Scarpa presenta il nuovo TX Pro a Milano il 14 novembre
Appuntamento giovedì 14 novembre alle ore 18.00, presso il negozio Dameno Sport in via Affori 11 a Milano, in occasione dell’aperi-telemark organizzato dal Telemark Club Milano per l’apertura della stagione. La presentazione del programma della storica società milanese sarà l'occasione per presentare al pubblico (l'evento è aperto a tutti) il nuovo scarpone da telemark TX PRO di Scarpa, lo scarpone da telemark più performante e leggero del mercato.
Durante l’evento, gli appassionati di telemark avranno l’opportunità di scoprire da vicino il nuovo TX PRO e di confrontarsi con Massimo Pellizzer, Product Manager Sci Alpinismo e Telemark di Scarpa, che illustrerà le caratteristiche tecniche e le innovazioni del prodotto. Saranno presenti anche Mario Pinoli e Pierferruccio Pozzi, fondatori del Telemark Club Milano, che condivideranno la loro esperienza e passione per la disciplina.
Per confermare la partecipazione, inviare un’email a: telemarkclubmilano@gmail.com
Trentino, avvicinamento allo skialp e allenamenti notturni
Anche per la prossima stagione invernale il Trentino promuove lo scialpinismo. A partire dalla segnalazione di sei itinerari facili sul proprio sito. Si tratta di proposte pensate per chi vuole avvicinarsi al nostro mondo non lontano dalle piste di sci e su percorsi non troppo impegnativi, da Folgaria a Madonna di Campiglio. Proprio la seconda località offre anche la possibilità di allenarsi la sera.
Grazie alla collaborazione di Funivie Madonna di Campiglio, da dicembre ad aprile, tre sere a settimana dalle 18.30 alle 22.00 (22.30 22.00 orario massimo di rientro a valle), sarà garantita l’apertura notturna e riservata agli appassionati dello sci alpinismo di alcune piste che saranno liberamente accessibili con la garanzia di non essere percorse da mezzi battipista. Sabato sarà interessata la zona di Pradalago (salita: partenza da località Fortini, pista Pradalago facile fino al rifugio Viviani o al rifugio Pradalago 2100. Discesa: pista Pradalago facile fino a località Fortini); martedì e giovedì la zona Grostè (salita: partenza da località Fortini, piste Pozza Vecia e Graffer fino al rifugio Graffer. Discesa: piste Graffer e Pozza Vecia fino a località Fortini). Quest'inverno la novità è la partenza direttamente dal centro del paese lungo la pista Belvedere e l'installazione di un semaforo per indicare eventuali chiusure. Il personale del Soccorso alpino del Trentino sarà sempre presente a supporto delle aperture. Info: www.campigliodolomiti.it/topexperience
In Paganella si può salire più volte in settimana, sia dal versante di Fai della Paganella che da Andalo. Partendo dal parcheggio di Santél sopra Fai della Paganella, la pista La Rocca e parte della pista Dosso Larici fino all'omonimo rifugio, è praticabile nelle serate di lunedì e giovedì, dall'ora di chiusura impianti fino alle 21.00. Da Andalo, invece, si può seguire la pista di rientro per i primi 500 m con successiva deviazione sulla pista Olimpionica I fino al rifugio Dosson, nelle serate di martedì e venerdì dalle ore 19.30 alle ore 22.30.
Marco Busa è il nuovo CEO di Montura
Dopo una lunga esperienza nel gruppo Oberalp, Marco Busa torna in Montura, dove dal 2010 al 2013 è stato Director of Sales & Marketing. Un nome, il suo, ben noto e accompagnato da un curriculum di tutto rispetto grazie a importanti esperienze maturate nel mondo dell’outdoor. L’ultima, la più longeva, si è sviluppata dal 2013 attraverso un percorso lungo undici anni proprio in Oberalp Group.
Nel gruppo bolzanino si è ampiamente distinto per le sue capacità, andando a rivestire da principio il ruolo di Sales Manager di Salewa, per poi diventare General Manager della Business Unit Italia. Dopo una parentesi da General Manager di Wild Country, dove si è occupato di rilanciare il marchio, è tornato in Salewa come General Manager. Da settembre 2024 è stato chiamato in Montura per prendere le redini dell’azienda, della quale gli è stato affidato il ruolo di CEO.
