuti di salita fino a quota neve; sul tracciato poi ci saranno altri due tratti tecnici a piedi, il primo in cresta nella salita all'Anticima del Mucrone, il secondo su breve corda fissa verso il Lago del Rosso. Raggiunto il Monte Rosso, si scenderà al Lago della Barma per risalire al colle omonimo e affrontare l'ultima discesa verso il traguardo, collocato nei pressi del Rifugio Savoia, facilmente raggiungibile dagli spettatori con la funivia.
Per le categorie giovani il percorso esclude una parte della prima salita; cadetti e juniores partiranno infatti dalla zona antistante il Rifugio Savoia e percorreranno lo stesso itinerario delle categorie superiori, ma con un dislivello inferiore ai 1000 metri. Le iscrizioni si possono effettuare fino alle 12 di sabato 18 marzo: info sul sito www.bufarola.it
Presentate le tappe di Coppa del Mondo a Prato Nevoso
Presenti anche Damiano Lenzi e Katia Tomatis
Presentazione a Mondovì della tappa di Coppa del Mondo a Prato Nevoso. Per il terzo (e ultimo) anno consecutivo le montagne del Monregalese ospiteranno le gare del circuito ISMF: in questa stagione non saranno le finali, ma quarta prova di coppa. Dunque individual il primo giorno, sabato 25 marzo, sprint il secondo, domenica 26. Obiettivo salire in vetta al Mondolè. «La neve è arrivata presto sulle nostre montagne - spiega Giorgio Colombo del comitato organizzatore - ce n’è ancora molta, anche se in questi giorni le temperature sono primaverili. Al momento il percorso di gara è confermato». Con la tappa di Coppa del Mondo ci sarà anche la prova open, la Tre Rifugi che festeggia le 65 edizioni. Programma, dunque che inizia venerdì 24 marzo a Prato Nevoso con il briefing dell’individual, il giorno successivo la partenza alle 8.30 della prova di Coppa del Mondo, alle 9 quella della Tre Rifugi. Nel pomeriggio la premiazione e il saluto dei bambini delle scuole sci agli atleti. Domenica 26 dalle 9 le qualificazioni della sprint nella Conca di Prato Nevoso, alle 11.35 la finale femminile, alle 11.45 quella maschile. Alla presentazione di Mondovì c’erano anche Damiano Lenzi e Katia Tomatis: hanno incontrato gli studenti dell’Alberghiero Giolitti e del Liceo Sportivo, raccontando le loro esperienze nel mondo dello ski-alp e rispondendo alle tante domande. Mondiali a parte, quella di Prato è l’unica prova italiana di Coppa del Mondo. «Cercheremo di fare bene anche sulle montagne di casa - spiega il dt azzurro Stefano Bendetti -: arriviamo da un campionato del mondo incredibile, dove abbiamo confermato la nostra leadership: vorrei dire grazie a tutti, in primis agli atleti, ma anche allo staff tecnico, al fisioterapista Luca Ballario, alla Fisi e ai nostri sponsor. Senza dimenticare che a Prato Nevoso arriviamo con due azzurri in testa alla generale, Robert Antonioli, primo con 195 punti e Michele Boscacci secondo a 189».
Da Bormio a Livigno con gli sci
Una edizione zero che potrebbe diventare anche una gara in futuro
Domenica la comunità scialpinistica dell'Alta Valtellina si è attivata facendo il primo passo verso la realizzazione di un progetto ambizioso come la traversata Bormio-Livigno in modalità skialp. Un evento voluto dall'azienda di Bormio Ski Trab, in collaborazione con il coach della Nazionale Italiana di skialp Davide Canclini e supportata dal Cai dell'Alta Valle.
Tre gruppi si sono ritrovati all'alba di domenica per seguire tre percorsi differenti: il percorso più lungo, con uno sviluppo di circa 35km e oltre 3.500 metri di dislivello si è snodato inizialmente lungo le piste di Oga fino alla Chiesetta del San Colombano, in discesa fino all'Alpe Boron, il Passo delle Pecore, Arnoga, il Passo della Vallaccia con discesa su Trepalle, un'ultima ripellata fino al Monte delle Antenne ed arrivo su Livigno dopo circa 9 ore di cavalcata.
