Un intervento su Ski-alper del colonnello Marco Mosso

Ski-alper sta seguendo le tappe del cammino che porterà alla organizzazione della struttura e dei corsi di formazione di tecnici FISI per lo sci alpinismo agonistico. Si tratta della prima esperienza al mondo in questo senso, e in effetti anche da altre nazioni giunge attenzione a questa idea. Le cose stanno concretizzandosi proprio in questi ultimi mesi. Ne stiamo dando conto ai nostri lettori, tra i quali annoveriamo i molti ski-alper race che seguono per passione il mondo delle categorie giovani dandosi da fare direttamente, ma ancora senza un inquadramento didattico federale: che non significa ‘la patacca’, come semplicisticamente dall’esterno di questo mondo si potrebbe ridurre a una battuta, ma invece formazione a metodi didattici condivisi, uniformità del linguaggio e delle tecniche, supporto scientifico da parte degli specialisti delle singole materie di cui si compone la preparazione di un atleta, e anche la necessaria selezione delle forze migliori.
Cioè una Scuola, elemento indispensabile quando il movimento raggiunge dimensioni sensibili e l’afflusso dei giovani va seguito bene e non si può più affidare solo alla buona volontà e alla pur eccezionale esperienza dei singoli.  

L’INTERVENTO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il contributo del colonnello Marco Mosso, comandante Centro Addestramento Alpino di Courmayeur, sezione sci alpinismo, e Responsabile nazionale dello sci alpinismo FISI. In quest’ultima veste partecipa direttamente anche ai lavori di STF, Commissione sci alpinismo e Consiglio federale per la creazione del tecnico dello sci alpinismo agonistico.  

«Ho letto con interesse l’ultimo articolo apparso e riferito all’evoluzione del regolamento sullo sci alpinismo: ringrazio per l’interessamento puntuale a sostegno del nostro sport che ci regalerà in futuro tante soddisfazioni. Dopo l’ultima riunione della Commissione di Sci Alpinismo del 19.11 u.s. a Milano, personalmente, sono fiducioso che arriveremo presto ad una buona soluzione che non segnerà un traguardo, ma un punto di partenza per una ulteriore crescita dello sci alpinismo.  E’ vero, abbiamo ancora molta strada da fare, ma secondo me siamo su quella giusta: spero che presto la FISI approvi il regolamento sul corso allenatori,  sostanzialmente uguale a quello che avevo brevemente prospettato a Cepina. La proposta si basa sostanzialmente su due figure: coloro che sono in possesso della qualifica di Maestro di sci potranno diventare allenatori federali, mentre coloro che sono stati atleti di Coppa del Mondo, oppure che sono considerati elementi di riferimento nel settore dello sci alpinismo nazionale e proposti dalla Direzione Agonistica, potranno diventare assistenti tecnici federali ed operare (anche da soli) a favore di tutte le strutture sportive federali, ovvero dalla Coppa del Mondo ai Comitati Regionali. Mi sembra sia un primo piccolo passo, ma molto importante. Come già detto esiste la massima disponibilità della FISI tutta nei confronti dello sci alpinismo e sono quindi fiducioso che la nostra proposta sarà presto recepita, spunto futuro per una ulteriore evoluzione a favore di tutto il settore. Per informazione, questo non avverrà nel Consiglio Federale del prossimo 24.1, causa l’assenza del Presidente della STF Alfons Thoma, ma la proposta sarà senz’altro portata in delibera al successivo consiglio».  

UNO SPAZIO PER IL DIBATTITO  Nel ringraziare a nostra volta il colonnello Mosso per la gentile disponibilità, confermiamo che Ski-alper mette a disposizione questo spazio per gli interventi e le opinioni di tutte le componenti che stanno lavorando al progetto e che desiderino allargarne la conoscenza al di fuori dell’organizzazione federale. Sappiamo che esistono idee diverse sul ‘come fare le cose’, e consideriamo un bene il confronto che sta avvenendo nelle varie sedi.