«Sono profondamente convinto che Montura sia un brand ‘diverso’. Lo conferma la sua storia; una storia fatta di ricerca, con l’unico scopo di creare il nuovo a tutti i livelli: nel prodotto, nel modo di comunicare, nel modo di porsi sul mercato. Il ‘Searching for a new way’ rimarrà il nostro mantra per proiettare il brand verso un futuro nuovo, fortemente ancorato a un DNA che ha reso unica Montura» ha commentato la sua nomina Busa.
«Abbiamo trovato in Marco Busa la persona e la visione strategica ideali per condurre l’azienda verso gli obiettivi che abbiamo posto lungo il nostro percorso. Non delle mete ma tappe, che ci permetteranno di trovare nuove strade e opportunità affinché Montura sia sempre più il punto di riferimento nel panorama internazionale dell’abbigliamento tecnico» ha commentato Claudio Marenzi, presidente di Montura.
Montura fa parte del gruppo Herno ed è partecipata da NUO, holding d'investimento controllata al 50% da Exor e da WWICL di Hong Kong, con l'obiettivo di sostenere aziende che rappresentano l'eccellenza italiana nel settore dei beni di consumo nello sviluppo internazionale per diventare aziende globali.
Oxyburn per il trekking autunnale
Oxyburn, brand italiano di intimo tecnico sportivo, in attesa della stagione dello scialpinismo, per un autunno propone diverse soluzioni per il trekking autunnale. Per partire, come base layer, la t-shirt da uomo Level, con tessuto extra leggero e morbido, che assicura un comfort assoluto con la sua vestibilità meno aderente. Favorisce la traspirazione, per una pelle sempre asciutta, garantendo proprietà antibatteriche.
In caso di temperature più rigide, la maglia a manica lunga Gravity interviene per bloccare vento e acqua. La struttura a celle tridimensionali agevola, al tempo stesso, la fuoriuscita del sudore in eccesso, mentre l’integrazione di una struttura elastica anatomica attribuisce grande percezione dei movimenti. La fibra Dryarn® rende lo strato interno batteriostatico e anallergico.
Per le lunghe giornate all’insegna del trekking, il pantaloncino Route si dimostra versatile e confortevole. Il capo è dotato di due tasche frontali, due tasche posteriori e una tasca sulla coscia destra. Nella parte posteriore, in vita, ha anche un inserto elasticizzato per la massima vestibilità.
Da indossare sopra la maglia tecnica, Oxyburn propone varie soluzioni in funzione del clima. Tra queste, il gilet polivalente antivento e idrorepellente Shield è pensato per affrontare il maltempo improvviso con il suo tessuto elasticizzato, tasche laterali e inserti riflettenti.
La giacca imbottita ma leggera Up-Land è perfetta da indossare, invece, per mantenere il calore senza sentirsi limitati nei movimenti. Un pratico cappuccio tiene orecchie e testa al caldo, oltre a una imbottitura anatomica anteriore e posteriore. Ideale durante le pause o dopo l’attività, Up-Land presenta maniche e inserti laterali in tessuto elasticizzato e microfelpato, insieme a due tasche laterali.
Tutti i modelli sono disponibili su oxyburn.it e nei punti vendita specializzati.
DETTAGLI TECNICI
- LEVEL - 38 euro - COMPOSIZIONE 97% PA - 3% EA - PESO EXTRALIGHT - RANGE 15°C • 35°C
- GRAVITY- 100 euro - COMPOSIZIONE 95% PP - 5% EA - PESO E COMPRESSIONE MEDI - RANGE -20°C • 15°C
- ROUTE- 80 euro - COMPOSIZIONE 90% PA - 10% EA - PESO EXTRALIGHT
- SHIELD - 70 euro - COMPOSIZIONE 100% PL - PESO LIGHT
- UP-LAND - 150 euro - COMPOSIZIONE 100% PL - PESO MEDIUM
La capsule collection Buff per POW
È da poco disponibile la capusle collection frutto della settima collaborazione di Buff con Protect Our Winters (POW), la comunità che incoraggia gli appassionati della vita all’aria aperta a diventare promotori di azioni concrete contro il cambiamento climatico. Una capsule collection che vuole ispirare gli utenti all’azione e a proteggere i luoghi a noi cari.