L'ambizione è quella di organizzare un evento di portata internazionale​ coinvolgendo appassionati, guide alpine, rifugisti e atleti​ (​non solo una​ gara ma anche un percorso tracciato da poter percorrere in due ​o più ​giorni per i più umani con ​pernottamento in uno dei tanti rifugi​ collegati alla traccia​), come spiegato da​ Adriano Trabucchi​​: «L’Alta Valtellina è una terra ricca di valori dal punto di vista sportivo ed ambientale, basti pensare che a pochi minuti di auto da Bormio sono stati tracciati oltre 250 itinerari con le pelli e gran parte dei campioni dello scialpinismo, sia tra i pionieri che hanno vinto tutto quello che si poteva vincere - come Fabio Meraldi - che tra i nazionali in gara in questo periodo per la coppa del Mondo (Robert Antonioli, Michele Boscacci, Giulia Compagnoni, Andrea Prandi per citarne alcuni) sono valtellinesi doc. ​Le nostre montagne raggiungono altezze importanti e grazie anche all'apertura del Passo dello Stelvio in Alta Valtellina si può sciare per 9 mesi all'anno. â€‹È importante dare valore al nostro territorio e l'impegno che vogliamo prendere è quello di offrire un evento che possa portare pubblico, atleti, calore e passione verso uno sport e un territorio meraviglioso».
Dopo l’edizione zero del weekend scorso c'è da aspettarsi grandi sorprese per un prossimo futuro. Foto e le tracce GPS della traversata le potete trovare sulla pagina Facebook di Ski Trab.
Skialpdeiparchi, Colaianni e Tempesta senza rivali
Vittoria anche al Trofeo Majella
Domenica in programma la dodicesima edizione del Trofeo Majella (sesto appuntamento del circuito Skialpdeiparchi La Sportiva Skitrab) organizzato dallo sci club Pretoro. Tracciato di 1260 metri di dislivello e circa 14km di sviluppo all’interno del Parco Nazionale della Majella. Clima invernale e tanto sole con partenza nei pressi della innevatissima (altezza media del manto oltre i tre metri) stazione di Majelletta nella località Fonte Tettone. Dopo un breve tratto parallelo alla zona impianti, il percorso si immetteva sul crinale della Valle di Santo Spirito. Una salita costante e regolare che ha condotto gli atleti alla località Blockhaus (a quota 2145). Raggiunta la cima la prima discesa verso località Stazzo di Caramanico per nuovo cambio assetto e, con una serie continua di inversioni, si risaliva verso la piana del Blockhaus per poi ridiscendere verso il punto di partenza.
Successo finale di Carlo Colaianni (sci club Gran Sasso Piana di Navelli), ancora una volta davanti a tutti (sesta vittoria in sei gare) con il tempo di 1h30’10”. Completano il podio l’altro giovane Marco Daniele (1h 32’41”) e Raffaele Adiutori (1h33’ 01”). Al femminile sesta vittoria in solitaria anche per Raffaella Tempesta che precede Giovanna Galeota e Francesca Ciaccia. Domenica 19 marzo si torna in gara nella località di Scanno (AQ) per il primo Scanno X-Alp.
Horn Attacke a Hannes Perkmann e Annelise Felderer
Duathlon da Bolzano al Corno del Renon
È stato il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi a dare il via alla seconda edizione di Horn Attacke, prova di duathlon che ha visto i partecipanti sfidarsi su una distanza di 20 chilometri e 2.000 metri di dislivello, da Bolzano al Corno del Renon, prima a piedi e poi sugli sci. Il tracciato dopo aver toccato Soprabolzano, si snodava sino a Pemmern, stazione a valle della funivia del Corno. Qui, gli atleti hanno messo gli sci a piedi e hanno proseguito per 6,5 km e altri 730 metri di dislivello.
