Nadir Maguet sbanca il primo Vertical Tovo

Barbara Cravello si aggiudica la gara rosa

Da pronostico Nadir Maguet detta legge alla prima edizione del Vertical Tovo. Il valdostano ha chiuso i 1000 metri per uno sviluppo di 2,9 km con il tempo di 35’06”, precedendo Maurizio Fenaroli in 38’21” e Francesco Nicola in 39’10”; al femminile a segno Barbara Cravello in 45’33” su Christiane Nex in 46’15” e Valeria Bruna in 51’37”. Buona la prima per la gara di Oropa, organizzata da Claudia Comello, gestrice del rifugio Rosazza, e dallo skialper biellese Corrado Vigitello con 170 atleti alla partenza.


Chiavenna Lagunc da record con Andrea Mayr

Primo assoluto Michele Boscacci

La Chiavenna Lagünc torna a stupire grazie a una super Andrea Mayr che, al suo esordio sul tracciato sondriese, polverizza il precedente primato di Valentina Belotti e sigla la migliore performance mondiale su percorso senza l’ausilio di bastoncini. Da oggi il nuovo tempo da battere nella gara in rosa al Kilometro Verticale Chiavenna Lagünc è 35’54”. Un crono quello dell'austriaca che la piazza undicesima assoluta. Al maschile Michele Boscacci ha invece coronato l’obiettivo di incidere il proprio nome nell’albo d’oro di una super classica di caratura mondiale. 

LA GARA - Reduce dalla performance da record al MelaVertical di soli sette giorni fa, al portacolori del Cs Esercito è bastato un 32’44” per migliorare la terza piazza 2016 e mettere tutti in fila. Secondo assoluto uno strepitoso Henri Aymonod. In vista della stagione scialpinistica, il polivalente atleta valdostano è stato in grado di stoppare il cronomentro in 33’17”. Terzo assoluto il bergamasco della Recastello Antonio Toninelli in 33’20”. Completano la top five di giornata Davide Magnini in 33’35” e il recordman della gara Bernard Dematteis in 34’24”. Reduce dalla Smarna Gora, finale del Mountain Running World Cup corsasi sabato a Lubiana, quest’ultimo non è riuscito a confermarsi il più forte di tutti. Nei dieci Emanuele Manzi, Robert Krupicka, Pietro Lenzi, Mattia Scrimaglia e il rientrante Micha Steiner 10°.
Al femminile su quegli infiniti 3.298 metri da correre, con start posto ai 352 metri della chiesa di Loreto e arrivo ai 1352di Lagünc, l’edizione 2017 passerà alla storia per la strepitosa impresa dell’austriaca Andrea Mayr. Anche lei in gara a Lubiana, dove ha portato il nuovo limite in rosa sotto il muro dei 48’, è arrivata da esordiente a Chiavenna lasciando subito il segno. Un segno indelebile, 35’54”. Sul podio con lei anche la piemontese Camilla Magliano in 40’09” e la campionessa mondiale 2017 Wambui Murigi Lucy. Per la keniana un finish time di 40’27”. Molto bene anche Arianna Oregioni quarta e Katarzyna Kuzminska quinta.


Fabio Di Giacomo primo al Morenic Trail

Caroline Roehrl, quarta assoluta, vince la gara rosa

Tempo di Morenic Trail: 118 km sull’ Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. Successo di Fabio Di Giacomo che ha tagliato il traguardo in 10h57’36”, davanti a Gabriele Abate in 12h10’40” e al francese Franck Manivoz in 12h25’52”. Quarta la prima donna, la tedesca in Caroline Roehrl in 12h54’40”, quinto Vincenzo La Montagna in 13h09’29”, con sesta Graziana Pè in 13h32’15”. Completano la top ten Ivan Tozzi, Enzo Benvenuto, Luca Berruti, Daniele Bonino, mentre sul terzo gradino del podio rosa sale Stefania Albanese, diciottesima assoluta.