Le fantasie sono dell’artista Kate Zessel, che trae ispirazione dalle sue avventure in montagna, integrando alla perfezione negli elaborati disegni le linee, fantasie ed elementi della natura. La sua arte è un tributo artistico al mondo outdoor e riflette il suo profondo amore per lo sci, il ciclismo e la natura più selvaggia. Buff presenta il suo stile unico in questa collezione, che comprende gli scaldacollo Thermonet e Original EcoStretch per adulti e bambini, il berretto in maglia Rutger e il passamontagna Thermonet Hinged.
https://www.buff.com/en_eur/pow
Suunto Race S: la prova
Atteso, è arrivato all'inizio dell'estate il nuovo Suunto Race S, l'ultimo smartwatch della casa finlandese, disponibile nel formato 45 e 49 mm e per questo apprezzato da chi ha il polso piccolo e cerca un prodotto performante (non solo bello da vedere), dalle funzioni per l'allenamento alla durata della batteria. Scelta la dimensione, si può optare per la versione in acciaio (349 euro) o in titanio (449 euro). Abbiamo tenuto al polso il Race S per tutta l'estate. La prima impressione positiva è data proprio dalle dimensioni e dallo spessore, che lo rendono comodo da portare per tutti, non solo per chi ha i polsi piccoli. Anche il look ha la sua parte. Sotto la corazza, però, emergono le note positive nell'uso quotidiano di chi pratica sport, dalla corsa (o trail running), alle gite in montagna.
Le funzioni di monitoraggio, allenamento e recupero sono complete (ci sono i profili di 95 sport) e il rilevamento cardio tramite sensore al polso (anche variabilità della frequenza) si è dimostrato particolarmente affidabile nei raffronti con rilevazioni tramite fascia. Valide anche le feature pensate per la gara, con la possibilità di vedere i parametri più importanti sullo schermo e monitorare l'andatura. Lato navigazione, Race S dispone di cartografia gratuita e consultabile anche offline con zoom in e zoom out che funziona molto bene. Merito anche del bello schermo AMOLED, piacevolmente luminoso. Utile anche la navigazione turn-by-turn, con avvisi acustici. Ed è proprio qui il paradosso in positivo: tante funzioni, un software fluido, tanta luminosità eppure un'autonomia ottima. In modalità Endurance si può arrivare a 40 ore con massima precisione del GPS, ma scegliendo Tour, si arriva a che a 120 ore. Nella vita di tutti i giorni, con un'ora di allenamento quotidiana, si può arrivare tranquillamente alla settimana disattivando il display always on, ma con la frequenza cardiaca attivata. Supporta la messaggistica ed è compatibile con i principali smartphone, ma non le chiamate. Per chi come noi va in montagna, da considerare la presenza dell'altimetro barometrico.
Suunto Race S
Prezzo: 349/449 euro
Peso: 53 g
Resistenza all'acqua: 50 m
Display: a matrice, AMOLED
Altimetro: barometrico, GPS
Sistemi satellite: GPS, GLONASS, GALILEO, QZSS, BEIDOU
26-27 ottobre, torna Milano Montagna Festival
Dopo qualche anno di interruzione, il prossimo fine settimana del 26 e 27 ottobre torna il festival che, dal 2014, ha portato a Milano la grande montagna. Cambia la sede che sarà alla Fondazione Feltrinelli di Via Pasubio. I fondatori Laura Agnoletto e Francesco Bertolini hanno affidato l'organizzazione al collettivo IDA Idee dall'Alto. Il festival è patrocinato dal Comune di Milano attraverso l’Assessorato allo Sport, da Guide Alpine Italiane e dal Cai Nazionale. L'ingresso è gratuito.
Il tema del festival è Tempo di montagna. La montagna vive secondo i suoi ritmi, le sue stagioni, le sue condizioni. Un tempo dettato da spazi e relazioni. Un tempo a volte compreso, a volte sfidato, a volte interrotto dall’essere umano. Il festival sarà l’occasione per capire cosa abbiamo imparato dal passato e cosa oggi stiamo progettando per il futuro. Il programma è ricco di punti di vista, con un’attenzione particolare rivolta alle tematiche ambientali.
Il palinsesto prevede numerosi appuntamenti dalle 14,30 di sabato 26 ottobre fino alle 22 della domenica 27 ottobre. Tra gli ospiti, Marco Confortola, Alex Txikon, Ragni di Lecco, Anna Torretta, Alex D’Emilia, Adam Ondra e Pietro Dal Pra (in collegamento), Lola Delnevo, Luca Albrisi, Pietro Lacasella, Paul Pritchard, Shanty Cipolli, che presenteranno i loro libri o i loro film.