Vittoria di Hannes Perkmann con il tempo complessivo di 2h06’14” con un margine di 2’55” su Andreas Reiterer, primo nel 2016. Sul terzo gradino del Oswald Weisenhorn. Al femminile a segno alla vincitrice dell’anno scorso: Annelise Felderer in 2h32’34”, seconda a 2’40” Anna Pircher, terza Gerlinde Baldauf. La gara a staffetta è stata vinta dal team Olm-Gas con Christian Moser (corsa) e Andreas Gufler (sci), con un tempo complessivo di 2h02’36 ore. Al femminile affermazione dei Gherdeina Runners con Edeltraud Thaler in prima frazione e Manuela Perathoner nella seconda, al traguardo in 2h30’51”.
Nelle altre categorie successi di Anton Steiner (H3, da 50 anni in su), Tamara Lunger (D1, sotto 40 anni), Petra Pircher-Marian Raffl (staffetta mista)
La seconda edizione della Horn Attacke si è tenuta in memoria dei quattro alpinisti di Renon morti il 22 ottobre 2016 sotto una valanga sulla Gran Vedretta: l’intero incasso sarà devoluto in beneficenza alle loro famiglie. Tra di loro anche Ulrich Seebacher, uno degli ideatori del Horn Attacke: così a Soprabolzano era previsto un traguardo ‘In memoria Ulli Seebacher’ (vinto da Hannes Perkmann).
Pizzo Camino Ski Alp Race a Pietro Lanfranchi
Al femminile affermazione di Paola Pezzoli
Pietro Lanfranchi si aggiudica la Pizzo Camino Ski Alp Race in programma domenica a Schilpario, tappa del Trofeo Alpi Orobiche. Il portacolori del Valgadino chiude con il tempo di 1h55’07”; piazza d’onore per William Boffelli in 1h58’31”, terzo Marzio Bondioli in 2h09’23”, mentre ai piedi del podio troviamo Pietro Lenzi e Andrea Omodei. Completano la top team Horst Kofler, Michel Cinesi, Emil Lussana, Luca Malgarida e Paolo Odelli. Al femminile affermazione di Paola Pezzoli in 2h39’.
La prima Mondolé SkiMarathon a Cazzanelli-Giovanetto
Al femminile affermazione di Katia Tomatis e Tatiana Locatelli
Debutto per la Mondolé SkiMarathon: gara a coppie in notturna su un percorso di 21 chilometri con oltre 2000 dislivello, con partenza e arrivo a Prato Nevoso e passaggio ad Artesina, compresa la salita integrale della Turra. Vittoria della coppia valdostana con François Cazzanelli e Nadir Giovanetto in 2h09’39”, davanti all’altra squadra valdostana con Stefano Castagneri ed Henri Grosjaques (2h23’36”) e ai cuneesi Marco Testino e Alberto Topazio (2h16’39”). Quarti Nicola Cavallo e Diego Mamino, quinto Gianluca Iavelli e Giancarlo Parola. Al femminile affermazione di Katia Tomatis e Tatiana Locatelli in 2h33’10”.
Pizzo Tre Signori a Robert Antonioli ed Elena Nicolini
Tappa del Crazy Skialp Tour
Robert Antonioli ed Elena Nicolini vincono la 37esima edizione della scialpinistica Pizzo Tre Signori. Inserita come prima tappa del Crazy Skialp Tour, e inizialmente in programma per domenica 12 febbraio, la gara organizzata dell’As Premana è stata recuperata nell’unica data buona disponibile di tutto l’inverno.
Il comitato organizzatore ha davvero ‘colto l’attimo fuggente’, approfittando delle ultime precipitazioni nevose e confermandola soli sette giorni fa: tracciato tecnico e muscolare che ha riscosso unanimi consensi. Cinque salite, quindici cambi d’assetto, quattro pezzi a piedi, con quasi 1500 metri di dislivello positivoGara vera e combattuta sia al maschile, sia nella prova in rosa. Pronti via e Fabio Bazzana è andato all’attacco con Robert Antonioli. I due hanno imposto un ritmo sostenuto, tenendo a debita distanza avversari del calibro di Daniel Antonioli, Ivo Zulian, Franco Collé e il giovane Norman Gusmini.
