Anche il giorno della gara a coppie è grande Italia
Sembra che non ci siano più avversari in grado di preoccupare i nostri atleti. Questa mattina la gara a coppie con lo spettacolare passaggio in vetta al Guslon che per l’occasione è stato preso d’assalto dagli spettatori: sembrava di essere al Grand Mont. Forse c’era ancora più gente nonostante la salita prevedesse 1000 metri di dislivello giusti giusti.
In punta un casco Camp in omaggio per i primi 300 spettatori arrivati sul Guslon con tanto di bracciale per poter ritirare il caschetto personalizzato.
Ma veniamo alla gara, in questo delirio di folla i primi a passare in cima sono due pattuglie italiane: Giacomelli e Holzknecht tallonati da Trento e Eydallin, a pochi secondi ancora tute azzurre con Reichegger e Brunod. Gli spagnoli sono lì anche loro e dopo finalmente anche i francesi ma poi è ancora Italia con Pedrini e Lanfranchi. Non passa molto tempo che transitano già le bormine. Adesso due salite e due discese nel versante dietro che fortunatamente riusciamo a seguire dall’alto: quando sono a portata di binoccolo le posizioni sembrano ben delineate con Trento ed Eydallin a menare con un paio di minuti su Giacomelli che anticipa il compagno per preparare i cambi. Dietro alle prime due squadre c’è bagarre: gli spagnoli non mollano e l’Esercito con Brunod che ogni tanto perde un po’ di terreno da Manny mentre i francesi di Buffet e Gachet cercano di destabilizzare i ritmi dei due azzurri. Ma all’uscita del canale le classifiche finali sembrano delineate: Trento e Eydallin imprendibili, Giacomelli e Holzknecht ormai saldamente in seconda posizione e poi bagarre per il terzo posto con una piazzola di cambio pelli affollato da tre squadre contemporaneamente. Partono per primi i ragazzi dell’Esercito e non verranno più ripresi nonostante i numeri e i virtuosismi di Buffet che tutti i connazionali hanno incitato in punta al Guslon: ma non è bastato, dovranno accontentarsi del quarto posto davanti alla Spagna.
La grande prestazione degli azzurri è completata dall’ottavo posto di Lanfranchi – Pedrini mentre le due bormine hanno ormai scavato un abisso con le svizzere Etzensperger – Magnenat.
Domani Individuale giovani sulla Cima Vacche e martedì individuale senior sul Guslon.