Ecco in sintesi i contenuti e i risultati
Ieri su questo sito è apparso un articolo sull’andamento dell’assemblea appena conclusasi nel week end scorso. Abbiamo però ritenuto che fosse fondamentale approfondire alcune posizioni emerse proprio in quell’ambito supportate dall’ufficialità di quanto messo a verbale. Abbiamo intervistato il responsabile delle relazioni esterne e comunicazione dell’Ismf Alberto Stedile sottoponendolo ad un fuoco incrociato di domande alle quali ha risposto con cura e precisione.
Vorremmo sapere come si sono svolti i lavori di Salisburgo.
«C’è stato il Management Committee al venerdì pomeriggio ed erano presenti: Lopez Presidente, Dollo vice Presidente, Veya Tesoriere, Mata (Andorra), Conci (Italia) e Dugit Direttore Tecnico ISMF.»
E al sabato?
«Assemblea Plenaria della ISMF alla quale erano presenti: Austria, paese ospitante, Spagna, Francia, Svizzera, Polonia, Italia, Giappone, Turchia, Korea, Germania, Belgio, Slovacchia, Rep. Ceca, Andorra, Norvegia, Russia, Bulgaria e Grecia. All’ordine del giorno alcuni punti importanti sui regolamenti delle gare che hanno portato via parecchio tempo. Poi è venuto il momento della presentazione del The Big Race. La presentazione è stata fatta da Dugit e da Lopez che ha impostato il tutto parlando delle grandi opportunità che il progetto offriva.»
Quali erano le opportunità illustrate?
«Soprattutto quelle che la presenza in calendario di grandi avvenimenti avrebbero portato maggior visibilità e spettacolarità alla disciplina.»
Com’è poi proseguita l’assemblea?
«Alcune nazioni come Germania, Austria e Belgio hanno richiesto chiarimenti. Argomento di base è stato soprattutto quello della gestione degli sponsor e della suddivisione dei proventi. Su questo argomento possiamo dire che il board debba ancora e ulteriormente confrontarsi per poter dare risposte ancora più esaustive.»
Ma la ricerca degli sponsor non era compito tuo?
«Certamente: in 5 minuti di intervento ho cercato di rispondere agli interrogativi dell’assemblea, soprattutto quelli di alcune nazioni come il Belgio.»
Come si è arrivati alla famosa votazione?
«Alle 13.30 il regolamento del The Big Race è stato messo ai voti. Sono risultati favorevoli: Spagna, Francia, Svizzera e Polonia, contrari: Germania, Belgio, Austria, Slovacchia, Rep. Ceca, Andorra, Norvegia e Grecia, astenuti: Italia, Giappone, Turchia e Korea. Analizzando a fondo questo voto si può vedere come gli stati contrari siano stati tutto sommato quelli con rappresentative più deboli.»
E adesso cosa succede?
«La cosa positiva è che il calendario di coppa sia stato comunque approvato. Per quanto riguarda il The Big Race non userei il termine "bocciato" ma quello di "rimandato": stiamo lavorando intensamente per chiarire tutti i punti che hanno portato ai risultati della votazione e credo che il tutto possa andare avanti. Per gradi ma certamente andare avanti.»
Le parole di Stedile hanno chiarito lo svolgimento dei fatti – d’altronde il tutto è stato verbalizzato – e ci hanno anche dato modo di essere più chiari e precisi rispetto alla news di ieri sera.
Per ora vorremmo non dover fare commenti su quanto accaduto a Salisburgo dal momento che non siamo tuttora in grado di stabilire cosa sia meglio per il miglior sviluppo di questa disciplina. Va da sé comunque che alcune idee le ha espresse Lorenzo Conci, referente della Fisi per lo scialpinismo, secondo il quale si potrebbe ridurre a due anni il programma The Big Race lavorando sostanzialmente per fare in modo che le gare di ski-alp rispecchino anche i requisiti fondamentali per un’eventuale partecipazione olimpica.
Non possiamo comunque dimenticare che alcune grandi manifestazioni spingono lo ski-alp a livelli di spettacolarità e di promozione del territorio come nessun altro evento potrebbe fare…