Appuntamento da non perdere domenica alle 19,30 con la proiezione del film Transcardus di Elisa Bessega ed Enrico Mosetti sulla traversata dei Monti Sharr, tra Kosovo e Macedonia, alla quale Skialper ha dedicato un ampio reportage sul numero di ottobre. Sabato alle 20 verrà proiettato anche il film Into the (un)known con Kilian Jornet.
Non solo contenuti ma anche esperienze: all’esterno di Fondazione Feltrinelli, sulla passeggiata Pasternak, verrà posizionata una parete di arrampicata di 7 metri con due linee, una per principianti e l’altra più performante a cura di Wall Party. Nella mattina di domenica ci saranno classi speciali di Yoga propedeutico all’arrampicata.
Appuntamento il 12 ottobre con la ATK Bindings Lago Santo Skyrace
Si avvicina la ATK Bindings Lago Santo Skyrace, l’appuntamento fisso con lo skyrunning sull’Appennino Modenese, a Sant’Anna Pelago. La data da segnare in calendario è il 12 ottobre. La gara principale misura 29 km e 2.000 m D+, ma cìè anche un percorso di 19 km e 1.000 m D+ su un nuovo percorso che ricalca la parte meno tecnica della gara lunga, il trail non competitivo di 12 km e un mini trail di un chilometro per ragazzi. Nel palmarès della gara, alla terza edizione, ci sono nomi che contano, da quello di Jean Baptiste Simukeka a quello di Daniel Antonioli e Marco De Gasperi.
Il percorso è un vero gioiello per gli amanti dello skyrunning, regala emozioni uniche. La traversata di crinale del massiccio occidentale del Giovo è un’esperienza indimenticabile. Le cime del Romecchio, dell’Omo, il maestoso Giovo, il Rondinaio e la Nuda si susseguono in un ‘roller coaster’ incredibile, offrendo panorami mozzafiato sull’Appennino. Particolarmente spettacolari sono gli effetti del foliage autunnale sia nelle foreste che nelle distese di mirtilli che assumono il caratteristico color rubino, e soprattutto dalle cime più alte si potrà distinguere a ovest il golfo di La Spezia e le isole maggiori dell’arcipelago toscano. Le due torri: il Monte Giovo e il Rondinaio, che sfiorano i 2.000 m, rappresentano il tratto più impegnativo ed emozionante della gara. Il Monte Giovo, detto il gigante di pietra, con la sua imponenza e la sua storia, è stato da sempre oggetto di leggende e miti.
Superate le difficoltà naturali e leggendarie del Giovo, agli atleti si prospetta la principale difficoltà alpinistica: la discesa dell’anticima del Giovo, nota anche come Grotta Rosa: una balza rocciosa di quattro metri esposta da entrambi i lati, ma agevolata da una scaletta in acciaio e soprattutto da volontari esperti che suggeriranno gli appoggi più opportuni. Inoltre, per chi non se la sentisse di affrontare questo ostacolo, esiste la possibilità di aggirare il passaggio per un sentiero leggermente più lungo ma totalmente privo di passaggi alpinistici. Questa regione montuosa, per le sue peculiarità, ricca anche di ripidi canaloni sul versante nord, è libera da impianti di risalita sciistici ed è un piccolo luna-park dello sci alpinismo invernale con percorsi ben tracciati come il triangolo del Giovo e Rondinaio. Tutta la discesa della seconda parte del percorso resta tecnica ma senza passaggi alpinistici e comunque costantemente assistita da volontari sia lungo il percorso che ai quattro ristori presenti.
Tutte le informazioni su www.lagosantorace.com
For Every Turn, ecco il season movie di Rossignol
Disegnare una curva significa seguire una nuova direzione, ma anche fare delle scelte e guardare verso altri orizzonti. È ora di trasformare le idee in azioni. Sentirsi vivo durante una discesa. Condividere l’euforia dello sci e dell’après-ski o scegliere semplicemente di premere il pulsante pausa. Una curva, un cambio di direzione che fa parte della natura umana. E allora, quest’inverno, perché non cambiare traiettoria per tracciare nuovi sentieri e (ri)scoprire la montagna in modo diverso?
