Gara rinviata per la copiosa nevicata in quota

Da ieri sera si è iniziato a temere il peggio: quella che doveva essere una leggera perturbazione ha preso invece corpo tanto che in quota ha nevicato copiosamente. Dieci cm a Cervinia ma 50 sul Naso e sul Castore con neve sbattuta dal vento e pendii non più sicuri sotto l’aspetto valanghe.
Alle cinque in paese è tutto un trambusto di atleti: qualcuno esce dalla camera d’albergo già in cordata, il parterre di partenza è una marea di caschi, corde e sci. Qualcuno ha la frontale accesa. Alle cinque e trenta quando gli schieramenti si stanno delineando e il primo gruppo sta prendendo posto una trentina di metri davanti alla massa ecco che lo speaker prende la parola per dire a tutti che ora ci sarà un comunicato del responsabile Adriano Favre il quale, senza troppi giri di parole, spiega che, viste le condizioni di pericolo il Mezzalama viene annullato. Si rettificherà poi dicendo che la gara potrebbe venire recuperata il 2 o il 3 di maggio. Qualche mugugno, qualche applauso. Non tutti se la sentono di prolungare troppo oltre una stagione già così lunga…
Un’ora dopo abbiamo sentito Favre al telefono il quale ci ha confermato che già oggi e poi domani si faranno delle riunioni per valutare, anche sentendo i diretti interessati, le reali possibilità di un recupero fra un paio di settimane. «Da ieri avevo attuato il piano B, vale a dire pensare di fornire la massima assistenza e sicurezza senza la possibilità di volare con gli elicotteri, ma poi si è messa la neve nella parte alta e soprattutto il vento che ha imposto questa scelta difficile.» Sono le parole di Favre che ci sembra addirittura sollevato per non aver dovuto sopportare il peso e la responsabilità di 1300 persone sparse sul Monte Rosa a più di 4000 metri. Noi condividiamo le sue scelte.