Quante sono le manifestazioni di ski-alp che contano la presenza di oltre un migliaio di iscritti? Qualche classica e un raduno. Venerdì 1 marzo al ‘Ai piedi del Vioz’ saranno di nuovo in 1300. «E sarebbero potuti essere molti di più – ci ha spiegato Emilio Comina della sezione Sat di Peio: abbiamo aperto le iscrizioni il 1 novembre, dopo dieci giorni eravamo sold out, ne abbiamo quasi 300 in lista d’attesa, ma davvero non possiamo farcela a superare quota 1300. Così tutti gli anni chiediamo a chi non può partecipare di dircelo almeno un giorno prima del raduno per poter soddisfare chi è in lista d’attesa».
E il sold-out si ripete da anni. «1300 iscrizioni l’anno scorso, 1300 partenti, 1300 pacchi gara consegnati: direi perfetto». Ma allora qual è il segreto? «E chi lo sa? Il clima di festa, il pacco gara, la festa finale, forse più semplicemente il passaparola: abbiamo iscritti che arrivano un po’ dappertutto; in questa edizione c’è anche un gruppo che arriva da Terni». Ormai Ai Piedi del Vioz la possiamo considerare una classica, visto che siano alla ventiquattresima edizione: percorso facile, collaudato, senza grandi difficoltà tecniche, ma comunque un dislivello importante: si parte a quota 1350 di Peio Fonti e si arriva ai 2313 del rifugio Doss dei Gembri. Sui 1000 metri, insomma. C’è chi arriva per vincere, chi solo per esserci. «Ma c’è anche un forte spirito competitivo», conclude Emilio Comina. E allora venerdì alle 19 la sfida si rinnova ai piedi del Vioz, poi la cena sparsi nei ristoranti di Peio per finire tutti all’auditorium del Centro termale.