Take a new turn è il motto lanciato da Rossignol con il season movie della stagione invernale 2024/25, “For Every Turn”, realizzato in collaborazione con l’agenzia El Flamingo e girato tra le Alpi francesi e italiane. “For Every Turn” ha come protagonisti alcuni dei campioni più famosi di Rossignol, dallo sci alpino (Federica Brignone) al freeride (Oscar Mandin, Hugo Laugier, Jacob Wester) allo snowboard (Kéa Chrétien). Il messaggio è molto diretto. Come Rossignol, che disegna curve perfette da oltre un secolo, anche gli appassionati di sport invernali possono fare la loro parte. Esistono diverse espressioni della curva: prestazionale o per divertirsi, su pista battuta o fuori pista, di giorno o di notte. Si può sollevare uno spruzzo di neve fresca o scolpire la propria traccia sul ghiaccio, si può semplicemente girare il selettore del volume al massimo per scatenarsi nel rito dell’après-ski.
Per Rossignol, ogni inverno che inizia suona come una nuova opportunità per scoprire e condividere momenti unici in montagna. Con la sua campagna “For Every Turn”, il marchio fondato nel 1907 invita gli appassionati a dare una svolta alla propria esperienza: affrontare una nuova curva, prendere una nuova direzione per crescere a livello sportivo e umano, individuale e collettivo. “For Every Turn” celebra la montagna in tutta la sua diversità e i suoi piaceri e invita tutti a riscoprire se stessi. La call to action? Vai, ora tocca a te!
https://youtu.be/weZlmb9hmsI?si=qD189Ud_CTl4w1xg
Arriva Vezor, la prima scarpa da trail firmata Rossignol
È stata presentata ufficialmente ieri a Chamonix, ma sarà in vendita a partire dalla prossima primavera. Vezor è la prima scarpa da trail running di Rossignol, top di gamma di una collezione che inizialmente prevede due modelli e verrà ampliata già dalla primavera 2026 con altre scarpe, tra le quali una per le lunghe distanze. Vezor non è altro che il nome di un paese che si trova sulle montagne sopra la sede di Rossignol, in Francia. Un luogo dove andare a correre dopo il lavoro. Un nome semplice che cela un prodotto sofisticato, ricco di contenuti tecnologici. Viene definita dal brand 'race ready' perché è un prodotto performante, pensato anche per la parte alta della classifica, ma molto versatile, ideale pure per allenamenti o semplici escursioni di corsa alla scoperta della montagna. Con un drop di 6 mm (stack 29-23 mm) e suola Michelin Formula, derivate dal Motorsport, ha una tomaia molto leggera che integra una rete traspirante e un filtro per i detriti e stringhe piatte di derivazione soccer. Due solette, una in Eva traforata e una estraibile, aiutano a trovare il miglior fit, mentre sotto il piede c'è un telaio composto da doppia intersuola in EVA, una sezione compressa e un'altra iniettata con azoto. Annegato all'interno un inserto in fibra di vetro e nylon (Diapason +) per offrire ritorno di energia e stabilità. Spicca la protezione posteriore per il tendine d'Achille, mentre il tallone è diviso in due per aderire meglio alle asperità del terreno nella fase di discesa. La casa indica Vezor per distanze di poco superiori alla maratona.
NUO entra nel capitale sociale di SCARPA
Nuovo assetto societario per SCRAPA. Il marchio fondatore e controllato dalla famiglia Parisotto ha annunciato l’ingresso nel capitale della holding di partecipazioni NUO. A seguire il comunicato ufficiale dell’azienda.
SCARPA, azienda italiana leader globale nella produzione di calzature per la montagna e per le attività outdoor, annuncia l'ingresso della holding di partecipazioni NUO nel proprio capitale sociale. Nell’ambito dell’accordo, la società cede una minoranza di azioni e Cornaro, holding di famiglia, continua a mantenere la maggioranza ed il controllo. A seguito dell'operazione, il Presidente Sandro Parisotto e l'Amministratore Delegato Diego Bolzonello rimarranno nelle loro posizioni, garantendo la continuità e la stabilità nella gestione dell'azienda. La partnership strategica tra la famiglia Parisotto e NUO nasce intorno alla condivisione del progetto imprenditoriale SCARPA.