 


This Is Vertical Race, vince Patrick Facchini

Paola Gelpi prima nella gara rosa

Domenica a Valgoglio tempo di ‘This Is Vertical Race’: 1000 metri di dislivello per uno sviluppo di 1,8 km, con partenza dalla Centrale di Aviasco. Vittoria di Patrick Facchini del Team La Sportiva che ha chiuso in 33’22”, davanti al portacolori del CS Esercito. Fabio Pasini in 36’01” con il padrone di casa Manuel Negroni del Gromo in 38’32” a completare il podio. Quarto Francesco Carrara, quinto Giovanni Zamboni. «Ci tenevo ad esserci, Manuel è un amico – ha dichiarato Patrick Facchini -. Ho trovato un’organizzazione perfetta sotto ogni punto di vista. Tra tutte le gare di sola salita a cui abbia mai partecipato, quella di Valgoglio in quanto a durezza è seconda forse soltanto a Fully. Stavo bene e puntavo al record, per soli 4” non ce l’ho fatta, è stata comunque una buona prova, la condizione c’è e questo mi fa ben sperare anche per le prossime gare: la vertical di Limone e poi Fully».
Al femmminile a segno Paola Gelpi del Team La Sportiva in 44’24” su Silvia Cuminetti del Gav Vertova in 45’39”, con terza Laura Tiraboschi dell’Erock Team in 52’54”, quarta Maddalena Mognetti, quinta Silvia Chiappa.


Hannes Perkmann a segno alla Lake Garda Mountain Race

Antonella Confortola leader al femminile

Tradizionale appuntamento a Malcesine con la Lake Garda Mountain Race sul Monte Baldo. Nella 2000 Ultimate Running Class, con arrivo ai 2000 metri di cima Pozzette, vittoria di Hannes Perkmann in 1h27'37’’, davanti ad Henry Hofer in 1h33'19'' con Eddj Nani, terzo in 1h 33'58''. Quarto Andreas Reiterer e quinto Jonathan Wyatt. Al femminile nuovo sigillo di Antonella Confortola in 1h56'43'' su Anna Pircher in 2h00'47'' con terza Francesca Setti in 2h04'04’’, quindi Corinna Ghirardi e Monica Moscon. Nella prova ‘corta’ che si ferma a quota 1700, primo Christian Giovanazzi in 1h20'24'' su don Franco Torresani in 1h21’51” e Christian Azzolini in 1h25’02”, mentre sul podio rosa troviamo Maddalena Sartori in 1h43'21’’, Ricarda Zech in 1h43’43” e Claudia Paolazzi in 1h44’22”.

 


Il Tartufo Trail parla rumeno

Doppietta Valetudo con Andrei Viorel Palici e Denisa Dragomir

Decima edizione del Tartufo Trail Ultra Sky Marathon, tappa finale del Trofeo BPER Agisko Appennino Trail Cup e del circuito ultra delle Italy Series. A Calestano, nell’Appennino parmense, nella prova regina di 67,8 km con 3.490 metri di dislivello positivo, vittoria del rumeno della Valetudo Andrei Viorel Palici in 6h44’17”, davanti a Luca Carrara in 7h02’47” e Giulio Piana in 7h28'10", e all’altro rumeno griffato Valetudo Andrei Alexandre Duiculeasa in 7h43’46”. Straordinaria quinta piazza di Denisa Dragomir, sempre della Valetudo in 7h50’28”, quindi Mirko Frabbotta del Bergteam (7h56’29”), Francesco Tagliabue del G.S.A. Cometa (8h08’06”), con ottava Cristiana Follador in 8h23’28” e decima Valentina Pippo in 8h31’00”. Sulla distanza di 51,7 km a segno Enrico Bonati del Team Mud & Snow in 4h51’23” su Claudio Chiarini del 3T Valtaro in 5h12’17” e Ivan Neri del 3 Mori Running Team in 5h22’34”. Sul podio rosa la spagnola Rebeca Mariño in 5h56’17”, Giulia Vinco in 5h56’48” e Monia Fontana in 6h54’10”. Roberto Gheduzzi in 2h21’33” e la francese Céline Dequidt in 3h00’50” si aggiudicano la prova di 28,4 km, mentre in quella da 17 a segno il britannico Ben Mounsey e Sabrina Polito.
 