Antonioli davanti, Bazzana che dopo la terza tappa di Gromo era a caccia di punti preziosi nel ranking di circuito e dietro tutti gli altri. Al traguardo dell’Alpe Paglio Secondo successo premanese per Antonioli in 1h09’31”. Seconda piazza per Fabio Bazzana in 1h10’22”, mentre terzo è giunto il valdostano Franco Collé in 1h11’46”. Nella top ten anche Ivo Zulian, Daniel Antonioli, Norman Gusmini, Andrea Olivari, Adriano Berera, Matteo Bignotti e Graziano Boscacci. Al femminile Elena Nicolini si è impoista in 1h25’15”. Sul podio anche Bianca Balzarini in 1h27’27” e l’azzurrina Giulia Compagnoni in 1h27’51”. A seguire la leader di circuito Corinna Ghirardi e la polacca Anna Taybor.
Archiviata la tappa lecchese il Crazy Skialp Tour farà scalo in Alta Val Malenco con la finalissima al Pizzo Scalino del 26 marzo.
I nuovi campioni della Pierra Menta giovanile
Sul podio le junior Ploner-Felicetti e i Cadetti Gadola-Sanelli
Seconda atto della Pierra Menta riservata ai giovani con tre podi per le squadre azzurre. Tra i Cadetti secondo posto per Alessandro Gadola e Mirko Sanelli che recuperano una posizione sugli svizzeri Kilian Granger e Maxime Trombert. Vittoria per Léo Besson e Aurelién Gay che si aggiudicano anche la seconda tappa. Confermano la quinta posizione Matteo Sostizzo e Mattia Tanara, salgono al nono posto Simone Murada e Rocco Baldini.
Tra le Cadette non cambiano le posizioni rispetto alla prima tappa: prime Fanny Muffat e Madeline Paillard, secondo Clémence David e Charlotte Iratzoquy, terza Anna Folini con la francese Aurelie Avanturier.
Dopo la medaglia ai Mondiali il belga Maximilien Drion in coppia con il tedesco Stefan Knopf si aggiudica anche la Pierra junior. Gli svizzeri Arno Lietha e Patrick Perreten vincono la seconda tappa e salgono al secondo posto. Terzi i francesi Thibault Anselmet-Eddy Bouvet, quarti Enrico Loss e Nicolò Canclini. Nella top ten i valdostani Fabien e Sébastien Guichardaz che perdono due posizioni chiudendo ottavi.
Nelle Junior ancora davanti a tutte le transalpine Célia Perrillat Pessey e Marie Pollet-villard, la francese Mallaurie Mattana e la svizzera Florence Buchs superano Melanie Ploner e Giorgia Felicetti che restano sul terzo gradino del podio, con quarte Giulia Gherardi e Valentina Giorgi, seste Elisa Pedrolini e Alessia Re, settime Olesia Ronzon e Francesca Zucco.
Chapeau Lence, chapeau Eyda
I dominatori della Pierra Manta 2017
Quarta Pierra per Eyda, terza per Lence. Hanno dominato la gara, l’hanno gestita come pochi sanno fare dal primo all’ultimo metro. L’anno scorso avevano abbandonato la scena, adesso possono andare a festeggiare. Che fossero una coppia d’oro si sapeva, che sapessero giocare d'esperienza in gare come questa anche, ma sorprende sempre di più la loro lettura della gara, quando attaccare, quando aspettare. E che fossero in forma, una forma smagliante lo avevano fatto vedere ai Mondiali. Adesso sono ancora sul gradino più alto del podio e la stagione non è finita. Una celebrità nel Beaufortain: i ragazzi li fermano per un autografo sul manifesto della Pierra, i giornalisti francesi fanno la fila per intervistarli. Anche perché se il francese di Eyda è da sempre perfetto, quello di Lence ormai è sullo stesso livello del compagno. Professionisti veri, nulla di dire. Dovevano essere intervistati nella diretta della gara fatta da France3, ma alla fine tempo scaduto e intervista saltata. Così sono passati da noi: non li avevamo sentiti dopo la prima tappa e allora ci siamo detti - con un briciolo di scaramanzia - facciamola solo alla fine. Alla fine da vincitori. Chapeau Lence, chapeau Eyda. Et merci.
