Sprint + distance: e chi l'ha detto?

Due giorni di Pelvoux e siamo stati assaliti da qualche perplessità. La prima è che per poter partecipare alla gara vera e propria si doveva correre la sprint del sabato prima. Tre minuti di gara da ripetere quattro volte tra qualifiche, semifinali e finali. Tre o quattro massimali di quelli che fanno male, che lasciano il segno.
La seconda è quella che in base ai piazzamenti della sprint si sarebbero avuti degli abbuoni in secondi per la gara del giorno appresso. E allora tutti ragionieri: correre sull’uomo ma anche ricordare l’abbuono dell’avversario che anche se superato poteva sempre risultare davanti in classifica in virtù del piazzamento del giorno prima.
Kilian benché subito fuori dalla sprint ha ottimizzato al meglio le energie risparmiate per scaricarle tutte nella distance. Manny, non ancora al 100%, ha forse pagato il grande impegno profuso nella sprint. Morale: i primi tre o quattro della distance, non hanno disputato le finali della sprint…
Perché non dare un senso almeno a questo strano regolamento? Se si fosse partiti con la regola Gundersen almeno si sarebbe corso sull’uomo con precisi punti di riferimento.
No, se lo scialpinismo propone queste gare resta dov’è, e sì che Pelvoux sarà sede degli Europei…