Sei Comuni Presolana Trail, ultimi pettorali liberi

Gia' 250 gli iscritti alla gara di domenica

Per la terza edizione del Sei Comuni Presolana Trail a Castione della Presolana tutto è pronto. Domenica dalle ore 9.30 l’ultimo evento stagionale firmato dalla Fly-Up Sport di Mario Poletti garantirà spettacolo e una rosa di atleti di spessore candidati al podio sia nella gara maschile che in quella femminile. Quando manca ancora una giornata alla chiusura delle iscrizioni online, le adesioni hanno già raggiunto la quota di 250, questo infatti il numero dei pettorali prenotati fino ad ora. Ma per gli indecisi c’è ancora tempo: il termine ultimo delle iscrizioni online sul sito www.fly-up.it è fissato per le ore 18.00 di sabato 7 ottobre. Per chi volesse invece aderire alla gara una volta sul posto, il desk iscrizioni sarà a disposizione la mattina dell’8 ottobre presso il centro sportivo di Castione della Presolana. La gara all’ombra della Presolana vedrà ai nastri di partenza il giovane del team Scott Running Italia Mattia Tanara, 17enne che ha dimostrato in varie occasioni tutto il suo talento e in provincia di Bergamo si è aggiudicato l’Enduro Run nel mese di agosto. Ci penseranno Fabio Bazzana, fresco vincitore del Podone Sky Trail, Clemente Belingheri e Matteo Bossetti ad impensierire il veronese. Nel ruolo di outsider Vincenzo Persico, Angelo Busi, Luca Rota e Mauro Previtali. Special guest Oliviero Bosatelli, l’eroe del Tor des Géants, capace di ben figurare anche nelle distanze più brevi: attenzione dunque al vigile del fuoco di Gandino, capitano del team Scott. Presente a Castione Paolo Visini, fondista protagonista quest’anno della Magut Race, la goliardica gara coi sacchi di cemento griffata Fly-Up. In ambito femminile sarà battaglia aperta fra Melissa Paganelli, reginetta del Gran Trail Orobie, Sara Rapezzi e Maria Eugenia Rossi, senza dimenticare Milena Pirola, Paola Pezzoli, Vittoria Mandelli e Monica Guerini.


Domenica debutta il Vertical Tovo

Prima edizione della gara biellese

Domenica a Oropa debutta il Vertical Tovo, prima edizione della gara organizzata da Claudia Comello, gestrice del rifugio Rosazza, e dallo skialper biellese Corrado Vigitello. Un tracciato di 1000 metri per uno sviluppo di 2900 metri. Partenza alle 9 da località Delubro, nei pressi di Oropa a arrivo ai 2.230 metri della vetta. Al via anche Nadir Maguet; per le iscrizioni vertikal-tovo@libero.it, oppure il giorno della gara sino alle 8.30 nell’area delle funivie di Oropa.
 


È in arrivo Skialper 114 di ottobre-novembre

Un numero dedicato all’attesa dell’inverno, senza dimenticare corsa e trek

È già scaricabile nelle applicazioni per dispositivi iOS e Android e in distribuzione alle edicole il numero 114 di Skialper, di ottobre-novembre: 192 pagine con un leit-motiv ricorrente: waiting for… i propositi per la prossima stagione. E il primo proposito è che il prossimo inverno porti tanta neve polverosa, come quella della foto di copertina, scattata da Federico Ravassard ad Alta, nello Utah. Skialper 114 costa 6 euro.

