La federazione ribadisce la sua posizione sulle pattuglie open
Dopo la gara di Albosaggia abbiamo incontrato il Presidente dell’Ismf André Dugit e gli abbiamo sottoposto il solito quesito. Sapendo della richiesta dei vari Kilian e Troillet, Roux e Mireja, che non avendo compagni in patria alla loro altezza vorrebbero gareggiare in formazioni miste ultranazionali, ci è stata riconfermata la fermezza della linea della nuova federazione che impone di seguire il regolamento, votato peraltro da tutte le nazioni, che richiede, nelle gare a coppie, l’appartenenza alla stessa nazionalità. Questo imporrà alle nazionali interessate la formazione di giovani forti e preparati per tenere il passo e supportare i fortissimi compagni. Per il momento a quanto pare, almeno per quanto riguarda Jornet, la sua partecipazione si limiterà alle gare individuali con rinuncia alle grandi classiche a coppie. Altro discorso per il Mezzalama: questa mattina abbiamo interpellato telefonicamente Adriano Favre il quale ci ha confermato che il regolamento del Mezzalama prevede una partecipazione «open» che supera i problemi della nazionalità. Assisteremo quindi ad uno spettacolare Mezzalama con squadre nazionali che si dovranno battere con un superteam come l’edizione precedente.
Il futuro non dovrebbe apportare delle novità: anche per gli anni a venire la linea dell’Ismf sembra essere nettamente a favore delle nazionali anche in vista di un possibile rientro dello ski-alp fra le specialità olimpiche.