“Nel corso degli anni abbiamo dato il via ad un percorso di sviluppo, con una significativa evoluzione da assetto organizzativo familiare a manageriale, che ci ha consentito di rafforzare la leadership nel settore outdoor e consolidare la reputazione di SCARPA come brand di eccellenza e riferimento a livello mondiale - sottolinea il Presidente di SCARPA Sandro Parisotto. In continuità con questo percorso, pensiamo che NUO sia il partner strategico per sostenere ulteriormente i piani di sviluppo dei prossimi anni. I valori e l’anima di SCARPA rimangono quelli di sempre”.
Fondata nel 1938 ad Asolo, nel trevigiano, SCARPA oggi è una grande realtà internazionale, con sedi in Germania, negli Usa e in Cina e stabilimenti in Romania e Serbia, pur mantenendo il 60% della produzione in Italia, nel cuore del distretto calzaturiero veneto. I suoi orizzonti si sono allargati già a partire dalla fine degli anni Sessanta, quando la maggior parte delle vendite si è spostata dal mercato nazionale a quello estero. Oggi è un brand globale.
“Siamo orgogliosi di unirci al progetto SCARPA, volto alla continua ricerca dell’eccellenza e costruito su valori come integrità, equità, attenzione alle persone e alla comunità. Ci impegneremo nel lungo periodo a supporto della famiglia Parisotto affinché SCARPA possa affermarsi come esempio globale di azienda capace di conseguire significativi risultati aziendali mantenendo saldi i propri valori e la propria anima”- dichiara Tommaso Paoli, fondatore e CEO di NUO.
La holding di partecipazioni NUO è specializzata negli investimenti in medie imprese italiane con un orizzonte a lungo termine. Al centro della propria strategia di investimento la volontà di lavorare al fianco delle aziende nel solco della loro tradizione, trasferendo conoscenze da una generazione all'altra e condividendo valori e conoscenze con tutti gli stakeholder.
SCARPA è stata assistita come advisor dell’operazione da Banca Finint, per gli aspetti legali, fiscali e contrattuali dallo Studio Vedovato Basile Associati e dallo Studio Legale Maria Chiara Caldart.
NUO è stata assistita da Studio Chiomenti per gli aspetti legali, da PWC per gli aspetti finanziari e Gitti e Associati per gli aspetti fiscali.
Camilla Moroni e l'avventura alle Olimpiadi 2024
Manca ormai pochissimo a uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: le Olimpiadi di Parigi 2024. Abbiamo intervistato Camilla Moroni, atleta sponsorizzata da SCARPA, una delle promesse più brillanti dell’arrampicata sportiva italiana, che ha ottenuto il pass per partecipare con la nazionale italiana a questo straordinario evento.
L’arrampicata sportiva, uno degli sport che sta registrando una crescita esponenziale sia in termini di partecipazione sia per il livello agonistico, farà la sua seconda apparizione nel programma olimpico, dopo il debutto di successo a Tokyo 2021, con la nuova suddivisione delle discipline tra speed e combinata.
Camilla è ligure, classe 2001, e si distingue per un sorriso timido e sincero, sempre presente mentre ci racconta il suo percorso verso le imminenti sfide olimpiche. È uno dei talenti di punta della nazionale italiana, con una serie di risultati incredibili alle spalle che la pongono tra le arrampicatrici più forti al mondo, tra cui il secondo posto ai Campionati Mondiali di Boulder a Mosca nel 2021. Allenamento, dedizione, passione e la voglia di divertirsi sono alcune delle caratteristiche che la definiscono, insieme a un’innata curiosità di esplorare il mondo attraverso l’arrampicata.
Camilla, raccontaci della tua passione per l’arrampicata.
"Ho iniziato a scalare da piccola, grazie alla passione dei miei genitori, che fin dall’infanzia mi portavano in giro per le falesie di Finale Ligure. All'inizio era solo un gioco: mi divertivo a rimanere appesa nel vuoto e a dondolare. Poi ho iniziato a toccare la roccia, a provare i primi semplici passaggi, e da lì è nato l'amore per questo sport. Il mio percorso è continuato nelle sale boulder, dove mi sentivo più a mio agio e avevo meno paura del vuoto. È stato proprio in palestra che ho iniziato a gareggiare, prima nei campionati interregionali e poi in quelli nazionali. A 18 anni sono arrivate le prime convocazioni in Coppa del Mondo, e con queste la necessità di intraprendere un percorso di allenamento strutturato.