PIERRE TARDIVEL, L’EVOLUZIONE DI UN MITO -
Dal 1988 al 1998, con i suoi Dynastar, ha sciato l’insciabile, aprendo tantissime nuove discese di sci ripido, Pilier d’Angle ed Everest in testa. Ma Pierre Tardivel è molto più di uno dei maghi della ‘peinte raide’, Pierre, come si è permesso di chiamarlo amichevolmente Andrea Bormida, che è andato a intervistarlo direttamente a casa sua, ad Annecy, per molti di noi è un vero e proprio mito, una filosofia applicata allo sport bianco. Sette pagine da conservare gelosamente, con foto d’epoca e degli attrezzi usati per le sue imprese.

ALTA STYLE - Waiting for… the big storm! Quindici metri di neve non sono uno scherzo. Se poi è fredda e secca, talmente leggera che quando vedi sciarci uno dentro sembra di cavalcare una nuvola di fumo, capisci perché la chiamano Cold smoke. E capisci perché Alta, il resort dello Utah, è una destinazione mitica per ogni amante del freeride e del freestyle. Se poi ci vai nel bel mezzo di uno degli inverni più nevosi della storia e rimani bloccato dalla nevicata del secolo… e magari hai la fortuna di sciare con freeskier del calibro di Julian Carr e Marcus Caston… Insomma, vi è venuta voglia di leggere il reportage e soprattutto di guardare le fotografie di Federico Ravassard? All’argomento dedichiamo ben 14 pagine!

MONGOLIA SPLIT EXPERIENCE -  Waiting for… the dream travel. I Monti Altai sono così lontano da quello che definiamo mondo civilizzato che per arrivarci ci vogliono quattro giorni tra viaggi in aereo, sgangherati furgoncini e trekking in compagnia dei cammelli. Siamo in Mongolia, nella zona dei Cinque Santi, le vette più alte del Paese asiatico. Un magnifico reportage della foto-giornalista olandese Mirte Van Dijk, tra discese con la tavola da splitboard ed esperienze di vita vissuta in questa fantastica nazione.

SUPER COOMBA - Lui è Doug Coombs. E chi non lo conosce? E se non conoscete il leggendario sciatore statunitense, sappiate che sta per uscire un nuovo libro edito da Mulatero Editore ma soprattutto che sul questo numero abbiamo intervistato l’autore, il giornalista americano Rob Cocuzzo.

ARNOLD LUNN, UNA VITA PER LO SCI - È conosciuto come uno dei padri dello sci agonistico, ma in realtà è stato anche ottimo scialpinista e autore di diverse prime discese. Giorgio Daidola, che per la nostra casa editrice ha scritto proprio il libro Sciatori di Montagna, con le biografie di 12 padri dello sci, ne tratteggia un ritratto davvero interessante. Assolutamente da leggere, perché il futuro ha un cuore antico.

SKIALP IS NOT A CRIME - Ne avevamo già parlato durante la scorsa stagione di ‘scialpistismo’ ma, per sensibilizzare sull’argomento, abbiamo sguinzagliato l’avvocato Flavio Saltarelli con il giornalista de Il Sole 24 Ore Riccardo Barlaam e Stefano Forcella sulle piste del Monterosa Ski, dalla Val d’Ayas a quella di Alagna e ritorno (per un totale di 75 km e 10.000 m D+). Magari diventerà una grande classica dello scialpistismo. Sperando che nel frattempo venga modificata la legge 363/2003 sulla sicurezza nelle aree sciabili…

ROSA SKI RAID, PIÙ DI UNA GARA - Wainting for… the dream race! E infatti è una prova che si svolge ai piedi del Monte Rosa, in un ambiente davvero unico. E poi è la gara voluta dal fans club di Damiano Lenzi. Insomma, più che le parole, abbiamo voluto premiare le stupende immagini di Stefano Jeantet. E vi assicuriamo che vale la pena di guardarle bene e di segnare già in agenda la data del primo aprile 2018.

GARGANO BORN TO RUN -
Waiting for… running in winter! E dove? Sul Gargano, dove c’è un vero e proprio park con 160 chilometri di itinerari per correre e camminare. E non si fa sport solo sul mare, peraltro stupendo, della Puglia, ma anche all’ombra della Foresta Umbra. Il terzo tempo è tutto gastronomico. La parola scaldatelli vi dice qualcosa?

