Dopo il 'corso zero' si lavora per i successivi

Sfornati i primi 47 allenatori di scialpinismo FISI – todos caballeros all’esame finale dello Stelvio lo scorso giugno – proseguono i lavori per ottimizzare metodi e contenuti, sviluppare e dare continuità.  
Sentiamo ancora il colonnello Marco Mosso, che fa il punto della situazione:

«Finito il corso allo Stelvio, ci siamo lasciati con l’impegno di raccogliere indicazioni dai partecipanti, ora allenatori di scialpinismo, per le fasi successive e i prossimi corsi. Così ho successivamente diramato a tutti la richiesta di contribuire con le loro osservazioni. Mi sono ritornate molte indicazioni, che sto raccogliendo per organizzare i prossimi corsi».  

Che tipo di contributi arrivano, e quali i più interessanti?

«Ne sono arrivati molti, praticamente da tutti, e hanno riguardato diversi aspetti: in parte il maggior adattamento di alcuni contenuti del corso allo specifico dello scialpinismo. Ma sono giunti anche suggerimenti di metodi e contenuti nuovi, come quelli sulla didattica video».  

Allo Stelvio i docenti hanno formato gli allenatori su tutte le materie che stanno ‘attorno’ alla tecnica dello skialp race. Però manca ancora un testo, una progressione tecnica, specifica delle tecniche dello scialpinismo race. Diciamo la ‘parte centrale’, come invece esiste per tutte le discipline tradizionali come il fondo, l’alpino, la tavola…

«Sì, questo è un argomento centrale e ne abbiamo parlato molto, così come stanno giungendo indicazioni dagli allenatori.  Per intenderci, chiamiamola pure ‘progressione’, tecnica e metodica. Ora siamo alla fase di raccolta dei contributi degli allenatori: questa ci permetterà di creare un’indice della progressione. Successivamente sarà compito degli allenatori, che adesso ci sono, riempirlo dei contenuti tecnici e di metodo. Intanto la prima cosa che possiamo fare per il prossimo corso è centrare meglio sulle esigenze dei futuri tecnici le materie già proposte dai docenti al corso zero.  

Ski-alper sta rilevando sul campo molto interesse e tante intenzioni di partecipazione ad un prossimo corso allenatori. STF afferma che una delle condizioni per organizzarlo starà nella quantità di richieste. Per quando è prevedibile?

«L’ideale sarebbe far partire il prossimo corso questo autunno. Magari a novembre, e se non fosse possibile concluderlo entro l’inverno si può finire in primavera come si fa in altri casi. Ma gli impegni della STF e dei suoi docenti sono moltissimi ripartiti sulle diverse discipline, e quindi bisogna anche trovare lo spazio. A fine luglio è in programma una riunione per esaminare il lavoro del primo semestre, e vi parteciperò per la parte del corso allenatori di scialpinismo. Lì se ne saprà qualcosa in più».  

E come far conoscere a STF le richieste e il loro numero, se non esiste ancora un ‘bando’? 

«Per le altre discipline, per le quali i corsi allenatori esistono da sempre e vengono tenuti regolarmente, gli interessati ‘se li aspettano’ e si tengono in contatto con STF. Nel nostro caso sarà invece importante portare il prossimo corso a conoscenza dei potenziali interessati anche tramite i canali di settore, come soprattutto Ski-alper».