Alcuni concorrenti hanno mal interpretato le previsioni fatte al briefing
Alla nostra richiesta di chiarimenti risponde con un’ampia relazione in cui fra l’altro si legge quanto segue:
«Le temperature registrate alle varie altitudini durante la gara, oltre ad essere in linea con la previsione, non mostravano anomalie rispetto alle condizioni mediamente attese per il periodo dell’anno, dunque non si è ritenuto opportuno comunicare avvisi particolari in merito all’abbigliamento da adottare in alta quota.
La velocità massima del vento prevista in quota era di 30 km/h; la raffica rilevata a Plateau Rosa è stata di 32 km/h e di 42 km/h alla Capanna Margherita, a una altitudine però superiore al punto più elevato raggiunto dal Trofeo (vetta del Castore, 4221 m).
Si sottolinea che con temperature comprese tra -10 e -15 °C e vento a 30 km/h la temperatura percepita dal corpo umano (wind chill) è di -20 ÷ -25 °C, e ciò ha probabilmente indotto alcuni atleti a ritenere che la previsione delle temperature non fosse corretta. In realtà tale situazione atmosferica – già sperimentata molte altre volte in occasione del “Mezzalama” – è da ritenersi del tutto normale per la stagione e il tipo di ambiente, e non costituisce dunque un elemento di particolare severità rispetto alle ordinarie condizioni tipiche di inizio maggio per le cime del Monte Rosa.»