IL RECORD DEL MONVISO - Dopo 31 anni anche il record di ascesa in velocità al Monviso è caduto. A battere il crono di Dario Viale i gemelli Dematteis. O meglio, Bernard, ma l’impresa però noi la attribuiamo a entrambi. Luca Giaccone era ai piedi della grande piramide lo scorso 8 ottobre e documenta nei dettagli una giornata indimenticabile.

TRANSLAGORAI, TREKKING DELL’ANIMA - Waiting for… the dream project! Una delle zone più selvagge delle Alpi, con pochissimi rifugi e punti di appoggio e tanta natura, condita con i resti delle trincee della Grande Guerra. E poi un bel progetto di cittadinanza attiva, con quattordici ragazzi impegnati ai girare un docu-film. Un’ottima scusa per partire anche noi alla scoperta della Translagorai… Da non perdere la foto di apertura, con l’eclissi di luna proprio sopra queste magnifiche montagne.

PUNTI DI CONVERGENZA -
Aspettando la Buyer’s Guide (anche in questo caso è proprio il caso di dire waiting… for), ecco le ultime tendenze in fatto di attrezzatura grazie ai preziosi consigli di Danilo Noro del negozio XL Mountain e una vetrina di quattro pagine con alcune novità della prossima stagione invernale. E a seguire tante pagine dedicate ai nuovi materiali, non solo per lo skialp, ma anche per l’approach con le nuovissime scarpe, sempre più versatili.

UTMB E TOR DES GÉANTS DA UN’ALTRA PROSPETTIVA -
32 pagine interamente dedicate alle due gare con le scarpe da trail più attese dell’anno. Up & Down è al cento per cento ‘occupato’ dall’ultra-trail del secolo e alla mitica endurance valdostana. Non i soliti articoli post gara (almeno questa è la nostra intenzione) ma gli eventi dal punto di vista dei protagonisti e degli organizzatori. E allora ecco cosa hanno fatto prima e durante l’UTMB D’Haene, Kilian, Picas, Baykova, cosa hanno mangiato, che strategia di allenamento e di gara hanno adottato, quali materiali hanno utilizzato. E poi la TDS di Marco Zanchi, dalla colazione del giorno prima all’arrivo nella notte fonda, ma anche la CCC della deb Tatiana Bertera o il Tor di Silvana Favre, la più giovane finisher della prova dei giganti. Ma anche la parola a madame Tor, alias Alessandra Nicoletti, le novità in campo ecologico per rendere la gara la più verde di sempre, tante statistiche, gli effetti sulla testa e sul fisico analizzati da due esperti del calibro di Pietro Trabucchi e Massimo Massarini…

Skialper 114 di ottobre-novembre sarà disponibile dai prossimi giorni nelle migliori edicole al costo di 6 euro ed è già scaricabile nell’apposita app Skialper per dispositivi Android e iOS, disponibile gratuitamente nell’App Store e in Play Store.


