Dopo le prove di Misurina e Valle Aurina, nove senior a Verbier

Abbiamo interpellato Oscar Angeloni a proposito delle convocazioni in squadra azzurra, in funzione del primo appuntamento di Coppa a Verbier. Nel Paese dove vivono 60 milioni di commissari tecnici, diamo la parola almeno a quello incaricato dalla FISI.  

Oscar, dopo le convocazioni sono sempre inevitabili i commenti e le critiche. Però te le stai cercando: nove senior per Verbier, e nell’intervista a Up&down di ottobre avevi invece dichiarato che questa stagione sarebbe stata dedicata a inserire giovani per farli crescere in ottica futura.

«A Verbier portiamo comunque 4 ragazzi e 3 ragazze junior, non sono così pochi. Dietro i primi giovani, i distacchi sono ancora un po’ abbondanti. I senior sono tanti, ma mi arrivano comunque nei primi 15 in Coppa del mondo e mi danno garanzie. Poi scommettiamo su Martina Valmassoi e Martina De Silvestro».  

Nel comunicato stampa parli di numeri e budget che non lasciano altre possibilità. Ma nove senior in squadra non si sono mai visti. Com’è avvenuto l’inserimento tardivo di Barazzuol?

«Avevamo programmato 8 senior secondo il budget a disposizione. Però mi sembrava brutto lasciarlo fuori. Dopo la diffusione del comunicato ho insistito per dare anche a Barazzuol la chance che si è conquistato. Ho aspettato di sapere se potevo inserirlo, ed ecco il perché dell’inserimento del nono senior dopo qualche tempo. Ci sono oggettivamente dei problemi finanziari: io lavoro sui centesimi, non solo sugli euro!»  

..e quindi, quando si tratterà di portare anche i cadetti ai Campionati europei, che prospettive ci sono? Il primo cadetto stacca molto gli altri ma è un fenomeno, e comunque sono ancora troppo giovani perchè offrano dati certi sul loro valore e fare selezione secca. Le prime cadette sono tutte piuttosto competitive, ed è una bella opportunità dati i bassi numeri femminili. Quanti ne porterete ad Andorra?

«Basandomi sul budget dovrei portarne solo uno e una. Ma prenderò le mie decisioni, ed eventualmente taglieremo qualcos’altro. Inevitabilmente qualcun altro resterà a casa».