Fino a qualche anno fa, non esistevano allenatori o percorsi specifici per l’arrampicata, così mio padre, che è ricercatore di fisica al CNR, ha iniziato a studiare articoli, manuali e pubblicazioni per aiutarmi, e ancora oggi è il mio allenatore principale. Ora mi alleno nel centro federale di Milano, in attesa che venga completato quello ufficiale di Arco. Qui mi alleno con Pietro Biagini e altri tracciatori per sviluppare la parte tecnica, mentre per quanto riguarda la preparazione fisica continuo ad affidarmi a mio padre. L’allenamento al centro federale è stato fondamentale perché, negli ultimi anni, questo sport si è evoluto verso passaggi e percorsi tecnici che richiedono esperienza e una preparazione specifica a livello internazionale, difficile da replicare in una palestra standard."
Parigi 2024: cosa rappresenta per te questo avvenimento?
"Sono molto soddisfatta ed emozionata di essere riuscita a entrare nel team nazionale per i Giochi Olimpici. Il percorso è stato molto intenso e devo dire che la parte più difficile è stata proprio la fase di qualificazione. Ora tutto quello che voglio è vivere appieno l’esperienza e dare il meglio di me: posso dire di essere un po’ più rilassata. Il mio desiderio è quello di portare a casa un bel ricordo di questa incredibile opportunità."
Hai viaggiato in tutto il mondo per prepararti a questa olimpiade. Quale valore ha portato questo approccio internazionale alla tua esperienza?
"Confrontarmi con altre realtà e altri stili di arrampicata è stato fondamentale per sviluppare movimenti e stili diversi rispetto a quelli a cui siamo abituati. Ogni palestra e ogni nazione ha le proprie peculiarità, come l’inclinazione delle pareti o la fisicità dei blocchi. Viaggiare e provare percorsi diversi è stato molto utile per arrivare preparata a un evento di questo tipo."
L’arrampicata è da sempre uno sport di community, di amicizia e di divertimento. Come vivi il rapporto con gli altri atleti con cui ti troverai a competere?
"In molti sport, la competizione tende a spezzare i legami tra i concorrenti, ma questo non succede nell’arrampicata. Spesso condivido gli allenamenti con gli altri atleti e non ci sono tensioni tra di noi, anzi, c’è un’atmosfera di supporto e condivisione che ci permette di crescere insieme e continuare a vivere lo sport come divertimento, prima di tutto. Stare insieme ci stimola a migliorarci reciprocamente, prendendo spunto dai punti di forza di ciascuno e aiutandoci a superare le difficoltà."
Tutti abbiamo una fonte di ispirazione nella vita. Qual è il tuo esempio da seguire nell’arrampicata?
"Il mio punto di riferimento è sempre stato Jakob Schubert, soprattutto per la sua capacità di farsi trovare sempre pronto in ogni situazione, senza mai farsi intimidire."
Le scarpette da arrampicata sono come un vestito da matrimonio: tra le centinaia di prodotti sul mercato, solo pochi rispecchiano davvero i propri gusti e, in questo caso, lo stile di arrampicata. Che modelli utilizzi?
"Porto sempre con me due paia di scarpette, da utilizzare in diverse situazioni: la Drago di SCARPA, che utilizzo quasi sempre per il boulder, è morbida e ha un grip incredibile per le aderenze sui volumi e i tallonaggi; e la Instinct VS WMN, che è più rigida e precisa, ideale per i piccoli appoggi. Scegliere la scarpetta giusta è fondamentale: devono adattarsi perfettamente al piede e, una volta trovato il giusto feeling, è difficile cambiarle."
SCARPA, l’azienda italiana che supporta Camilla Moroni, è un punto di riferimento mondiale per il mondo dell’alpinismo e dell’arrampicata. Fondata nel 1938 ad Asolo, nel cuore del distretto calzaturiero italiano, SCARPA è cresciuta fino a diventare un leader globale nella produzione di calzature tecniche per sport outdoor come trekking, alpinismo, trail running e, naturalmente, arrampicata. Innovazione, qualità e attenzione alle esigenze degli atleti sono i valori cardine dell’azienda, che ha scelto di sostenere atleti come Camilla, puntando sulle giovani promesse e contribuendo alla crescita di questo sport con prodotti che coniugano comfort e alte prestazioni.
Non ci resta che augurarti un enorme in bocca al lupo per questa avventura che ti attende, Camilla! Porta a casa il massimo da questa esperienza e divertiti più che puoi!