Trail e ambiente nel nuovo film di Mimmo Calopresti

La proiezione di 'Immondezza' sabato a Milano

Ci sono tanti modi per raccontare il Sud Italia, le sue bellezze, le sue risorse ma anche le difficoltà e le tante sfide quotidiane. Il regista Mimmo Calopresti ha deciso di farlo partendo da una prospettiva decisamente insolita: quella dello sport (in particolare il trail running) abbinato all’ambiente e alla lotta all’abbandono dei rifiuti. Così è nato Immondezza, il nuovo documentario dell’autore calabrese (Preferisco il rumore del mare, La fabbrica dei tedeschi), che sabato 7 ottobre sarà presentato in prima assoluta a Milano, in concorso al terzo Festival internazionale del documentario ‘Visioni dal Mondo – Immagini dalla Realtà’. La proiezione è in programma alle 15:20 nella sala Tiglio dell’Unicredit Pavilion, in piazza Gae Aulenti. Maggiori dettagli sul sito www.visionidalmondo.it.
Il film prende origine dal desiderio di raccontare ‘Keep Clean and Run’, un eco-trail unico al mondo, giunto nel 2017 alla sua terza edizione per un totale di oltre 1000 chilometri di territorio attraversato. La particolarità di questo evento-ideato dal ‘rifiutologo’ Roberto Cavallo, protagonista della pellicola - è di aver visto impegnati, da nord a sud Italia, sportivi e testimonial in una corsa contro l’abbandono dei rifiuti. Cavallo, nei panni di eco-runner, ha partecipato a numerosi trail negli ultimi anni, risultando finisher al 4K Alpine Endurance Trail in Valle d'Aosta nel 2016 e partecipando come testimonial ambientale al Tor des Géants 2017 poche settimane fa.
Un obiettivo della narrazione cinematografica di Calopresti coincide pertanto con quello dell’eco-maratona 2017, sviluppatasi dal Vesuvio all’Etna, facendo della sostenibilità ambientale il suo punto di forza. Ma il binomio sport-ambiente non è la sola chiave di lettura del documentario: la corsa è anche l’occasione per conoscere le molteplici storie di personaggi, dalla Campania alla Sicilia, e di raccontare l’impegno contro le mafie, a partire dalle eco-mafie, nonché di testimoniare esperienze virtuose di accoglienza. È un viaggio alla scoperta del Sud Italia, con i suoi paesaggi mozzafiato e tesori artistici e architettonici rimasti al di fuori delle grandi rotte turistiche, nella convinzione intima e profonda che ‘la bellezza salverà il mondo’.


Sabato e' il giorno del Morenic Trail

Partenza da Andrate e arrivo a Brosso

‘Corri sull’orma del ghiacciaio’ è lo slogan della gara, ma anche l’incitamento per gli ultra runners che raggiungeranno l’Anfiteatro Morenico di Ivrea per prendere parte sabato 7 ottobre all’ottava edizione del Morenic Trail. Un lunghissimo trail di 118 km che segue il filo delle creste dell’AMI (l’orma del Ghiacciaio Balteo) allo sbocco della Valle d’Aosta, concepito anche come festa di fine stagione per tutti gli ultra runners italiani e internazionali. Grande novità per l’edizione 2017. Il FAI apre le porte del Castello di Masino per il Morenic Trail e così gli atleti percorreranno anche il parco del castello. Un’edizione record per le iscrizioni. A pochi giorni dalla gara i pettoriali sono 160 per atleti singoli e in coppia e 45 per staffette, per un totale di circa 330 atleti provenienti da tutta Italia e Europa. Quest’anno lungo il percorso sono stati organizzati ben 18 ristori, momenti di supporto per gli atleti ma soprattutto momenti di festa per. Grazie alla collaborazione con due aziende di Ivrea da sempre partner del Morenic (Bikearound, il tour operator delle vacanze originali e Bicisport, il Concept Store Specialized) il servizio apripista sarà svolto da un gruppo di bikers a bordo delle e-bikes Turbo Levo, le mountain bike a pedalata assistita di Specialized. Il Morenic, infine, lancia anche il nuovissimo United Morenic Run, un circuito che unirà in combinata le gare di trail running moreniche. Per quest’anno fanno parte oltre al Morenic Trail, la Trailaghi e L’Erbaluce Night Trail, ma per il 2018 sono attese importanti novità.

