Un rifugio in pianura
«Sono entrata per noleggiare un paio di sci e non sono più uscita». Quella di Monica Gora aka sherpina potrebbe essere la storia di molti altri clienti di Sherpa Mountain Shop. Solo che lei non è diventata un’affezionata cliente, ma è entrata direttamente a far parte dello staff del negozio specializzato di Ronco Briantino, ultimo paese della provincia di Monza-Brianza, al confine con il Meratese e la Brianza Lecchese. Dal 2020 lavora qui e, soprattutto, gestisce la pagina Instagram, precipitosamente salita da 900 a oltre 22.000 follower, con reel che hanno totalizzato più di 11 milioni di visualizzazioni. Che poi chiamarlo negozio lo Sherpa è riduttivo. Viene più spontaneo pensarlo come un punto di ritrovo, un rifugio nel cuore della pianura. Ci sono le bandierine tibetane, c’è tanto legno, c’è l’annessa palestra di arrampicata Orizzonte Verticale con banco bar dove scambiare quattro chiacchiere tra amici. Ci sono soprattutto Giovanni Viganò aka Sherpone e Monica.
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Quando nel 2001 ha aperto i battenti un negozietto di pochi metri quadrati in un paesino della pianura in pochi avrebbero scommesso che a distanza di quasi 25 anni (la festa per il quarto di secolo è già in programma nel 2026…) quell’insegna sarebbe sopravvissuta. Già all’inizio del secolo Giovanni vendeva scarpe per spedizioni himalayane e materiale di alto livello nel cuore di un’area con la più alta concentrazione di negozi sportivi. Poi nel 2013 la svolta, con il trasloco qualche centinaia di metri più avanti e l’apertura con altri soci dell’asd Orizzonte Verticale e della palestra di arrampicata, attorno alla quale ruotano circa 500 iscritti, compresi un centinaio di bambini. «Lavoravo in una serigrafia e un giorno mi sono detto: perché non lasciare spazio alla mia passione per la montagna?» ricorda Giovanni. Lo Sherpa nasce alpinista e trekker e dal 2013 diventa un riferimento per il climbing, oltre a introdurre lo scialpinismo e il laboratorio per la preparazione degli sci per completare l’offerta. Federica Mingolla, Angelika Rainer, Marta Carminati, Cecilia Bassi, Nicolò Bartoli, Annalisa Fioretti, Denis Urubko, Iris Bielli: giovani talenti dell’arrampicata, autentici mostri dell’alpinismo, in tanti iniziano a ruotare attorno allo Sherpa come ambassador o semplicemente amici. Giovanni organizza serate, incontri, manifestazioni, come la Sgrignettata, che porta ai Piani Resinelli dimostrazioni, escursioni guidate, presentazioni, test materiali. La Grignetta, l’ambiente naturale di Giovanni, dove anche oggi nei giorni di chiusura scappa e dove conosce ogni passaggio delle vie su roccia, sarà teatro pure dell’edizione 2026, quella dei festeggiamenti per i 25 anni di Sherpa Mountain Shop.
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Il 2024 è stato un altro anno da segnare nella storia del negozio, con l’ampliamento in quello che era un locale del mobilificio limitrofo, che porta a una novantina i metri quadrati d’esposizione, oltre alla palestra e al laboratorio per la preparazione degli sci. «Se mi guardo indietro, di crisi ne ho viste passare tante» ricorda sorridendo Giovanni. La verità è che lui e Monica sono dei filtri. «In tanti arrivano per il passaparola o tramite i social e ci chiedono consigli, l’altro giorno è entrato un cliente ad affittare una piccozza per fare un canale sulle Orobie, abbiamo cercato di farlo desistere, viste le condizioni; alla fine la piccozza l’ha affittata ma ha deciso di non usarla». Sherpa affitta set da ferrata, piccozze, ramponi e attrezzatura da alpinismo per la stagione con opzione riscatto. «Tutto materiale nuovo» ci tiene a sottolineare Giovanni. Poi c’è l’angolo delle guide alle vie di arrampicata e quello dei libri, con le collane di Mulatero in bella vista. Si possono anche portare le scarpe da trail o da trekking vecchie, purché ancora utilizzabili. Giovanni le raccoglie e le dona alla onlus In Your Shoes, che le spedirà in Kenya o in Nepal. C’è bisogno di una Guida Alpina? Tramite Sherpa ci si può rivolgere a Matteo Piccardi o ad altri professionisti. L’iscrizione annuale alla palestra di arrampicata costa 15 euro, l’ingresso 6 euro. Mentre parliamo, lo sguardo mi cade su un pettorale e la scritta Paolo. È quello usato da Paolo Bosco alla Yukon Arctic. Alpinismo, trekking, climbing, scialpinismo, ma anche spedizioni e imprese estreme. Lo Sherpa è uno dei pochi riferimenti in Italia per le ultime due voci.
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I reel in cui Sherpina interroga Sherpone sulle ultime novità e chiede consigli per l’escursionismo invernale o su come proteggersi dalla pioggia sono ormai un cult. Un mix perfetto tra professionalità e simpatia. Il prossimo progetto è Parole in Quota, un podcast e reel in collaborazione con sgc.team e Lorenzo Mazzola, alla scoperta di alpinisti leggendari attraverso i libri. La prima puntata vede la nostra casa editrice protagonista… E poi? «Mi sono chiesto tante volte chi me l’ha fatto fare, ma il nostro è un lavoro con tanti valori, le persone che ho conosciuto mi hanno arricchito, è la passione che ti frega» dice sorridendo Giovanni. Da quasi 25 anni un rifugio del vero spirito della montagna sopravvive nel cuore della pianura più antropizzata e industrializzata. Una storia di successo e di passione, di sopravvivenza grazie all’adattamento. Come quella degli Sherpa. «Non i portatori, ma la popolazione nomade Sherpa-la, cioè in arrivo da Oriente, dal Tibet, per commerciare» come dice Giovanni. I nomadi hanno mille risorse.
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SHERPA MOUNTAIN SHOP
Via 4 novembre 42,
20885 Ronco Briantino (MB)
www.sherpaonline.it