La Pierra Menta 2017 e' ancora di Lenzi-Eydallin
Parata azzurra nell'ultima tappa: terzi Boscacci-Maguet
Arrivo in parata per gli azzurri alla Pierra Menta: in quattro sotto lo striscione. Matteo Eydallin e Damiano Lenzi festeggiano il titolo, Michele Boscacci e Nadir Maguet il terzo gradino del podio. L’ultima tappa è come sempre una festa dello ski-alp. Non c'è il Grand Mont, si passa all’Antecime, ma il serpentone di gente che sale da Areches, si ferma a La Forclaz dove gli atleti passano tre volte. Tappa veloce, anche se con oltre 2.000 metri di dislivello. Gara sotto controllo per Lenzi e Eydallin che fanno gruppo con Boscacci-Maguet. Insieme già dalla prima salita, con Kilian-Sevennec un po’ in ritardo, Barazzuol-Favre ancora più indietro. Le posizioni non cambiano: i quattro azzurri vogliono la passerella finale, dopo quella in mezzo al pubblico.
Eydallin-Lenzi chiudono così con i quattro giorni in 10h23’55” con 13’18” su Kilian Jornet Burgada e Alexis Sevennec e con 16’11” su Michele Boscacci e Nadir Maguet. Quarti Filippo Barazzuol e Valentin Favre, quinti Bon Mardion-Gachet, sesti Kuhar-Skjervheim, settimi Nil e Oriol Cardona Coll. Conferma l’ottava piazza Stefano Stradelli e Samuel Equy, salgono al nono posto Florent Perrier e Pierre-françois Gachet, chiudono la top ten Filippo Beccari con il francese Perillat Pessey. Si ‘scambiano’ le posizioni le due squadre azzurre nei primi venti, avanzano al tredicesimo posto Martin Stofner e Noé Thaler, scendono al quattordicesimo Lois Craffonara e Michael Moling.
FEMMINILE - Non cambia nulla, come da pronostico: nuova vittoria in solitaria di Emelie Forsberg e Laetitia Roux con il crono totale di 13h18’32” con 18’30” sulle svizzere Jennifer Fiechter e Séverine Pont Combe e 13’52” su Axelle Mollaret e Lorna Bonnel.
Pierra Menta, sabato la festa dell'ultima tappa
Ma salta il Grand-Mont, si passa solo all'Antecime
Cresce l’attesa, inutile dirlo. Sempre più gente sulle montagne della Pierra Menta a sostenere gli atleti. Il numero sale esponenzialmente un giorno dopo l’altro. In tanti a bordo traccia, in tantissimi al traguardo per vedere da vicino i protagonisti, magari per bere una birra con loro. Il Comité des Fetes di Arêches è da sempre in prima fila ad organizzare il tutto al village. E sabato c’è l’ultima tappa. La festa è assicurata prima, durante e dopo. Migliaia di appassionati salgono in cima: qualcuno vestito da atleta, i più da ski-alper classico, qualcuno con gli sci larghi e i pantaloni da freeride. Su, si fa festa, in migliaia: si mangia il beaufort, si beve birra o genepy. In attesa del passaggio dei concorrenti, dal primo all’ultimo. Nel 2017 per questioni di sicurezza non dovrebbe esserci il passaggio al Grand-Mont, ma la gara toccherà solo l’Antecime. Che importa? Il clima di festa non si ferma certo per quello. Un fenomeno di massa la Pierra Menta e lo ski-alp da queste parti. E il canale pubblico France3, nell’edizione regionale del Rhône-Alpes, darà la tappa in diretta. Ci hanno detto che sarà possibile vederla live-streaming anche sul loro internet. Speriamo. Insomma non insultateci se non ci sarà. Intanto vi diamo il link, france3.fr












