A Thones i funerali dello ski-alper scomparso sul Monte Bianco
Una giornata radiosa quella di ieri, di quelle ideali per andare in montagna ma persin troppo bella per accompagnare un amico nel suo ultimo viaggio. Così ieri alle 14.30 il simpatico paesino di Thones sopra Annecy si è riempito di gente venuta dalla regione e da località più lontane per portare l’ultimo saluto a Stephane Brosse.
La grande chiesa in centro al paese, il sagrato gremito di giovani sul cui volto trasparivano le caratteristiche proprie di chi fa sport di montagna. Su tre pannelli le foto di Stephane, molte immagini, ora in azione ora sorridente con i suoi bambini e la sua compagna. Poi la cerimonia in chiesa. Il parroco che parla di questo ultimo viaggio: ramponi, boudrier, pila frontale… Poi gli amici che a turno salgono all’altare per leggere un proprio messaggio, un ricordo dell’amico scomparso.
Molto toccante il discorso del responsabile della Fournier – Mobalpa, la fabbrica di cucine per la quale Brosse lavorava da vent’anni in qualità di responsabile marketing e di produzione, con considerazioni sulle qualità di quest’uomo che noi già abbiamo avuto modo di apprezzare durante gli anni della collaborazione con la nostra casa editrice.
E poi l’uscita dalla chiesa, interminabile, la bara sul sagrato con gli amici che uno alla volta vanno a posare una pietra davanti alla bara sotto lo sguardo affranto di Nadege, la moglie, sorretta dai parenti in questa sua grande disperazione.
Due bambini e uno in arrivo, a breve… Come farà Nadege a spiegare loro che papà non tornerà più? Fra i convenuti ci sono le facce note: se non fosse per la triste circostanza sembrerebbe di essere al briefing della Pierra Menta…
Kilian è distrutto, sembra invecchiato di anni. In compagnia della mamma segue le esequie fra i banchi dei parenti stretti.
Guido Giacomelli e Jean Pellissier, che con Stephane hanno vinto Mezzalama e Patrouille, sono saliti anch’essi a Thones con una delegazione tutta italiana. I fratelli Blanc al completo rendono omaggio al feretro. Pierre Gignoux, il compagno di mille battaglie è prostrato: la loro amicizia è rimasta stretta anche dopo il periodo delle gare.
C’è anche Pierre Tardivel che con Brosse ha portato a termine alcune discese di sci estremo in questi ultimi anni…
Difficile immaginare il futuro di questa famigliola che viveva in una casa immersa nella montagna, lontano dal paese, noi non possiamo che augurare loro ogni bene certi che se in loro c’è parte della forza del papà riusciranno a superare questa immane tragedia.