Settemila metri di dislivello positivo, 30 cambi d’assetto, 105 chilometri, 60 di salite, 45 di freeride, 6 di creste e canali con passaggi oltre i 3.000 metri. Questi, in sintesi, i numeri della ventunesima edizione del Millet Tour du Rutor Extrême, in programma dal 22 al 24 marzo. La tappa italia del circuito La Grande Course, che sarà anche finale di Coppa Italia, è stata presentata ieri a La Thuile, che sarà anche la località dove si inaugurerà la gara, con la partenza della prima tappa. Si tenterà infatti di raggiungere la Valgrisenche passando per il Rutor, come previsto già due anni fa. Trattandosi di un percorso in quota, in parte sul ghiacciaio, saranno necessarie condizioni meteo perfette. Per quanto riguarda l’innevamento non dovrebbero esserci problemi dopo le ultime, copiose, nevicate. Alla presentazione ufficiale erano presenti Renzo Testolin (Presidente Regione Autonoma Valle d’Aosta), Giulio Grosjacques (Assessore Turismo e Sport Regione Autonoma Valle d’Aosta), Mathieu Ferraris (Sindaco La Thuile), Marco Mosso (Presidente Comitato Asiva). A fare gli onori di casa il direttore di gara Marco Camandona e quello del percorso Roger Bovard. A pochi giorni dalla chiusura iscrizioni (termine ultimo per il settore assoluto lunedì 11 marzo alle ore 24:00, lunedì 18 per i giovani) sono accreditate oltre 130 squadre da 14 differenti nazioni. Le squadre top sono ancora in buona parte da definire ma filtra già qualche indiscrezione: Nadir Maguet correrà con Mathéo Jacquemoud, Robert Antonioli dovrebbe fare coppia con Matteo Eydallin, mentre dalla Francia lotteranno per uno dei gradini del podio William Bon Mardion e Xavier Gachet.
Percorso
Day one, la grande traversata: «La prova inaugurale prevede partenza dalle piste di La Thuile e arrivo a Valgrisenche – ha detto Roger Bovard – Sarà un garone con ben 2.400 metri di dislivello in salita che, in parte, ricalcherà l’itinerario del 1933; una spettacolare traversata su uno dei ghiacciai più grandi della Valle d’Aosta e delle alpi. Fidatevi, sarà una giornata memorabile con una vera e propria picchiata finale». Difficile fare previsioni, ma il tempo stimato dei più forti è di poco inferiore alle quattro ore.
Day two, into the wild: «Valgrisenche e Alpe Vielle sono nomi ormai familiari a chi mastica di scialpinismo anche al di fuori della nostra valle. Questa seconda tappa, rispetto a quella d’esordio, sarà più moderna e nervosa con tante salite, discese, canalini, cambi d’assetto e tratti alpinistici in cresta. Tutti gli ingredienti per una grande e memorabile giornata in vero stile La Grande Course».
Day Three, il gran finale: «La tappa di Planaval è un classico, il degno finale che tutti si aspettano con uno spettacolare anello intorno allo Château-Blanc. Ovviamente prevista anche la discesa finale di 2.000 metri».
Giovani: sono confermate le gare individuali su apposito percorso su due giorni, il sabato e la domenica, aperte alle categorie U14, U16, U18 e U20.
Iniziative e novità
Confermate tutte le iniziative che sono diventate un po’ il marchio di frabbrica del TdR, dal Mountain Village aperto dal 21 al 23 aprile ad Ardire, con gli stand delle più importanti aziende di materiale e abbigliamento, al concorso fotografico Photoalparvier fino alla collaborazione con tre università per la fisioterapia e i massaggi post-gara. La vera novità è Teamtdrx85, la salita non competitiva lungo il percorso della terza tappa, da Planaval fino alla base del ghiacciaio dello Chateau Blanc (1.250 m D+), con partenza tra le 6,30 e le 9,30 e giacca by Millet in premio per i primi 250 che arriveranno. La quota di iscrizione è di 45 euro e comprende anche il pasta party finale.