LA GARA - La partecipazione al Morenic può avvenire in forma singola, in coppia o in staffette da 4, 3 e 2 persone, anche miste. Le tappe del Morenic che si svolge sul tracciato dell’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, variano tra i 18 e i 38 km, con dislivelli positivi compresi tra 524 e 832 metri, per un totale di 118 km e 2770 metri di dislivello positivo. Le tappe non presentano difficoltà tecniche eccessive e sono di lunghezza accessibile ad un vasto numero di corridori, anche di livello amatoriale. Un percorso che si inoltra tra creste di morena, pianori intracollinari, torbiere e laghi (Bertignano, Viverone, Candia, Alice Superiore), corsi d’acqua (Dora Baltea, Naviglio di Ivrea, Chiusella), che di tanto in tanto raggiunge i paesi disseminati sull’arco morenico Balteo. Partenza fissata alle ore 9 di sabato 7 ottobre a Andrate all’inizio della Serra d’Ivrea. Luoghi di passaggio del testimone delle staffette al Lago di Bertignano a Viverone, al Ponte della Dora Baltea a Mazzè e al Ponte dei Preti a Strambinello. Arrivo a Brosso (si prevede l’arrivo delle prime staffette alle 17,30 di sabato e degli ultimi atleti singoli alle 9 di domenica 8 ottobre). Premiazione alle 9 di domenica a Brosso. In concomitanza del Morenic, nelle ore serali di sabato in programma la Valchiusella Night Run, corsa non competitiva festaiola aperta a tutte le età, con partenza dal Lago di Alice Superiore e dal Lago di Meugliano e arrivo al traguardo del Morenic Trail a Brosso. Dall’arrivo del primo atleta (circa alle 17.30 di sabato 7 ottobre) sino alle 9 di mattina della domenica la piazza di Brosso si infiammerà con la Morenic
Parade, la notte bianca a base di musica, danze e buona cucina del territorio. Info e iscrizioni su www.morenictrail.com.


Oxeego Stivo on The Rock, appuntamento il 22 ottobre

Debuttano i due percorsi per la seconda edizione

La S.A.T. Società Alpinisti Tridentini sezione di Mori organizza la seconda edizione della Oxeego Stivo on The Rock Sky Marathon, in programma domenica 22 ottobre. Molte saranno le novità di questa seconda edizione: il doppio percorso e il mini trail dedicato ai bambini.

PERCORSO - Gara con due percorsi ad anello, uno di 36 km e 2.700 metri di dislivello e uno più breve di 26 km con 1.700 metri di dislivello. La partenza è prevista dalla piazza centrale di Mori e il tracciato percorre le vie del centro, passando per Montalbano, per poi imboccare il sentiero delle Trincee che tra tunnel e camminamenti fortificati ripercorre il fronte della Prima Guerra Mondiale fino a scollinare sul monte Nagià-Grom.  Attraversando la val di Gresta si prosegue fino alla vetta del monte Biaena (1610 metri), quota massima per i partecipanti del percorso più breve. A questo punto per i runner della 26 km mancherà solo la discesa verso l’arrivo situato nuovamente in paese, mentre i partecipanti alla sky marathon proseguiranno verso Passo Bordala, per poi risalire attraverso il sentiero dei ‘geroni’ (ghiaioni) alla cima del monte Stivo, 2079 metri. Quello dei ‘geroni’ è il tratto più caratteristico della gara e offre pendenze estreme e adrenalina, coprendo in poco più di 2 km, 800 metru di dislivello. Da questo punto inizia la discesa, prima verso la Madonnina di Cima Bassa e poi verso Passo Bordala, fino a giungere a Lenzima. La ripida ‘discesa delle Scalette’ conduce verso località Camanghen, da dove si prosegue in direzione Montealbano, per poi giungere verso l’arrivo, previsto in piazza Cal di Ponte, Mori. Nel pomeriggio è previsto anche un momento dedicato ai più piccoli e alle famiglie, con il MiniTrail; percorso ludico-motorio volto ad avvicinare i più piccoli al mondo della corsa in natura.

PROGRAMMA - Sabato 21 ottobre dalle 18 alle 20 consegna pettorali, chip e pacco gara nell’auditorium di Mori, alle 19:00 il briefing pre-gara. Domenica ultime consegna pettorali dalle 6.30 alle 7.30. con partenza da piazza Cal di Ponte a Mori della skymarathon, mentre lo start della 26 km sarà dato alle 8.30. Nel pomeriggio le premiazioni.